Dic
19
2012
Signor Presidente, questo decreto-legge ha le caratteristiche di necessità e urgenza più di ogni altro in quanto si riferisce alla sopravvivenza del nostro sistema industriale e manifatturiero. L’Italia ha questo punto di forza che non deve disperdere: un sistema manifatturiero solo di poco secondo a quello della Germania. Distruggere questo, con decisioni basate su dati e considerazioni non supportati da studi approfonditi con risultati certi, sarebbe un gravissimo errore della classe dirigente italiana e in questa ci metto anche la magistratura. Bene ha fatto il Governo a provvedere, con decreto-legge, a dare valenza di legge all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e a mobilitare tutto il Paese a favore del sistema industriale italiano. Qualcuno osserva che vi sarebbe uno strappo rispetto ai poteri della magistratura. Io ritengo, invece, che superare il sequestro operato da un magistrato, che aveva agito per mancanza di una normativa adeguata, sia un elemento a favore della magistratura che così concorre, insieme alle altre istituzioni, al bene del Paese.
Grande Sud-PPA, pertanto, nel solco tracciato dal dibattito parlamentare sull’informativa del Ministro Clini, si schiera con convinzione a favore del decreto-legge, votandolo. Nel decreto-legge vi è un provvedimento a favore della sanità di Taranto che vale 10 milioni di euro all’anno fino al 2015, che ci sembra particolarmente importante. Il decreto-legge salvaguarda anche l’ambiente imponendo alla società interventi di risanamento e di recupero da almeno 3 miliardi di euro, da considerare investimenti produttivi a tutti gli effetti. Partendo dal caso Ilva, entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione, il Governo deve adottare una strategia industriale per la filiera produttiva dell’acciaio.
Altro aspetto fondamentale è costituito dalle iniziative finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini italiani. Siamo comunque consapevoli che l’industria siderurgica, in Europa e nel mondo, comporta effetti negativi sull’ambiente e sul territorio. Tutti questi casi vanno seguiti con attenzione dagli Stati affinché si possa conoscere il contributo di questo settore all’inquinamento ambientale e quanto, invece, deriva da altre fonti inquinanti che, al contrario, l’uomo e le istituzioni molto spesso tendono a nascondere. Per quanto sinteticamente detto prima e sulla base della lettera e del significato, anche teorico-pratico, del decreto-legge che oggi votiamo, ci sarà certamente un provvedimento di scarcerazione della dirigenza di Ilva, che non sarebbe più spiegabile, ammesso che prima lo fosse.
Egregio Presidente, egregio Ministro, i dieci deputati di Grande Sud-PPA voteranno compatti la legge di conversione del decreto-legge sull’Ilva che dimostra la civiltà a cui è pervenuto il nostro Paese
Dic
12
2012
Signor Presidente, questo decreto-legge, già approvato dal Senato, ci offre l’occasione per alcune fondamentali osservazioni sulla conclusione anticipata della XVI legislatura. Non c’è dubbio che tredici mesi fa il passo indietro dell’allora Presidente del Consiglio abbia portato a un Governo voluto dal Presidente della Repubblica che anche i membri del precedente Esecutivo hanno sostenuto con lealtà per il bene dell’Italia. Avremmo voluto, così come l’avrebbe desiderato il senatore Mario Monti, un Governo politico e non tecnico, come hanno deciso i partiti maggiori.
Non ci sbagliavamo: i risultati e le attuazioni delle leggi volute dal Presidente Monti non sono stati all’altezza della situazione drammatica in cui il Paese si è trovato. Noi di Grande Sud abbiamo dato la fiducia a Monti per quello che ha rappresentato in campo internazionale e per alcune scelte di politica economica che hanno avuto il merito di calmare i mercati e di porre i nostri conti pubblici in sicurezza, strutturalmente e non con esercizi ragionieristici.
Avremmo invece negato volentieri il voto positivo all’operato di alcuni Ministri che, con piglio da direttori burocrati, hanno insistito su temi come il caso degli esodati, l’articolo 18 e tanti altri provvedimenti settoriali che hanno allontanato la prospettiva della ripresa economica alienandosi per giunta anche la fiducia dei cittadini.
Oggi per la seconda volta votiamo un provvedimento denominato «sviluppo» tendente a farci uscire dalla grave crisi finanziaria, economica e occupazionale, ed è veramente grave che i limiti sopra richiamati dell’Esecutivo hanno condotto alle dimissioni del Presidente Monti che pure si è dimostrato efficace come rappresentante dell’Italia in Europa e nel mondo. Noi lo sosterremo anche oggi, l’abbiamo sempre sostenuto e a maggior ragione oggi perché si chiede la fiducia su un tema fondamentale, cioè sulla creazione delle condizioni favorevoli per le attività imprenditoriali contraddistinte da un elevato contenuto tecnologico.
L’agenda digitale su scuola, sanità e giustizia costituisce un salto di qualità che, se realizzato, porterà l’Italia a ridurre drasticamente le inutili burocrazie imperanti negli uffici pubblici italiani. Ci vorrà molto tempo per realizzare in concreto quanto previsto dalla norma ma gli italiani, anche quando sono indietro, riescono sempre a recuperare rispetto a tutti gli altri popoli dei Paesi sviluppati.
Da rappresentanti dei popoli meridionali, non possiamo tacere sull’introduzione di norme relative ai rapporti contrattuali tra la società Stretto di Messina e il general contractor che è l’Eurolink: attenzione perché queste norme contribuiranno a rendere inaffidabile il nostro Paese di fronte al mondo delle imprese internazionali. Sulle infrastrutture non possiamo condividere l’approccio del decreto-legge che, così com’è, favorisce solo le grandi opere. Oggi avremmo bisogno invece di investimenti per migliaia di piccole e medie opere per far vivere le piccole e medie imprese del settore e avviare quindi la ripresa dell’economia. Ci sono i necessari lavori, diffusi in tutto il territorio, sulla sicurezza sismica e quella idrogeologica, nonché la manutenzione straordinaria delle opere d’arte, stradali e ferroviarie, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto nulla al riguardo e lo stesso Governo non ha mai proposto un piano di questo genere.
Tuttavia qualcosa oggi portiamo a casa con questo decreto-legge e, pertanto, Grande Sud, consapevole dell’importanza di quanto contenuto nel decreto-legge – anche se sarà di difficile attuazione – voterà convintamente la fiducia sia al Governo sia al testo stesso del decreto-legge in discussione.
Dic
04
2012
(9Colonne) Roma, 4 dic – “Grande Sud condanna la vile e brutale aggressione subita dal senatore Sergio Zavoli che rappresenta un esempio luminoso nel giornalismo moderno del nostro Paese”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti. “I sentimenti affettuosi nei suoi confronti di tutto il mondo politico – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, dei rappresentanti di ogni Istituzione, dei colleghi giornalisti e dei semplici cittadini sono la dimostrazione che in Italia gli episodi di violenza contro la persona non sono assolutamente tollerati. Le norme attualmente in discussione in Parlamento che vanno nella direzione di un miglioramento della situazione carceraria, con l’obiettivo della rieducazione di chi ha commesso piccoli reati non può essere confuso, come qualcuno sospetta, con una pretesa debolezza dello Stato di fronte al crimine”. “Grande Sud auspica che gli episodi di violenza si riducano drasticamente grazie alla azione sinergica e determinante delle forze dell’ordine e della Magistratura, e che le pene definitive siano certe, onde scoraggiare i potenziali delinquenti italiani o stranieri”, conclude Misiti.
Dic
03
2012
(AGENPARL) – Roma, 03 dic – “L’incontro odierno di Lione tra Hollande e Monti, non solo ha suggellato l’intesa per la costruzione della galleria nella tratta ferroviaria Torino – Lione, simbolo della convergenza di interessi economici e culturali tra i due Paesi, ma ha accelerato di colpo la realizzazione della grande opera”. Lo afferma il capogruppo di Grande Sud a Montecitorio Aurelio Misiti, già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. “Tale opera – continua l’esponente del movimento arancione – consentirà ai due Stati di ritrovarsi più uniti in vista dell’integrazione politica delle principali Nazioni europee. Essa rivestirà particolare importanza non solo per il Nord ma anche per il Mezzogiorno, in quanto si realizzerà il collegamento tra i due principali corridoi europei: Lisbona – Kiev e Berlino – Palermo – conclude – nell’ambito del più ampio raccordo tra Helsinki e La Valletta.
Nov
28
2012
Signor Presidente, i dieci deputati di Grande Sud condividono la relazione molto dettagliata e puntuale del Ministro Clini.
Essi ritengono che il Governo, in tutta questa fase, abbia avuto un atteggiamento costruttivo e positivo, sia nei confronti della magistratura, che dei cittadini di Taranto. Il Governo ha puntato si alla difesa dei lavoratori dello stabilimento ma anche a salvaguardare la qualità dell’ambiente. Naturalmente qualcuno potrebbe osservare che l’Ilva in passato ha contestato le indicazioni del Governo e non ha quindi eseguito gli interventi di risanamento ambientali voluti dall’Esecutivo. Ma non ci si può dimenticare del fatto che prima dell’Ilva, Italsider non solo inquinava, ma gestiva l’impianto in perdita, oggi l’Ilva privata, fortunatamente è diventata un’industria in attivo, tra le principali siderurgie del mondo.
Grande Sud afferma che il decreto-legge del Consiglio dei ministri di dopodomani deve in primo luogo dichiarare Ilva di Taranto sito strategico, in secondo luogo va previsto un investimento per i danni causati all’impianto dalla pioggia, dal vento e dall’intensa tromba d’aria di questa mattina.
Nov
28
2012
Signor Presidente, ho già riferito in Aula sull’Ilva e cercherò di evitare di ripetere cose che dovrebbero essere già note, anche se devo dire che leggo dichiarazioni che hanno come riferimento vicende che non riguardano sicuramente l’Ilva di Taranto e interpretazioni di fatti che sono pubblici e che, purtroppo, mi costringono a ripuntualizzare alcune delle questioni aperte, in maniera molto breve, ma vi chiedo di avere un attimo di attenzione e di pazienza.
L’ Ilva di Taranto è stata sottoposta, per iniziativa di chi vi parla, alla revisione della procedura di autorizzazione integrata ambientale, rilasciata il 4 agosto 2011 dall’allora Ministro Prestigiacomo, di concerto con il presidente della regione Puglia e con gli altri Ministri competenti ai sensi della legge.
Ho riaperto la procedura di autorizzazione dopo che l’8 marzo 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la decisione della Commissione europea che ha indicato le migliori tecnologie disponibili da impiegare nel settore della siderurgia a livello europeo per assicurare la protezione dell’ambiente e la protezione della salute.
Secondo la decisione della Commissione europea, queste tecnologie vanno applicate a partire dal 2016, ma, avendo ricevuto, nel febbraio 2012, da parte del procuratore capo della Repubblica di Taranto, il dottor Sebastio, le perizie epidemiologica e chimico-fisica ordinate dalla procura sullo stabilimento di Taranto – perizie arrivate al Ministro nel febbraio 2012 – e avendo ricevuto dalla regione Puglia una lettera che comunicava gli ultimi dati sulle concentrazioni in atmosfera di benzo(a)pirene, una sostanza chimica pericolosa cancerogena sicuramente prodotta dalle attività dello stabilimento Ilva di Taranto, ho disposto la revisione e il riesame della procedura di autorizzazione integrata ambientale, al fine di adeguare le prescrizioni dello stabilimento Ilva di Taranto ai migliori standard e alle migliori tecnologie disponibili indicate dalla Commissione europea, ancorché in anticipo di quattro anni rispetto alla scadenza stabilita dalla Commissione europea stessa.
A questo punto, abbiamo avviato la procedura di riesame a metà marzo del 2012. Il 25 luglio 2012 – perciò ben dopo l’avvio della procedura di riesame – con ordinanza del GIP di Taranto, su proposta della procura, è stato disposto il sequestro degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento, con la motivazione del rischio ambientale incombente determinato dalle attività dell’area a caldo di Taranto, che era oggetto del riesame dell’autorizzazione integrata ambientale. Leggi Tutto »
Nov
22
2012
Signor Presidente, la componente Grande Sud ha votato già le tre questioni di fiducia poste dal Governo e abbiamo valutato positivamente anche il merito della proposta che è stata approvata dalla V Commissione e portata all’Aula con profonde modifiche rispetto alla proposta iniziale, tant’è vero che vi è stata una lunghissima e tormentata seduta della Commissione bilancio prima che il testo venisse approvato. Il via libera, infatti, è arrivato dopo anche un braccio di ferro tra il Governo e la maggioranza, che ha visto il parere contrario su due importanti emendamenti anche dell’Esecutivo.
Certo, c’è stata una grande collaborazione con il rappresentante del Governo in Commissione, in quanto senza questa collaborazione forse non avremmo potuto modificare il testo iniziale. Infatti, questo testo iniziale era stato criticato da destra e da sinistra e dal centro su alcuni aspetti particolari, non certo sugli aspetti fondamentali, che riguardano gli investimenti complessivi, il costo complessivo quindi della manovra. Molti colleghi si sono soffermati sui principali emendamenti, soprattutto su quello fiscale, che i relatori Brunetta e Baretta, ai quali vanno tutta la nostra riconoscenza e ringraziamento, hanno insieme proposto alla Commissione che ne ha preso atto a stragrande maggioranza e lo ha approvato. Tale emendamento fiscale ha abrogato il tetto e la franchigia su deduzioni e detrazioni, ha soppresso l’aumento dell’IVA previsto dal 10 all’11 per cento, ha incrementato le detrazioni fiscali per i figli a carico – 180 euro per ciascun figlio – con una spesa prevista di un miliardo di euro. È stato previsto un incremento dei fondi destinati alla produttività. È stato costituito un fondo per l’eliminazione dell’IRAP per i lavoratori autonomi, con una spesa di 300 milioni di euro, mentre 700 milioni sono stati investiti per l’IRAP sul lavoro. Leggi Tutto »
Nov
22
2012
Signor Presidente, il gruppo Misto-Grande Sud ha sempre votato la fiducia al Governo quindi le tre votazioni odierne sulla questione di fiducia sono state da noi sostenute tutte favorevolmente. Dobbiamo però osservare che ci troviamo in una situazione anomala. La Camera legifera sulla base di una discussione ristretta, nel chiuso di una o due Commissioni permanenti, la V e spesso la VI Commissione, mentre tutte le altre sono relegate ad esprimere pareri che quasi mai vengono considerati nella stesura finale dei maxiemendamenti. Questo nuovo metodo di fare le leggi non ci piace, come non ci piaceva quando si facevano prendere la mano i precedenti Governi nella stessa direzione. Non abbiamo potuto correggere errori commessi dallo stesso Governo, per esempio il caso degli esodati e nemmeno abbiamo potuto aggiungere buone norme utili al Paese. Sul provvedimento in esame il Governo non ha avuto il successo sperato La V Commissione ha quasi totalmente cambiato il testo rendendolo più vicino agli interessi generali dei cittadini. Leggi Tutto »
Nov
15
2012
(ASCA) – Roma, 15 nov – ‘L’informativa del Governo, rappresentato dal Sottosegretario D’Andrea, sugli eventi alluvionali verificatisi tra il 9 e il 14 di questo mese, e’ stata dettagliata e puntuale ma in essa non vi e’ traccia di una politica di prevenzione che attutisca gli effetti dei fenomeni naturali per il futuro nel nostro Paese’. Lo ha affermato il capogruppo di Grande Sud Aurelio Misiti, nel suo intervento di stamani alla Camera.
L’esponente del movimento arancione ha messo in rilievo ‘l’importanza di un impegno del Governo per via ordinaria, attraverso l’opera del Ministero dell’Ambiente e non soltanto della protezione civile. Ente indispensabile per aiutare gli alluvionati ma non idoneo ad affrontare una linea di attivita’ preventive come la manutenzione ordinaria dei letti e delle golene dei fiumi e soprattutto l’attuazione di piani regolatori comunali rispettosi della vita ordinaria delle aste fluviali’.
‘E’ necessario – ha continuato Misiti – attuare una politica di difesa permanente dei territori urbanizzati che preveda vasche di espansione e piccoli bacini collinari e montani, affinche’ le piene dei fiumi e dei torrenti, dovute alle piogge intense in tempi brevi, vengano attenuate e rese non pericolose per le abitazioni, gli immobili industriali e la stessa agricoltura. Per il futuro – ha aggiunto – e’ indispensabile un’azione sinergica tra lo Stato, le Regioni e i Comuni per impedire che l’attivita’ umana non contrasti ma favorisca il naturale deflusso delle acque, attraverso una costante manutenzione del corso d’acqua e delle golene, nonche’ – ha concluso Misiti – una gestione tecnicamente oculata del sistema idrico. Onde evitare danni alle cose e lutti alle persone, cosi’ come e’ avvenuto purtroppo per i tre dipendenti ENEL, che ignari percorrevano una strada che doveva essere chiusa al traffico’.
com-ceg/mau/bra 151718 NOV 12 NNNN
Nov
07
2012
(AGENPARL) – Roma, 07 nov – “La notizia che il sindaco estromesso di Reggio Calabria, della più grande città calabrese abbia deciso, dopo lunga riflessione, di proporre ricorso contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale, è una buona notizia”. Lo afferma, in una nota, il capo gruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti.
“In primo luogo – prosegue l’esponente del movimento arancione – il gesto dimostra il rispetto di Demetrio Arena per chi lo ha votato e inoltre perchè rimanda al mittente le ardite e ingiustificate argomentazioni del Ministro dell’interno, che tutti i calabresi di ogni appartenenza politica dovrebbero respingere. Ovviamente – aggiunge – non si puù conoscere l’esito del ricorso, anzi, data la norma obsoleta applicata, possiamo presumere che i giudici amministrativi si troveranno in difficoltà nel dover decidere; ma alla fine potrebbero essere indotti ad applicare la lettera della norma e dar ragione al Ministro. Tuttavia – conclude Misiti – il ricorso è anche un messaggio al Parlamento affinchè modifichi la legge sullo scioglimento dei consigli comunali, al fine di tenere conto dell’introduzione della norma che prevede l’elezione diretta del sindaco”.