Nov 08 2011
Nov 08 2011
GOVERNO: MISITI,VOTO SU RENDICONTO NON SIA CONTA MAGGIORANZA
(ANSA) – CATANZARO, 8 NOV – Il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Aurelio Misiti, rispondendo a una domanda dei giornalisti sullo scontro di Montecitorio relativo al rendiconto dello Stato 2010 si è dichiarato ”stupito dal fatto che le opposizioni in Parlamento avrebbero manifestato l’intenzione di trasformate il voto sul rendiconto, sempre considerato di routine, in una conta sulla tenuta della maggioranza, mescolando il sacro con il profano”. ”Il Governo -ha ribadito il Vice Ministro- ha il dovere di continuare la sua opera fino a quando il Parlamento con apposita votazione negherà la fiducia; ma tale fiducia va legata strettamente ai contenuti, che oggi sono quelli concordati con gli organismi internazionali di cui l’Italia si onora di far parte; ma tali contenuti, sposando una linea liberale e indigesta alle opposizioni, non potranno mai costituire la base del loro programma di governo, essendo frutto della nota lettera della BCE e di quella più recente del Governo Italiano all’Europa. Pertanto o si sostiene il Governo per attuare questa politica di rigore e di sviluppo oppure non rimane che il ricorso al voto dei cittadini, come viene anche auspicato da un gruppo di opposizione legato al partito liberale europeo, più sensibile ai comportamenti delle democrazie occidentali”. (ANSA).
Nov 02 2011
Misiti: IL PONTE SI FARA’
– Vice Ministro, il Ponte sullo Stretto si fa o no?
– Certo. Ci sono appalti in corso, si sta procedendo con gli espropri e ci sono fondi strutturali. Si fa, si fa.
– Perché la Camera allora ha trasferito più di 2 miliardi al trasporto pubblico?
– Questa è una balla. Quell’emendamento, che ha avuto il sì di maggioranza e opposizione, parla di un’eventuale integrazione di fondi per rendere la vita migliore ai pendolari.
– Ma allora il Ponte chi lo paga?
– Ci sono fondi pubblici, fondi strutturali ma soprattutto tanti investitori privati pronti a scommettere sulla struttura. Poi abbiamo portato il contributo UE dal 20% al 40%. Con il pedaggio in pochi anni ce lo ripaghiamo.
– C’è chi dice che non serve a niente.
– Sono le stesse persone che vogliono far sprofondare il Sud. Quando invece questo è il momento migliore per avviare le grandi opere nel Meridione.
– Tipo?
– Strade, porti, ferrovie: così si generano occupazione e economia, intesa come investimenti. Prenda la Napoli-Reggio: presto la finiremo, e sarà una svolta non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato che col pedaggio farà profitti.
Valerio Mingarelli
Nov 01 2011
CRISI: MISITI, CONTRO-LETTERA OPPOSIZIONE SAREBBE BOOMERANG
(AGI) – Roma, 1 nov. – “Il Parlamento Italiano, tanto vituperato dai qualunquisti dell’antipolitica, da tempo approva leggi, risoluzioni e mozioni quasi sempre all’unanimita’, tendenti a risolvere problemi cruciali della societa’ italiana”.Lo ha dichiarato in una nota il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Aurelio Misiti, che ha aggiunto: “basti pensare ad argomenti come difesa dell’occupazione nel caso di Irisbus, aiuto ai pendolari escludendo dai tagli lineari il trasporto pubblico locale, recupero della citta’ dell’Aquila devastata dal sisma, emergenze alluvioni ecc. Non si capisce pertanto – ha continuato Misiti – a quale scopo alcuni gruppi di opposizione, che pure nelle aule parlamentari collaborano, in pubblico fanno solo misera propaganda. Di questa impresentabile propaganda l’esempio piu’ eclatante e’ costituito dall’assurda proposta di inviare a Bruxelles una contro lettera, che sarebbe solo un boomerang per l’Italia – continua Misiti – Va invece dimostrata, come fa il Parlamento, la coesione dell’Italia tanto auspicata dal Capo dello Stato, mobilitando tutte le forze sociali e politiche a far propri il senso e i contenuti della lettera del Governo, che, seppure contiene qualche punto poco digeribile per l’opposizione di sinistra, -conclude Misiti – attuata nel suo insieme potra’ battere la speculazione e rilanciare il Paese come esso merito”. (AGI) Mao 011341 NOV 11
Ott 31 2011
Misiti: Il Sud può superare il deficit infrastrutturale verso il Nord solo ricorrendo al “progetto di finanza”
Ott 30 2011
INFRASTRUTTURE: MISITI, PROGETTO DI FINANZA CONTRO DEFICIT SUD
(ANSA) – CATANZARO, 30 OTT – ‘Il Sud puo’ superare il deficit infrastrutturale verso il Nord solo ricorrendo al progetto di finanza e trasformando i ‘fondi perduti’ assistenziali in investimenti produttivi relativamente alle autostrade, ai porti e agli aeroporti’. Lo ha affermato il vice ministro alle Infrastrutture Aurelio Misiti, durante un simposio del Registro Italiano Navale RINA tenutosi a Lamezia Terme.
Il dirigente del RINA Fabio Ziliotto, e’ scritto in una nota, ha svolto una relazione sul project financing nelle opere pubbliche come unica modalita’ di investimento negli anni di crisi della finanza pubblica. Misiti ha portato un contributo istituzionale con riferimento a quanto finora e’ stato applicato in Italia del Nord e le indicazioni perche’ il metodo del project si affermi anche nel Mezzogiorno d’Italia.
‘Si possono realizzare progetti bancabili di infrastrutture nel Sud – ha sostenuto il vice ministro – nel campo delle autostrade, dei porti e degli aeroporti considerando che in questo territorio vi sono stati i principali investimenti pubblici con finanziamenti a fondo perduto. Oggi queste opere tipo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria o i porti di Gioia Tauro, Cagliari e Taranto si possono mettere a frutto per poter costituire risorse pubbliche da affiancare a quelle private rendendo cosi’ i progetti appetibili da parte del sistema bancario’. (ANSA).
Ott 27 2011
PONTE STRETTO: MISITI, GOVERNO NON PUO’ NON REALIZZARE PONTE
PONTE STRETTO: MISITI, GOVERNO NON PUO’ NON REALIZZARE PONTE
(ANSA) – ROMA, 27 OTT – ”E’ da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto”. Lo afferma il vice ministro ai trasporti e alle infrastruttureAurelio Misiti in merito all’approvazione della mozione dell’Idv sul tpl che mette a rischio i fondi per il Ponte sullo Stretto di Messina.
Ott 27 2011
Ponte Stretto/ Misiti: Escluso che governo non lo realizzi
Il viceministro: Contenuto mozione Idv non è posizione esecutivo
Roma, 27 ott. (TMNews) – E’ escluso che il governo non realizzi il ponte sullo Stretto di Messina. Lo precisa il Viceministro alle Infrastrutture, Aurelio Misiti, in una nota in cui ricostruisce le tappe dell’approvazione, questa mattina in Aula alla Camera, di una mozione dell’Idv che impegna l’esecutivo a sospendere i finanziamento per il Ponte.
“Il viceministro – si legge nella nota – nel dare il parere a nome del Governo ha proposto una riformulazione della mozione dell’Italia dei Valori che di fatto escludesse la possibilità di ricorrere a fondi della società Stretto di Messina spa. La riformulazione non è stata accolta e tuttavia si è lasciata al governo la discrezionalità di trovare tali fondi da varie fonti. Pertanto è da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto. Quindi la posizione del Governo è netta e quella personale dell’On. Misiti ancora di più. Pertanto la comunicazione data non corrisponde assolutamente alla posizione politica del viceministro Misiti”.
Ott 27 2011
IRISBUS: MISITI “LA CAMERA È UNITA SULLA VICENDA”
“Voglio esprimere la mia viva soddisfazione per la generale condivisione della Camera della politica industriale del Governo palesata sul caso della fabbrica Irisbus”. Cosi’ il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Aurelio Misiti. “Tale politica industriale si basa sul rafforzamento e sulla
difesa del manifatturiero sia al Nord che al Sud – ha aggiunto – dove e’ necessaria per migliorare la mobilita’ di persone e cose a sostegno del turismo e dell’agroalimentare. Irisbus di Avellino e
Omeca di Reggio Calabria per i treni, costituiscono, insieme alle altre fabbriche della Campania e della Puglia, punti di forza e di coesione dell’intero Paese. L’unita’ emersa nel dibattito della Camera ha consigliato certamente al numero uno della Fiat – ha proseguito Misiti – a dichiarare che in Italia non si perdera’ un solo posto di lavoro. Le mozioni approvate in Aula – ha concluso il vice ministro – compresa quella del gruppo IdV, in cui vi era un solo punto velleitario e non condivisibile, presentano un comune denominatore: difenderela fabbrica Irisbusnon con l’assistenzialismo ma con gli incentivi qualitativi, come e’ giusto che sia nel quadro di una seria politica industriale”.