Gen
04
2013
Scarpino, Misiti, Abramo, Ferro, Tallini
COMUNALI: CATANZARO; MISITI, LAVORO ABRAMO PER BENE CITTA’
(ANSA) – CATANZARO, 4 GEN – ‘Ritengo che le amministrazioni devono essere indipendenti dalle beghe che possono nascere nelle sezioni. Sergio Abramo stava facendo gia’ delle buone cose per la citta’ e non capisco perche’ sia stata fermata la sua attivita’ amministrativa’. Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa esprimendo il suo sostegno al candidato sindaco di Catanzaro del centrodestra, Sergio Abramo.
‘Le priorita’ – ha aggiunto – sono i fatti che interessano i cittadini e non le beghe tra partiti politici e gruppi. E’ questa la motivazione di fondo per la quale sto appoggiando la candidatura di Sergio Abramo. Non possiamo consegnare la politica e le istituzioni ai magistrati, anche se sono amministrativi. La politica deve svolgere il suo ruolo e deve limitarsi nelle beghe’.
‘Riportiamo Sergio Abramo – ha concluso Misiti – al suo posto perche’ deve continuare a lavorare per il bene di Catanzaro. E’ necessario che si arrivi rapidamente alla gestione democratica della citta”. (ANSA).
Gen
04
2013
CANDIDATURE SONO IMPORTANTI MA SECONDARIE RISPETTO A PROGETTO (ANSA) – CATANZARO, 4 GEN
‘Noi abbiamo bisogno di una forza politica che ha come obiettivo fondamentale la rinascita del Mezzogiorno per il bene dell’Italia’. Lo ha detto stamane a Catanzaro il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa il ruolo di ‘Grande Sud’ per le prossime elezioni politiche.
‘Grande Sud – ha aggiunto – e’ un’operazione politica nazionale che non vuole fare il contrario della Lega Nord ma vuole affermare i diritti ed i doveri che i popoli meridionali devono avere. Grande Sud vuole fare in modo che il meridione non venga trattato come una cenerentola. Lo sviluppo del Mezzogiorno e’ prioritario per poter riprendere il cammino complessivo. Noi dobbiamo fare in modo che il Pil del Sud tenda ad andare verso la media nazionale’.
‘Le candidature sono importanti – ha concluso Misiti – ma allo stesso tempo anche secondarie rispetto al progetto complessivo. In questo momento c’e’ una grande voglia che questo progetto cammini’. (ANSA).
Dic
12
2012
Signor Presidente, questo decreto-legge, già approvato dal Senato, ci offre l’occasione per alcune fondamentali osservazioni sulla conclusione anticipata della XVI legislatura. Non c’è dubbio che tredici mesi fa il passo indietro dell’allora Presidente del Consiglio abbia portato a un Governo voluto dal Presidente della Repubblica che anche i membri del precedente Esecutivo hanno sostenuto con lealtà per il bene dell’Italia. Avremmo voluto, così come l’avrebbe desiderato il senatore Mario Monti, un Governo politico e non tecnico, come hanno deciso i partiti maggiori.
Non ci sbagliavamo: i risultati e le attuazioni delle leggi volute dal Presidente Monti non sono stati all’altezza della situazione drammatica in cui il Paese si è trovato. Noi di Grande Sud abbiamo dato la fiducia a Monti per quello che ha rappresentato in campo internazionale e per alcune scelte di politica economica che hanno avuto il merito di calmare i mercati e di porre i nostri conti pubblici in sicurezza, strutturalmente e non con esercizi ragionieristici.
Avremmo invece negato volentieri il voto positivo all’operato di alcuni Ministri che, con piglio da direttori burocrati, hanno insistito su temi come il caso degli esodati, l’articolo 18 e tanti altri provvedimenti settoriali che hanno allontanato la prospettiva della ripresa economica alienandosi per giunta anche la fiducia dei cittadini.
Oggi per la seconda volta votiamo un provvedimento denominato «sviluppo» tendente a farci uscire dalla grave crisi finanziaria, economica e occupazionale, ed è veramente grave che i limiti sopra richiamati dell’Esecutivo hanno condotto alle dimissioni del Presidente Monti che pure si è dimostrato efficace come rappresentante dell’Italia in Europa e nel mondo. Noi lo sosterremo anche oggi, l’abbiamo sempre sostenuto e a maggior ragione oggi perché si chiede la fiducia su un tema fondamentale, cioè sulla creazione delle condizioni favorevoli per le attività imprenditoriali contraddistinte da un elevato contenuto tecnologico.
L’agenda digitale su scuola, sanità e giustizia costituisce un salto di qualità che, se realizzato, porterà l’Italia a ridurre drasticamente le inutili burocrazie imperanti negli uffici pubblici italiani. Ci vorrà molto tempo per realizzare in concreto quanto previsto dalla norma ma gli italiani, anche quando sono indietro, riescono sempre a recuperare rispetto a tutti gli altri popoli dei Paesi sviluppati.
Da rappresentanti dei popoli meridionali, non possiamo tacere sull’introduzione di norme relative ai rapporti contrattuali tra la società Stretto di Messina e il general contractor che è l’Eurolink: attenzione perché queste norme contribuiranno a rendere inaffidabile il nostro Paese di fronte al mondo delle imprese internazionali. Sulle infrastrutture non possiamo condividere l’approccio del decreto-legge che, così com’è, favorisce solo le grandi opere. Oggi avremmo bisogno invece di investimenti per migliaia di piccole e medie opere per far vivere le piccole e medie imprese del settore e avviare quindi la ripresa dell’economia. Ci sono i necessari lavori, diffusi in tutto il territorio, sulla sicurezza sismica e quella idrogeologica, nonché la manutenzione straordinaria delle opere d’arte, stradali e ferroviarie, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto nulla al riguardo e lo stesso Governo non ha mai proposto un piano di questo genere.
Tuttavia qualcosa oggi portiamo a casa con questo decreto-legge e, pertanto, Grande Sud, consapevole dell’importanza di quanto contenuto nel decreto-legge – anche se sarà di difficile attuazione – voterà convintamente la fiducia sia al Governo sia al testo stesso del decreto-legge in discussione.
Dic
08
2012
di Gianfranco Miccichè*
Ben vengano questi provvedimenti sui costi della politica, però è noto a tutti che questo tipo di provvedimento serve solo a salvare la faccia di noi politici che a superare la crisi. Tutto il lavoro poi verrà vanificato se poi non si metterà mano alla legge elettorale ridando ai cittadini il diritto di scegliere.
Se vogliamo una vera e propria azione di risparmio della politica dobbiamo renderci conto che bisogna mettere mano alla struttura della burocrazia oltre a quella dei politici. Noi politici, infatti, siamo odiati dalla gente non solo perché c’è qualcuno che ruba ma soprattutto perché non facciamo buone leggi. Produciamo provvedimenti che non interessano ai cittadini. Ma altrettanto odiati sono i burocrati perché appaiono come nemici dei cittadini. Non esiste una struttura amministrativa che aiuti il cittadino ma esistono solo strutture amministrative che rendono la vita difficile ai cittadini.
Noi di Grande Sud abbiamo appoggiato il governo Monti e anche ieri abbiamo votato la fiducia perché siamo gente seria che ha preso un impegno con gli elettori nella speranza che questo governo potesse aiutarci per risolvere i problemi dell’Italia. Ma non si sta facendo nulla, non ci si rende conto come queste leggi siano solo palliativi rispetto al disagio che c’è. Non pensiate più che la gente sia disponibile a pagare per una crisi che non si capisce da dove viene e non si capisce dove va. Per eliminare tutti questi balzelli, ad esempio, basterebbe eliminare una fondazione bancaria, di quelle che servono solo a fare arricchire le lobby.
* estratto della dichiarazione di voto alla Camera dei deputati sul decreto legge sui costi della politica negli enti locali
Dic
06
2012
(ANSA) – ROMA, 6 DIC – ‘Grande Sud, che finora ha sempre accordato la fiducia a Monti, pur distinguendosi spesso sui contenuti delle leggi, da oggi in avanti, in modo piu’ stringente che in passato, regolera’ la propria posizione in base a precisi parametri di interesse dei cittadini centromeridionali del Paese’. Lo ha deciso l’assemblea dei deputati e senatori di Grande Sud, che nella seduta odierna ha esaminato la situazione politica e quella sociale, alla luce delle ultime iniziative del Governo e dei maggiori partiti del Paese.
‘In relazione alle iniziative del Governo e’ stata vista negativamente la mancanza di proposte concrete per avviare la ripresa economica e l’aumento dell’occupazione con particolare riferimento al Sud Italia. Questo fatto estremamente grave in quanto il Presidente Monti piu’ volte ha annunciato di vedere una luce in fondo al tunnel, ha eroso in modo consistente la fiducia dei cittadini verso l’Esecutivo e in generale verso la politica, che non puo’ non preoccupare i parlamentari piu’ consapevoli’, afferma una nota al termine della riunione.
I gruppi hanno anche discusso la preparazione del partito in vista delle elezioni regionali e nazionali di primavera: ‘Data per scontata la crisi dei partiti tradizionali e stante l’onda di antipolitica che porta il cittadino ad allontanarsi dalle Istituzioni, Grande Sud e’ del parere che le prossime elezioni si debbano caratterizzare per una ripresa del rapporto positivo tra cittadini e la politica’, conclude la nota. (ANSA).
Dic
04
2012
(9Colonne) Roma, 4 dic – “Grande Sud condanna la vile e brutale aggressione subita dal senatore Sergio Zavoli che rappresenta un esempio luminoso nel giornalismo moderno del nostro Paese”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti. “I sentimenti affettuosi nei suoi confronti di tutto il mondo politico – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, dei rappresentanti di ogni Istituzione, dei colleghi giornalisti e dei semplici cittadini sono la dimostrazione che in Italia gli episodi di violenza contro la persona non sono assolutamente tollerati. Le norme attualmente in discussione in Parlamento che vanno nella direzione di un miglioramento della situazione carceraria, con l’obiettivo della rieducazione di chi ha commesso piccoli reati non può essere confuso, come qualcuno sospetta, con una pretesa debolezza dello Stato di fronte al crimine”. “Grande Sud auspica che gli episodi di violenza si riducano drasticamente grazie alla azione sinergica e determinante delle forze dell’ordine e della Magistratura, e che le pene definitive siano certe, onde scoraggiare i potenziali delinquenti italiani o stranieri”, conclude Misiti.
Dic
03
2012
(AGENPARL) – Roma, 03 dic – “L’incontro odierno di Lione tra Hollande e Monti, non solo ha suggellato l’intesa per la costruzione della galleria nella tratta ferroviaria Torino – Lione, simbolo della convergenza di interessi economici e culturali tra i due Paesi, ma ha accelerato di colpo la realizzazione della grande opera”. Lo afferma il capogruppo di Grande Sud a Montecitorio Aurelio Misiti, già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. “Tale opera – continua l’esponente del movimento arancione – consentirà ai due Stati di ritrovarsi più uniti in vista dell’integrazione politica delle principali Nazioni europee. Essa rivestirà particolare importanza non solo per il Nord ma anche per il Mezzogiorno, in quanto si realizzerà il collegamento tra i due principali corridoi europei: Lisbona – Kiev e Berlino – Palermo – conclude – nell’ambito del più ampio raccordo tra Helsinki e La Valletta.
Nov
28
2012
Signor Presidente, i dieci deputati di Grande Sud condividono la relazione molto dettagliata e puntuale del Ministro Clini.
Essi ritengono che il Governo, in tutta questa fase, abbia avuto un atteggiamento costruttivo e positivo, sia nei confronti della magistratura, che dei cittadini di Taranto. Il Governo ha puntato si alla difesa dei lavoratori dello stabilimento ma anche a salvaguardare la qualità dell’ambiente. Naturalmente qualcuno potrebbe osservare che l’Ilva in passato ha contestato le indicazioni del Governo e non ha quindi eseguito gli interventi di risanamento ambientali voluti dall’Esecutivo. Ma non ci si può dimenticare del fatto che prima dell’Ilva, Italsider non solo inquinava, ma gestiva l’impianto in perdita, oggi l’Ilva privata, fortunatamente è diventata un’industria in attivo, tra le principali siderurgie del mondo.
Grande Sud afferma che il decreto-legge del Consiglio dei ministri di dopodomani deve in primo luogo dichiarare Ilva di Taranto sito strategico, in secondo luogo va previsto un investimento per i danni causati all’impianto dalla pioggia, dal vento e dall’intensa tromba d’aria di questa mattina.
Nov
28
2012
Signor Presidente, ho già riferito in Aula sull’Ilva e cercherò di evitare di ripetere cose che dovrebbero essere già note, anche se devo dire che leggo dichiarazioni che hanno come riferimento vicende che non riguardano sicuramente l’Ilva di Taranto e interpretazioni di fatti che sono pubblici e che, purtroppo, mi costringono a ripuntualizzare alcune delle questioni aperte, in maniera molto breve, ma vi chiedo di avere un attimo di attenzione e di pazienza.
L’ Ilva di Taranto è stata sottoposta, per iniziativa di chi vi parla, alla revisione della procedura di autorizzazione integrata ambientale, rilasciata il 4 agosto 2011 dall’allora Ministro Prestigiacomo, di concerto con il presidente della regione Puglia e con gli altri Ministri competenti ai sensi della legge.
Ho riaperto la procedura di autorizzazione dopo che l’8 marzo 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la decisione della Commissione europea che ha indicato le migliori tecnologie disponibili da impiegare nel settore della siderurgia a livello europeo per assicurare la protezione dell’ambiente e la protezione della salute.
Secondo la decisione della Commissione europea, queste tecnologie vanno applicate a partire dal 2016, ma, avendo ricevuto, nel febbraio 2012, da parte del procuratore capo della Repubblica di Taranto, il dottor Sebastio, le perizie epidemiologica e chimico-fisica ordinate dalla procura sullo stabilimento di Taranto – perizie arrivate al Ministro nel febbraio 2012 – e avendo ricevuto dalla regione Puglia una lettera che comunicava gli ultimi dati sulle concentrazioni in atmosfera di benzo(a)pirene, una sostanza chimica pericolosa cancerogena sicuramente prodotta dalle attività dello stabilimento Ilva di Taranto, ho disposto la revisione e il riesame della procedura di autorizzazione integrata ambientale, al fine di adeguare le prescrizioni dello stabilimento Ilva di Taranto ai migliori standard e alle migliori tecnologie disponibili indicate dalla Commissione europea, ancorché in anticipo di quattro anni rispetto alla scadenza stabilita dalla Commissione europea stessa.
A questo punto, abbiamo avviato la procedura di riesame a metà marzo del 2012. Il 25 luglio 2012 – perciò ben dopo l’avvio della procedura di riesame – con ordinanza del GIP di Taranto, su proposta della procura, è stato disposto il sequestro degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento, con la motivazione del rischio ambientale incombente determinato dalle attività dell’area a caldo di Taranto, che era oggetto del riesame dell’autorizzazione integrata ambientale. Leggi Tutto »
Nov
22
2012
Signor Presidente, la componente Grande Sud ha votato già le tre questioni di fiducia poste dal Governo e abbiamo valutato positivamente anche il merito della proposta che è stata approvata dalla V Commissione e portata all’Aula con profonde modifiche rispetto alla proposta iniziale, tant’è vero che vi è stata una lunghissima e tormentata seduta della Commissione bilancio prima che il testo venisse approvato. Il via libera, infatti, è arrivato dopo anche un braccio di ferro tra il Governo e la maggioranza, che ha visto il parere contrario su due importanti emendamenti anche dell’Esecutivo.
Certo, c’è stata una grande collaborazione con il rappresentante del Governo in Commissione, in quanto senza questa collaborazione forse non avremmo potuto modificare il testo iniziale. Infatti, questo testo iniziale era stato criticato da destra e da sinistra e dal centro su alcuni aspetti particolari, non certo sugli aspetti fondamentali, che riguardano gli investimenti complessivi, il costo complessivo quindi della manovra. Molti colleghi si sono soffermati sui principali emendamenti, soprattutto su quello fiscale, che i relatori Brunetta e Baretta, ai quali vanno tutta la nostra riconoscenza e ringraziamento, hanno insieme proposto alla Commissione che ne ha preso atto a stragrande maggioranza e lo ha approvato. Tale emendamento fiscale ha abrogato il tetto e la franchigia su deduzioni e detrazioni, ha soppresso l’aumento dell’IVA previsto dal 10 all’11 per cento, ha incrementato le detrazioni fiscali per i figli a carico – 180 euro per ciascun figlio – con una spesa prevista di un miliardo di euro. È stato previsto un incremento dei fondi destinati alla produttività. È stato costituito un fondo per l’eliminazione dell’IRAP per i lavoratori autonomi, con una spesa di 300 milioni di euro, mentre 700 milioni sono stati investiti per l’IRAP sul lavoro. Leggi Tutto »