Feb
15
2014
Matteo Renzi
I MEDIA STRANIERI SONO BASITI PER LA MODALITA’ INEDITA DI PRESA DEL POTERE DEL SINDACO DI FIRENZE, DAVANTI AL QUALE ANCHE NAPOLITANO HA ALZATO BANDIERA BIANCA. DECIDA IL PD HA RISPOSTO A UN INCREDULO GIORNALISTA, ABITUATO AD ALTRO PIGLIO DEL PRESIDENTE.
ALLORA DUE SONO LE STRADE CHE RENZI VORREBBE PERCORRERE: O FALLISCE E SI RITIRA SULLE COLLINE DI FIESOLE OPPURE INGRANA E SI APPROPRIA DI TUTTO IL POTERE. COME? CI SONO VARIE STRADE PER GIUNGERE ALL’OBIETTIVO MA UNA SAREBBE LA PIU’ COMODA: ARRIVARE A GIUGNO CON LA SOLA LEGGE ELETTORALE APPROVATA E POCO ALTRO, ALZARE LE BRACCIA E DIRE CHE COSI NON SI PUO’ ANDARE AVANTI MA BISOGNA INTERPELLARE IL POPOLO. ELEZIONI IN AUTUNNO E VITTORIA BULGARA DEL PD DI RENZI. GOVERNO MONOCOLORE E CHI SI E’ VISTO SI E’VISTO. L’UNICO CHE PUO’ CONTRASTARE RENZI E’ PROPRIO IL CAVALIERE, A CUI NON CONVIENE APPOGGIARE LE RIFORME DI RENZI SENZA CONTROPARTITE. NON CI POSSONO ESSERE DUE MAGGIORANZE: UNA PER GOVERNARE SENZA BERLUSCONI E UN’ALTRA PER LE RIFORME CON IL CAVALIERE. SOLO LUI PUO’ DIRE O TUTTO CONDIVISO O NIENTE. E QUESTA SAREBBE LA FINE DEL RENZISMO, A MENO CHE IL PREMIER NON ACCETTI UNA VERA COALIZIONE ALLA TEDESCA CON DENTRO TUTTI. CE LA FARA’ IL NOSTRO A PERCORRERE UNA TERZA VIA SENZA ROMPERE IL PD? QUESTO E’ L’INTERROGATIVO DEI PROSSIMI MESI, CHE HA MOLTI RIFLESSI SULL’ECONOMIA E SUGLI INTERESSI REALI DEGLI ITALIANI.
Feb
11
2014
NAPOLITANO, POLITICO DI ALTA SCUOLA AMENDOLIANA, NEL MAGGIO 2011 HA PREVISTO LA PARABOLA DISCENDENTE DEL GOVERNO ELETTO NEL 2008 E QUINDI HA RITENUTO SUO DOVERE CONSULTARE IL RETTORE DELLA BOCCONI SU UNA SUA EVENTUALE NOMINA A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. TUTTO SI È VERIFICATO COME DA COPIONE: MONTI PREMIER E COSÌ UE E USA E PERFINO LO STESSO USCENTE SODDISFATTI. DOPO ALCUNE MOSSE INDOVINATE QUEL GOVERNO NON NE HA AZZECCATA UNA GIUSTA PER IL FUTURO DEL PAESE E QUINDI SI È ANDATI A ELEZIONI ANTICIPATE CON “IL PORCELLUM” CHE HA PREMIATO IL PD PER UNA MANCIATA DI VOTI. I RAPPORTI TRA I DUE SI ROMPONO PER LA SCELTA DEL PREMIER DI FONDARE UN PARTITO E “SCENDERE IN CAMPO”. IL RISULTATO DELUDENTE DI SCELTA CIVICA HA DATO RAGIONE AL COLLE MA L’EX PREMIER E’ DIVENTATO SEMPRE PIÙ DISTANTE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, “COLPEVOLE” DI NON AVERLO SOSTENUTO. NON RICONOSCENZA O INGENUITÀ POLITICA? TUTTE E DUE. OGGI LA VENDETTA. VUOTA IL SACCO E METTE IN DIFFICOLTÀ IL COLLE CHE LO HA INVENTATO. CREDO DI CONOSCERE A FONDO IL PRESIDENTE E, SALVO UNA IMPROBABILE MALATTIA MENTALE, NON È UN UOMO DI COMPLOTTI MA PIUTTOSTO HA CREDUTO DI POTER RIEMPIRE IL VUOTO PROVOCATO DALLO SCIAGURATO AUTOLESIONISTA STRAPPO DI FINI. ERRORE DI VALUTAZIONE DEL COLLE: IL RETTORE NON ERA ALL’ALTEZZA E SI È VENDICATO. TUTTO QUI. CAPISCO PERÒ LA COMPLICITÀ DI PRODI MA NON QUELLA DI CARLO DE BENEDETTI. MISTERO MA NON TROPPO. GLI STORICI CHIARIRANNO.
Feb
06
2014
Pietro Grasso
LA RICHIESTA AL TRIBUNALE DI NAPOLI DI COSTITUIRE PARTE CIVILE IL SENATO DELLA REPUBBLICA NEL PROCESSO CONTRO LAVITOLA E ALTRI, DECISA DAL PRESIDENTE GRASSO, ASSESTA UN DURO COLPO ALLA CREDIBILITÀ DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA E DELLO STESSO PRESIDENTE, CHE COME NOTO E’ LA SECONDA CARICA DELLO STATO. EGLI POTEVA DECIDERE ALLO STESSO MODO SENZA FAR PRONUNCIARE L’ORGANO COLLEGIALE E NESSUNO AVREBBE OBIETTATO, SALVO IL FATTO CHE IL SENATO DI NORMA NON INOLTRA QUASI MAI TALE RICHIESTA.
UNA VOLTA PERÒ CHE IL PARERE DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA E’ RISULTATO NEGATIVO, GRASSO DOVEVA PRENDERE ATTO E ASTENERSI DALLA RICHIESTA.
INVECE E’ PREVALSA LA SUA CULTURA DI MAGISTRATO E HA DECISO IN SENSO CONTRARIO AL DETTO PARERE.
QUESTO ATTO POCO MEDITATO NUOCE PURE ALLO STESSO GRASSO SE E’ VERO CHE E’ STATA APERTA UNA DISCUSSIONE IN AULA SULL’ARGOMENTO, IN CUI LA SECONDA CARICA DELLO STATO SARÀ SICURAMENTE ATTACCATA E MAGARI SARANNO CHIESTE ANCHE LE DIMISSIONI CON L’ACCUSA ABBASTANZA APPARENTEMENTE FONDATA DI NON IMPARZIALITÀ.
MANCAVA SOLO QUESTO PER RENDERE POCO CREDIBILE LA POLITICA IN ITALIA.
Feb
04
2014
IN QUESTI GIORNI DI PIOGGIA SI RIPETONO LE STESSE DISCUSSIONI DEL 1966 QUANDO VENEZIA E FIRENZE FINIRONO SOTT’ACQUA. ALLORA SI REAGI’ CON LA COMMISSIONE DE MARCHI, CHE HA GETTATO LE BASI DELLA SUCCESSIVA AVANZATA LEGIFERAZIONE.
LA LEGGE DEL 1969 FU UNA PIETRA MILIARE DI PREVENZIONE IDROGEOLOGICA, IMITATA DA MOLTI PAESI. IL FEDERALISMO DEGLI ULTIMI ANNI HA DI FATTO AFFOSSATO I CONTENUTI DI QUELLA LEGGE. LA MANUTENZIONE IDROGEOLOGICA IN ESSA PREVISTA, INFATTI, E’STATA ABBANDONATA E SI E’ PREFERITA LA VIA TRADIZIONALE DI INTERVENIRE DOPO GLI EVENTI CALAMITOSI. SI E’ COPIATO QUANTO AVVIENE NEL CASO DEI TERREMOTI. SI ASCOLTANO LE SOLITE SCIOCCHEZZE SUI RESPONSABILI DEI DISASTRI SENZA AVVICINARSI PER NULLA AI VERI COLPEVOLI, CHE IN GENERALE SONO PROPRIO COLORO CHE ’A POSTERIORI’ PIANGONO LACRIME DI COCCODRILLO.
Gen
27
2014
DA QUALCHE MESE NON C’E’ PIÙ NELL’AGENDA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO IL TEMA DEL MEZZOGIORNO, COME SE IL GAP ECONOMICO CON IL NORD DEL PAESE SIA SUPERATO DALLA CRISI.
I DATI INVECE DIMOSTRANO CHE I SUOI EFFETTI SONO STATI PIÙ PESANTI AL SUD CHE NEL RESTO DELL’ITALIA, CHE PURE HA SUBÌTO EFFETTI DEVASTANTI.
L’UFFICIO STUDI DELLA BANCA D’ITALIA OGGI AFFERMA CHE IL 10 PER CENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE POSSIEDE IL 50 PER CENTO DELLA RICCHEZZA DEL PAESE. SAPPIAMO PURE CHE IL SUDDETTO 10 PER CENTO PER OLTRE L’OTTANTA PER CENTO RISIEDE AL NORD.
QUESTI DATI PURTROPPO DIMOSTRANO UNA RIDUZIONE SOSTANZIALE DELLA CLASSE MEDIA DIFFUSA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, IL CHE CI DEVE SPINGERE A LAVORARE PER LA IMMINENTE RIPRESA ECONOMICA, ORMAI PRECONIZZATA DAI PIÙ.
MA LA RIPRESA ECONOMICA ITALIANA PASSA “PARADOSSALMENTE” PER LO SVILUPPO DEL SUD, DOVE ESISTONO INESPLORATI E AMPI GIACIMENTI DI CULTURA TECNICO-SCIENTIFICA E UMANISTICA, CHE VANNO SENZA INDUGIO UTILIZZATI PRIMA DELLO SCORAGGIAMENTO DI MOLTI GIOVANI,COSTRETTI A UNA ABBERRANTE EMIGRAZIONE INTELLETTUALE.
Gen
26
2014
Massimo Cialente
IL RITIRO DELLE DIMISSIONI DEL SINDACO DELL’AQUILA CIALENTE, DELUSO DAI SUOI COLLABORATORI POLITICI PIÙ VICINI, E’ DI BUON AUSPICIO AFFINCHE’ IL PIÙ GRANDE CANTIERE EDILE APERTO IN ITALIA PROSEGUA SENZA SOSTE LA SUA ATTIVITÀ DI RECUPERO DI UNO DEI CENTRI STORICI PIÙ VASTI E IMPORTANTI DEL PAESE.
IL FORTE IMPEGNO DEI VARI GOVERNI DEL PARLAMENTO INTERO E DELL’APPARATO TECNICO-AMMINISTRATIVO DELLO STATO, SONO ALLA BASE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CITTÀ PIÙ GRANDE COLPITA DAL SISMA DOPO IL 1908.
SI TRATTA ADESSO DI DIMOSTRARE AL MONDO CHE L’ITALIA E’ IN GRADO DI PORTARE A TERMINE DA SOLA UN’OPERA COLOSSALE COME QUESTA.
NATURALMENTE IN QUESTI CASI L’EUROPA, SE FOSSE STATA PIÙ AVANTI NELLA SUA ORGANIZZAZIONE SOVRANAZIONALE, AVREBBE POTUTO GIOCARE UN RUOLO PIÙ INCISIVO NEL PROCESSO DI RAFFORZAMENTO DEGLI STATI NEL DIFENDERSI DAGLI EVENTI DISASTROSI NATURALI.
TUTTAVIA ANCHE COSÌ COM’E’ POTREBBE INCIDERE DI PIÙ.
AD ESEMPIO UNA DIRETTIVA,CHE INDUCA GLI STATI PIÙ ESPOSTI AL SISMA DI ATTUARE UNA POLITICA DI PREVENZIONE A PARTIRE DAGLI EDIFICI PUBBLICI, SAREBBE QUANTO MAI IMPORTANTE E NECESSARIA.
Gen
20
2014
Claudio Abbado
OGNI VOLTA CHE CI LASCIA UN GRANDE DELLA CULTURA SI CREA UN VUOTO NELLA COMUNITA’ E ANCHE NEL NOSTRO ANIMO, CHE SEMBRA QUASI INCOLMABILE.
ABBADO E’ STATO AMBASCIATORE DELL’ITALIA NEL MONDO PER OLTRE MEZZO SECOLO.
LA NOMINA A SENATORE A VITA HA CERTIFICATO LA SUA GRANDEZZA DI MUSICISTA ECCELSO E NESSUNO HA POTUTO OBBIETTARE SULLA SCELTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. A NAPOLITANO IL COMPITO DI SCEGLIERE UN ALTRO GRANDE DELLA MUSICA, CHE NOI CERTAMENTE ABBIAMO. SIAMO SICURI CHE CIO’SARA’ FATTO.
Gen
19
2014
Berlusconi – Renzi
Solamente il piccolo e potente nucleo dei miglioristi resiste ancora al ciclone Renzi, tutti gli altri sono stati rottamati.
Questa e’ la conclusione che si può trarre dopo l’accordo del Nazzareno tra Silvio e Matteo.
I mugugni di Cuperlo e i silenzi della vecchia guardia ex comunista certificano l’impotenza degli ex pci di fronte all’accordo tra gli ex dc alla presenza di Silvio Berlusconi.
Una volta attuato il testo l’Italia può riprendere il suo cammino e fare le riforme tanto attese anche in Europa. Il merito è di Renzi e di Berlusconi, che hanno mostrato di essere uomini di Stato, in un contesto abitato da increduli intellettuali. Adesso vi sono tutte le premesse per rendere dinamico un paese tramortito dalla crisi economica e dal rigorismo teutonico.
Gen
17
2014
Porto di Gioia Tauro
I SINDACI DI GIOIA TAURO, S.FERDINANDO E ROSARNO NON CEDANO ALLE PROPRIE AMBIZIONI COME PURTROPPO E’ SEMPRE AVVENUTO IN CALABRIA.
UNA BATTAGLIA CONTRO L’ATTRACCO DELLE NAVI PROVENIENTI DALLA SIRIA PUÒ DIVENTARE UN TRAMPOLINO DI LANCIO PER POLITICI LOCALI SENZA ALCUN VANTAGGIO PER LE POPOLAZIONI.
E’ QUESTA INVECE L’OCCASIONE PER DIMOSTRARE DI ESSERE SINDACI MODERNI E ATTENTI AGLI INTERESSI REALI DELLA PROPRIA GENTE.
ESSI SANNO COME IL SEMPLICE TRASBORDO DI CONTAINER, CONTENENTI ANCHE SOSTANZE PERICOLOSE, NEL PORTO AVVIENE OGNI GIORNO.
QUESTA VOLTA IL TRASBORDO RIGUARDA 60 CONTAINER INSIEME E QUESTO DESTA L’ALLARME DELLE AUTORITÀ LOCALI.
LA REAZIONE PERÒ DEVE ESSERE RAZIONALE. IN UN ANNO VENGONO TRASBORDATI TREMILA CONTAINER PERICOLOSI SENZA DANNI E SENZA PROTESTE. SE SI REAGISSE IRRAZIONALMENTE BISOGNEREBBE CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL PORTO. LA RAGIONE INVECE CONSIGLIA DI TENERLO APERTO, ANZI DI INCREMENTARNE LE ATTIVITÀ.
I SINDACI E LA REGIONE NON DEVONO SPAVENTARE I CITTADINI NEL CASO IN DISCUSSIONE MA RICHIEDERE CHE L’OPERAZIONE SIA EFFETTUATA NELLA MASSIMA SICUREZZA COME SEMPRE E NELLO STESSO TEMPO TRATTARE COL GOVERNO AFFINCHÉ I BENEFICI ECONOMICI SIANO TUTTI INDIRIZZATI NELLE CASSE DEGLI ENTI LOCALI DELLA PIANA.
SOLO COSÌ I SINDACI FAREBBERO IL BENE DEI CITTADINI SACRIFICANDO PURE UNA PARTE DELLE LORO AMBIZIONI DI CARRIERA.
Gen
11
2014
Cantiere edilizio
A MEMORIA D’UOMO NON SI RICORDA UNA “FIGURACCIA” SIMILE A QUELLA CHE IN ITALIA SI STA VERIFICANDO SULLE TASSE PER GLI EDIFICI.
IL COMPROMESSO, IRRAGGIUNGIBILE TRA GLI “SPEZZONI” DELLA MAGGIORANZA, IMPEDISCE AL GOVERNO DI SCEGLIERE UNA QUALUNQUE SOLUZIONE.
OGNI “SPEZZONE” FA LA SUA PROPOSTA E RITIENE DI POTERLA IMPORRE AL RESTO DELLA COALIZIONE. NE RISULTA IL “CAOS” TRA I CITTADINI, CHE NON NE POSSONO PIÙ.
L’INCERTEZZA SULLA CASA INOLTRE COSTITUISCE UN GRANDE OSTACOLO ALLA RIPRESA ECONOMICA DEL PAESE, IN QUANTO RAPPRESENTA LA CAUSA PRINCIPALE DEL BLOCCO QUASI TOTALE DEL MERCATO EDILIZIO.
L’EDILIZIA E IN GENERALE L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI SONO LA BASE DELLO SVILUPPO DI OGNI PAESE MODERNO E QUESTO VALE ANCORA DI PIÙ PER L’ITALIA DOVE LA PRIMA INDUSTRIA E’ STATA A LUNGO QUELLA DELLE COSTRUZIONI.
LE PROPOSTE ILLUSTRATE OGGI A BARI DA ALFANO SULLA SEMPLIFICAZIONE DA INTRODURRE NEL PATTO DI GOVERNO PER IL 2014, PUR AFFASCINANTI, HANNO IL DIFETTO DI NON ESSERE REALIZZABILI SE NON DOPO LA NUOVA RIFORMA DEL TITOLO QUINTO DELLA COSTITUZIONE, CHE RISTABILISCA IL PRIMATO DELLO STATO CENTRALE SUI POTERI LOCALI, CHE ATTUALMENTE POSSONO IMPEDIRE OGNI OPERA NEL TERRITORIO.
UNA SIMILE RIFORMA NON È NELLE POSSIBILITÀ DI UNA MAGGIORANZA DI LARGHE INTESE, IN QUANTO IL PD, PRIMO PARTITO DELLA ATTUALE MAGGIORANZA, E’ IL PADRE DELL’ATTUALE AMBIGUO TITOLO QUINTO.
RENZI , BERLUSCONI E GRILLO LO SANNO BENE.