Giu 20 2012

ROMA: MISITI (GRANDE SUD), PIU’ CULTURA SCIENTIFICA E MENO EGOISMO NELLO SMALTIMENTO RIFIUTI

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(AGENPARL) – Roma, 20 giu – “L’idea errata di pagare le ditte del Nord Europa affinché trasportino in Olanda i rifiuti via nave e producano ricchezza con la valorizzazione energetica come avviene per Napoli, il cui sindaco se ne compiace pure, sta diffondendosi anche tra i governatori romani e laziali”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti. “Occorre invece, dire la verità ai cittadini: i rifiuti solidi urbani – sottolinea l’esponente del movimento arancione – si possono pure differenziare nelle abitazioni, ma essi così non spariscono e come avviene in tutti i Paesi civili europei vanno smaltiti con una filiera integrata di impianti al fine di ridurre il volume e il peso e nello stesso tempo di produrre un notevole quantitativo di energia termica ed elettrica, che crescerà con l’avanzare del livello di vita delle popolazioni, soprattutto meridionali”.

Per Misiti “L’università, il CNR, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Enea, l’ISPRA devono svolgere un ruolo propulsore di diffusione della vera cultura ambientale, basata sui risultati della ricerca scientifica e tecnologica,  che negli altri Paesi sviluppati dà gli indirizzi alla politica con l’eccellenza di invidiabili risultati. In Italia, invece – prosegue -, è stata diffusa una pseudo-cultura, soprattutto nell’area centro meridionale del Paese, che condiziona ogni progresso verso un vivere civile. Le istituzioni di Roma e del Lazio devono lavorare per il bene della comunità accettando i risultati delle indagini tecnico-scientifiche e indirizzare i cittadini, mettendo in evidenza – aggiunge -non la collocazione di un impianto visto che gli impianti vanno fatti comunque, ma la necessità di controllare in buon funzionamento di tutti gli impianti compresa la discarica, finalizzato a non inquinare né il suolo, né le acque e né l’atmosfera intorno all’impianto stesso”.

“Sarebbe questo – conclude l’esponente del movimento arancione – un salto di qualità per la classe dirigente politica che l’avvicinerebbe al livello di quella di alcuni territori del Nord Italia, della Germania, della Francia e della piccola Austria, dove la filiera dello smaltimento integrato dei rifiuti

solidi urbani (separazione, trasferenza, impianti per ammendante organico per l’umido e di incenerimento del secco, discarica per i residui finali) funziona egregiamente e produce ricchezza per quelle popolazioni”.

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Giu 12 2012

ITALCEMENTI: MISITI “NO CHIUSURA A VIBO VALENTIA E PORTO EMPEDOCLE”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’iniziativa di Italcementi di chiudere gli stabilimenti di Vibo Valentia e Porto Empedocle e’ inaccettabile.
L’azienda ritiri urgentemente le procedure di mobilita’ e il Governo convochi subito un tavolo di confronto tra le parti per discutere della crisi di settore”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati, Aurelio Misiti, annunciando la presentazione di un’interrogazione parlamentare.
“La decisione di Italcementi di smantellare gli stabilimenti di Vibo Marina e Porto Empedocle, presa unilateralmente – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, non tiene conto del fatto che le due strutture hanno sede nelle due regioni meridionali con il piu’ basso prodotto interno lordo procapite e il piu’ alto tasso di disoccupazione, rispetto a tutte le altre regioni italiane. Pertanto, nella ristrutturazione aziendale si dovranno prendere in considerazione anche i parametri sociali e non soltanto quelli economici e finanziari, cosi’ come – conclude – il Governo non puo’ restare sordo agli appelli che provengono dalle regioni piu’ povere del Paese. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare in tal senso”.

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Giu 08 2012

PIANO FAMIGLIA, MISITI (GRANDE SUD): “GIU’ LE MANI DAI FONDI UE PER IL SUD”

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(9Colonne) Roma, 8 giu – “Grande Sud si batterà in Parlamento e nei territori per il recupero dei 28 miliardi di FAS deviati al Nord e vigilerà affinchè i 730 milioni di fondi strutturali recuperati dal Ministro Barca siano spesi effettivamente nelle quattro regioni del Mezzogiorno”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti.
“Il Consiglio dei Ministri nella seduta di ieri – spiega l’esponente del movimento arancione – ha approvato il Piano nazionale per la famiglia, preparato dai precedenti Governi e mai approvato per mancanza di copertura finanziaria. Il Governo tecnico, invece – continua -, ha deliberato sostanzialmente lo stesso testo, che non può non avere la nostra convinta approvazione, anche se la carenza di finanziamenti non è ancora superata, in quanto quelli individuati in Consiglio dei Ministri, oltre agli 81 milioni già attribuiti al Ministero della Famiglia, consisterebbero nel piccolo ‘tesoretto’ di 730 milioni di fondi strutturali destinati al Sud in ritardo di utilizzazione”.
“Il Governo e il Parlamento – sottolinea Misiti – sono chiamati a rispettare la destinazione alle politiche famigliari nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia e a non seguire l’esempio dei Governi precedenti, che, in materia di fondi strutturali o di fondi per le aree sottoutilizzate, hanno ribaltato, senza battere ciglio – conclude -, i rapporti stabiliti dalla legge che prevedevano l’85 per cento al Sud e il 15 per cento al Centro-Nord”.

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Giu 07 2012

MAFIA, MISITI “AL SUD AUMENTARE STRUMENTI PER MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE

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(AGENPARL) – ROMA, 7 GIU- “Ancora una volta la Procura di Palmi e la DDA di Reggio Calabria hanno inferto un duro colpo ai contrabbandieri internazionali di droga, sequestrando nel porto di Gioia Tauro 300 kg di cocaina purissima e dimostrando così, ancora una volta, che il grande porto calabrese è off-limts per la criminalità organizzata”. Così il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti.

“Al plauso dei calabresi onesti alle forze dell’ordine e alla magistratura, per questo ulteriore successo – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, si unisce Grande Sud, che fa appello a tutte le forze sociali economiche, culturali e politiche affinché si battano contro coloro i quali vorrebbero imporre una politica di risparmio nel settore sicurezza, abolendo molti tribunali e riducendo il numero delle caserme e del personale impegnato nella lotta alla ndrangheta. Per Grande Sud – conclude Misiti – vanno invece aumentati gli strumenti attuali nonché le risorse da mettere a disposizione nei territori meridionali, riconoscendo ad essi una peculiarità particolare che richiede un impegno di tutte le Istituzioni e delle forze che hanno a cuore il progresso e lo sviluppo sociale del Paese Italia”.

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Giu 06 2012

AUTHORITY: MISITI, 46 VOTI A ALESSI CANDIDATO DI GRANDE SUD

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(ANSA) – ROMA, 6 GIU – ”Il candidato di Grande Sud al Consiglio dell’AgCom, Lorenzo Alessi, ha ottenuto dalla Camera dei deputati 46 voti”: cosi’ il capogruppo del movimento arancione alla Camera Aurelio Misiti che ricorda: ”Il movimento arancione, guidato da Gianfranco Micciche’, e’ rappresentato a Montecitorio da dieci parlamentari”.
”Ringraziamo il dottor Alessi, gia’ presidente del Corecom Sicilia, per la disponibilita’ mostrata – aggiunge – Grande Sud e’ orgogliosa di aver puntato su di lui. Nonostante la giovane eta’, Alessi ha maturato negli anni una notevole esperienza e un’indubbia competenza nel settore delle telecomunicazioni”.
”L’Aula ha espresso un’indicazione molto chiara – conclude Misiti – quello ad Alessi e’ stato un voto meritocratico,  pertanto non possiamo che ringraziare tutti i colleghi che hanno condiviso con Grande Sud questa esperienza”. (ANSA).

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Giu 05 2012

Terremoto: Misiti (Grande Sud), mettere in sicurezza il territorio

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(ASCA) – Roma, 5 giu – ‘Il governo Monti vorrebbe destinare piu’ di 70 miliardi di euro alla realizzazione di nuove infrastrutture. I gravi fatti dell’Emilia impongono altro, bisogna, innanzitutto, rendere sicuro il nostro territorio.
Si destini almeno il 30 per cento di questi investimenti a un Piano per la messa in sicurezza degli edifici strategici, come prefetture, municipi, ospedali, caserme, chiese, e delle piccole e medie infrastrutture che si trovano nelle regioni del Sud a maggiore rischio sismico’. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti.
‘La priorita’ – aggiunge Misiti – deve essere data alle strutture ultra cinquantennali, nei settori ferroviario e stradale. Nei prossimi giorni Grande Sud presentera’ una proposta di legge su questo argomento’.

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Giu 04 2012

AUTHORITY: ALLA CAMERA 90 CANDIDATURE PER AGCOM

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Da Pd-Pdl ancora nessuno, c’è tempo fino a domani alle 15

Roma, 4 giu. (TMNews) – Sono una novantina i curricula pervenuti fino alle 13 di oggi alla presidenza della Camera – e trasmessi a tutti i deputati – per la candidatura all’elezione di due componenti dell`Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, di due componenti del Garante per la protezione dei dati personali e di un componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa che si svolgeranno mercoledì 6 giugno in Aula alla Camera. I due partiti maggiori, Pdl e Pd, ufficialmente non hanno ancora presentato alcun candidato a nome del gruppo ma c’è tempo fino a domani alle 15 e i democratici hanno convocato domani mattina alle 10.30 un’assemblea di parlamentari proprio per affrontare la questione.

Tuttavia tra i curricula inviati dalle associazioni figurano alcuni nomi che erano già circolati come papabili per le cariche da rinnovare: tra questi Antonio Martusciello (Pdl), Luca Volontè (Udc), Giovanni Valentini sostenuto dagli ecologisti del Pd e l’autocandidato Roberto Zaccaria. Tutti per l’Agcom. Tra le candidature pervenute c’è quella dell’attuale componente del Cda Rai Giovanna Bianchi Clerici, classe 1958, sostenuta dal gruppo della Lega nord, sia per la carica di membro dell’Agcom che per quella di componente del Garante per la Privacy. Sempre per l’Authority per le Comunicazioni si è mosso il vicepresidente del gruppo Misto ed esponente di Grande Sud Aurelio Misiti che ha presentato il curriculum di Lorenzo Alessi, 42 anni, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Siciliana.

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Giu 04 2012

GOVERNO: MISITI, ELEZIONI ANTICIPATE NON SONO PANACEA

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(ANSA) – ROMA, 4 GIU – ‘La classe politica non ha ancora compreso la profondita’ della crisi in cui si trovano i Paesi europei, causata in primo luogo dalla incapacita’ degli organismi di controllo degli Stati Uniti d’America sulle banche americane, che con le loro attivita’ superficiali hanno infestato il sistema bancario di tutto il mondo e in particolare dell’Europa; in secondo luogo dalle scelte di politica economica della Germania che ha approfittato della debolezza delle economie degli altri Stati europei per accelerare solo la propria ripresa e renderla duratura’. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti, sulla ridda di commenti alle parole del responsabile nazionale economia del Pd Stefano Fassina.
‘La politica italiana, in questa fase – spiega l’esponente del movimento arancione guidato da Gianfranco Micciche’ -, ha un compito estremamente importante e difficile che puo’ rivelarsi molto utile all’Italia e all’Europa se sara’ in grado di approvare provvedimenti capaci di aggregare gli interessi di molti Stati Europei, che ormai comprendono i rischi connessi alla politica miope della Germania, che ancora una volta vede il Continente sotto il tallone economico tedesco. Non e’ quindi il momento – conclude – di prendersela con il Governo, vedendo le elezioni anticipate come una panacea di ogni male, ma di elaborare anche proposte di rottura, per far capire al potere politico ed economico tedesco che la sua politica porta al suicidio l’Europa e la stessa Germania’.

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Mag 31 2012

TERREMOTO: GRANDE SUD, SERVE PIANO STRAORDINARIO EDIFICI

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(ANSA) – ROMA, 31 MAG – “Piú grave del sisma è il comportamento di tutti o quasi nell’affrontare il problema terremoto con razionalità”. Lo afferma il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti, già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e direttore per un quinquennio di tutti i servizi tecnici dello Stato.
Per Misiti “l’errore piú grave che si possa commettere, e in passato è stato sempre (o quasi) commesso, sarebbe quello di amplificare sui media nei primi quindici giorni le dettagliate notizie relative alle vittime e agli immobili sbriciolati, per poi dimenticarsi quasi per sempre. L’altro errore da evitare, anche se meno grave, e in passato è stato sempre (o quasi) commesso – aggiunge -, è quello di avviare la ricostruzione con un impegno parziale di spesa rinviando il completamento a un tempo indeterminato. E’ arrivato il momento invece di cambiare profondamente l’approccio con un fenomeno naturale, abbastanza conosciuto dagli studiosi, le cui conseguenze sulle strutture e le infrastrutture indispensabili al vivere civile, vengono fronteggiate solo dopo l’evento e quasi mai prima. Occorre invece – prosegue – che l’intera classe dirigente del Paese e cioè la politica, il sindacato dei lavoratori e degli imprenditori, la cultura tecnico-scientifica e umanistica e le stesse comunità religiose a partire da quella cattolica, comprendano che gli effetti del terremoto sul “costruito” sono molto piú importanti dello stesso fenomeno naturale, e che bisogna ridurre al minimo o annullare i disastri”.
Per far ció “i governi a tutti i livelli – spiega l’esponente del movimento arancione – devono impegnare una parte consistente delle risorse economiche disponibili, utilizzandole come investimenti produttivi ad elevato reddito. Infatti l’esperienza degli ultimi centocinquanta anni ci insegna che le spese in termini di ripristino e la perdita di vite umane risultano inversamente proporzionali all’avanzamento della cultura tecnico-scientifica e manutentiva nell’industria delle costruzioni. Cioè a dire – aggiunge -: dove si è operato nel costruire immobili seguendo le normative antisismiche che man mano si sono affinate, a partire dalle prime misure adottate dopo il terribile sisma del 1908 nello Stretto di Messina, le conseguenze dei terremoti si sono ridotte notevolmente, tanto è vero che nei primi settantacinque anni di unità d’Italia si sono avute oltre centonovantamila vittime mentre invece nella seconda metà soltanto diecimila”.(ANSA).

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Mag 28 2012

SEMI-PRESIDENZIALISMO, MISITI: PROPOSTA INTERESSANTE MA DI DIFFICILE ATTUAZIONE

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Grande Sud News – mag 27, 2012

Di Luigi Erbetta

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi hanno lanciato la proposta di una riforma elettorale che porti al presidenzialismo e che dia la possibilità ai cittadini di votare il Presidente della repubblica tramite un’elezione diretta. La redazione di Grande Sud News ha intervistato l’onorevole Aurelio Misiti per un commento sulla proposta e, in generale, sulla riforma elettorale.
Come commenta la proposta venuta dai vertici del Pdl
La proposta del semi-presidenzialismo avanzata da Alfano e Berlusconi è indubbiamente interessante. Potrebbe essere accolta con favore anche dal Pd, perché un sistema simile era stato ipotizzato anche da D’Alema. Il secondo turno elettorale servirebbe a tagliare le minoranze. L’unico problema è che la proposta giunge tardiva. Per portarla avanti bisogna trovare un accordo nella grande maggioranza che appoggia il governo e si dovrebbe andare ad intaccare anche la Costituzione. Il sistema italiano è infatti basato sul Parlamento, ma in questo caso si passerebbe ad un presidenzialismo, sul modello francese, o a un semi-presidenzialismo. Ma per fare ciò bisognerebbe cambiare un bel po’ di cose e si potrebbe non fare in tempo.
Berlusconi ed Alfano non hanno considerato questo?
Credo che l’annuncio sia stato fatto più per motivi propagandistici. Come per far credere che il Pdl avesse voglia di fare di cambiare qualcosa ma che non gli sia stata data la possibilità.
Grande Sud cosa propone riguardo alla legge elettorale?
Noi vogliamo una riforma elettorale che non abbia riflessi sulla costituzione e che sia espressione dei partiti territoriali, affinché questi possano essere rappresentati in Parlamento. I partiti tradizionali hanno due caratteristiche. La prima è che sono legati alle persone, come il Pdl con Berlusconi, l’Udc con Casini e anche Grande Sud con Gianfranco Miccichè. La seconda è che mirano a far parte di una coalizione per ottenere il premio di maggioranza che dia la possibilità di ottenere più seggi dei rivali elettorali. Oggi, dopo le elezioni amministrative, non è più così. I due partiti maggiori che, alle politiche del 2008 avevano ottenuto il 38% e il 33%, hanno subito una parcellizzazione. In Sicilia, per esempio, nessuno dei partiti è andato oltre il 10%. Questa parcellizzazione ha molta influenza sulle decisioni da prendere riguardo alla legge elettorale.
E poi c’è il Movimento 5 Stelle.
Il grillismo è una parte della protesta contro i governi di Berlusconi e Monti che, per raggiungere il pareggio in bilancio nel 2013, sono stati costretti ad approvare leggi sul rigore di bilancio, scontentando buona parte dei cittadini. Le riforme vengono approvate con facilità in Parlamento, ma non riscuotono il gradimento degli italiani, sia dei lavoratori che dei datori di lavoro. La proposta elettorale di Berlusconi e Alfano mira proprio a tagliere gli estremi, che oggi sono rappresentati da Grillo. In questa direzione va anche la decisione del cambio di nome e dell’intenzione di formare un patto federativo, che aggreghi i moderati e porti ad un risultato che, col doppio turno, sarebbe positivo, o per il Pd o per il Pdl. Solo il centro non sarebbe d’accordo.
Quindi, alla luce di questo, quali sono le prospettive che si stanno delineando?
Io credo che la soluzione ideale sarebbe una via di mezzo che salvaguardi i partiti, non solo quelli che sono al 20%. Chi supera il 4-5% dovrebbe accedere al Parlamento. La proposta del Pdl non è realizzabile e quindi è probabile che si andrà alle elezioni ancora con il porcellum. Non escludo neanche le elezioni anticipate. L’avanzata di Grillo, senza uno scudo adatto rappresentato dalla riforma elettorale, può diventare molto pericolosa. In un anno il sentimento antipolitico potrebbe crescere ulteriormente, dato che è prevista una ripresa economica solo a partire dalla metà del 2013. Siccome Grillo incarna la protesta degli italiani i suoi consensi saliranno. Le elezioni anticipate sarebbero un rimedio per cercare di ridurre le perdite in termini di voti da parte dei partiti maggiori. Grillo potrebbe approfittare delle difficoltà economiche del Paese. Il fatto che Alfano e Berlusconi abbiano avanzato questa proposta significa che hanno reputato disastroso il risultato delle ultime elezioni.

P. S.

Abbiamo dubitato della possibilità di approvazione della proposta Berlusconi-Alfano in quanto riteniamo che il gruppo parlamentare del PD non voterà a favore della proposta per ragioni di bottega.

Ma se per un momento pensasse in grande senza privilegiare interessi immediati di partito, siamo convinti che il Parlamento potrebbe approvare senza referendum la riforma costituzionale in meno di sei mesi, mostrando così il volto migliore della politica italiana. Ma è solo una speranza.

Condivide quanto sopra Giovanni Sartori nell’editoriale del Corriere della Sera di oggi:

<<Ma aspettiamo a vedere se Berlusconi è serio e se Bersani non vorrà fare troppo il furbo (il premio di maggioranza del porcellum sembra tentarlo)>>.

 

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