Lug 06 2021

LA MACROREGIONE EUROPEA DEL MEDITERRANEO: PERCHE’ ORA

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Giu 14 2021

“All’UE serve un Sud dotato di infrastrutture per arrivare in Africa”

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Misiti: «Obiettivo togliere spazio all’egemonia di Cina, Russia e Turchia Il porto di Augusta è fondamentale assieme a quello di Gioia Tauro»

di Michele Guccione

“L’Europa, soprattutto Germania e Francia non potendo poù svipuppare le proprie attività economiche e l’export a Nord dopo la Brexit e a Est per l’acuirsi delle tensioni con Russia e Turchia, ha assoluta necessità di espandersi in Nord e Centro Africa, non secondo il vecchio colonialismo, ma per produrre lì e commercializzare sia in questo continente, che avrà presto 3 miliardi di abitanti, sia nel resto del mondo. Ha necessità di essere presente per togliere spazio all’egemonia africana di Cina, Turchia e Russia. E per farlo, l’Europa ha estremo bisogno che il Sud Italia diventi presto un hub logistico capace di fare arrivare in 24 ore le merci a Francoforte e a Parigi via treno».

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Mag 09 2021

Progetto di sistema per il Sud in Italia e per l’Italia in Europa (Abstract, Sintesi e Analisi)

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Apr 21 2021

PROGETTO DI SISTEM PER IL SUD IN ITALIA E PER L’ITALIA IN EUROPA. Dialoganti: SVIMEZ, ANIMI, CNIM, ARGE.

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Questa mattina alle ore 12:00 l’onorevole Gerardo Bianco e il presidente dello SVIMEZ prof. Adriano Giannola hanno presentato al Presidente Mattarella presso il Quirinale il “Progetto di Sistema per il Sud in Italia e per l’Italia in Europa,” elaborato da SVIMEZ, ANIMI, CNIM e ARGE.

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Nov 11 2018

Riportiamo il Comunicato stampa di Ferrovie dello Stato Italiane su “Trasporto a idrogeno”

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Trasporto a idrogeno: accordo per lo sviluppo di studi fra RFI, Università Sapienza e CNIM

 

Paolo Gaudenzi Maurizio Gentile Aurelio Misiiti

Paolo Gaudenzi – Maurizio Gentile – Aurelio Misiti

Roma, 9 novembre 2018
Promuovere lo sviluppo del trasporto ferroviario a idrogeno, approfondendone benefici e sostenibilità.
Lo studio è funzionale per la valutazione tecnico/economica dei benefici in termini di impatto ambientale e sociale derivanti dall’alimentazione a idrogeno, rispetto agli altri sistemi di alimentazione e per attivare possibili sinergie rispetto agli sviluppi dell’industria di settore e degli impianti energetici da fonti rinnovabili.
L’accordo è stato sottoscritto oggi a Roma da Paolo Gaudenzi del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma, Aurelio Salvatore Misiti del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione e da Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).
RFI ha concluso, di recente, uno studio sul trasporto ferroviario a idrogeno, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture di terra a supporto, a testimonianza del costante impegno a favore dell’innovazione tecnologica e della mobilità sostenibile. L’intesa firmata oggi consentirà di individuare e approfondire le soluzioni più idonee per la produzione e l’approvvigionamento dell’idrogeno, necessario alle celle a combustibile dei treni.
Le attività programmate saranno svolte dal DIMA, competente in materia di sistemi energetici e di combustibili a basso impatto ambientale, supportato dal CNIM, specializzato nella produttività e nella competitività delle imprese in particolare nel settore della manutenzione, con la collaborazione e supervisione di Rete Ferroviaria Italiana.
L’intesa istituisce inoltre un Comitato Scientifico per definire le metodologie di lavoro, coordinare le attività e validarne i risultati.
«In linea con le strategie di ‘Terza Missione’ della Sapienza – ha dichiarato Paolo Gaudenzi – il DIMA offre le sue competenze al mondo delle Imprese e delle Istituzioni per favorire lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta alle esigenze che emergono dalla società e tra queste alle esigenze di uno sviluppo sostenibile. Un approccio che desidera stimolare la partecipazione dell’Università all’ecosistema della Innovazione sulla base delle proprie competenze da investire nell’ambito nazionale e locale ma con ambizione di giocare insieme un ruolo di protagonisti nello scenario globale. Questo progetto, ad alto contenuto di innovazione, mira allo sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno da utilizzare in sistemi di trazione ferroviaria, è pertanto perfettamente in linea con gli obiettivi strategici delineati nella mission del DIMA».
Secondo Aurelio Misiti «la Convenzione tra Università, CNIM e RFI, firmata oggi presso la sede delle Ferrovie dello Stato rappresenta un deciso passo avanti nei rapporti tra il mondo della ricerca e quello industriale nel nostro Paese. È un segnale importante per la valorizzazione del lavoro di ricerca scientifica e tecnologica e del suo trasferimento nel fondamentale settore dei trasporti. La lungimiranza dei manager di RFI sommata all’alto livello qualitativo dei ricercatori del DIMA e alla grande esperienza del CNIM nel settore, consentirà all’Italia di collocarsi tra i primi al mondo per le innovazioni tecnologiche nei sistemi di trazione ferroviaria».
«RFI è da sempre impegnata nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica per modernizzare il trasporto ferroviario nel nostro Paese, in termini di efficienza e impatto ambientale», ha commentato Maurizio Gentile. «Come Gestore dell’infrastruttura siamo consapevoli dell’importanza strategica di una mobilità sempre più sostenibile e delle opportunità che possono derivare da questo progetto e da questa collaborazione che, nello specifico, permetterà di studiare le migliori soluzioni tecniche di fornitura dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria».

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Dic 14 2017

COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CNIM PROF. AURELIO MISITI

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Appello affinché insieme si trovino soluzioni adeguate per rendere Roma una città pulita e moderna, al pari delle principali capitali europee.

Aurelio Misiti

Ad una settimana dalla preghiera del Papa in piazza di Spagna alla Madonna affinché aiuti Roma per farla uscire dal degrado ambientale ed etico, un consistente numero di docenti e ricercatori universitari, esperti e tecnici del settore ambientale hanno espresso pareri analoghi a quelli del Pontefice, sottoscrivendo un documento che di seguito viene così sintetizzato.

Dopo aver espresso preoccupazione per il degrado sempre più diffuso di Roma e i relativi riflessi economici negativi, i sottoscrittori evidenziano tre questioni principali:

rifiuti urbani, qualità delle acque superficiali, qualità dell’aria.

I rifiuti urbani per norma devono essere smaltiti nel territorio dove vengono prodotti; invece Roma ed altre città italiane fanno ricorso all’istituto della deroga, pretrattandoli e spedendoli al Nord ed all’estero con gravi danni ambientali ed economici.

Nella Capitale esistono le tecnologie per trattare i rifiuti urbani con emissioni in atmosfera conformi ai più stringenti requisiti di legge, e che consentono di riciclare i rifiuti raccolti a mezzo della differenziazione diretta e di valorizzare la frazione combustibile per la produzione di energia e quella umida per la produzione di ammendante, ottenendo così un notevole risparmio a favore dei cittadini.

Per quanto riguarda lo spazzamento delle vie della città si suggerisce di adottare un sistema industriale misto: alcune Circoscrizioni potrebbero rimanere in carico all’azienda capitolina, mentre le altre potrebbero essere affidate ad imprese private scelte attraverso rigide e controllate procedure di gara.

Per la salvaguardia delle acque superficiali va riconsiderato l’attuale sistema di depurazione anche a mezzo dell’introduzione di tecnologie avanzate in grado di assicurare elevati livelli di qualità delle acque trattate e dunque il loro riutilizzo. Ciò consentirebbe di ottenere in tempi brevi l’efficace risanamento del Tevere, dei suoi affluenti e delle falde acquifere.

È noto che l’aria che respiriamo nelle città ed in particolare a Roma contiene sostanze di varia natura provenienti in primo luogo dall’abnorme traffico veicolare e dal riscaldamento domestico. Due decisioni drastiche dovranno assumere le nostre Istituzioni per la salvaguardia della salute umana e di quella dei nostri beni archeologici, considerando un orizzonte di pianificazione quinquennale:

– trasformazione dei tradizionali motori a combustione interna dei veicoli con nuovi motori ad emissioni dirette nulle;

– superamento incentivato delle caldaie a gasolio utilizzando nuove tecnologie a basso impatto ambientale.

I sottoscrittori del documento sono convinti che insieme l’Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria-Ambientale-ANDIS, le Università, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione-CNIM, l’Ordine degli ingegneri di Roma e provincia, i Centri di ricerca italiani, i Consigli Nazionali dei settori tecnici, e le aziende del settore pubbliche e private romane, possano trovare le soluzioni adeguate per rendere Roma una città pulita e moderna, al pari delle principali capitali europee.

Hanno sottoscritto il documento:

Aurelio Misiti, Piero Sirini, Antonio D’Andrea, Carla Cappiello, Filippo Cascone, Angelo Artale, Carla Tomassi, Renato Gavasci, Paolo Cannavo’, Roberto Orlandi, Viotti Paolo, Alberto Prestininzi, Aurelio Marchionna, Marco Nardini, Sandro Cecili, Stefania Vitale, Giuseppe Sappa, Quintilio Napoleoni, Francesco Lombardi, Agostina Chiavola, Paolo De Girolamo, Gaetano Settimo, Francesco Pittoni, Maurizio Del Re, Alessandra Polettini, Raffaella Pomi.

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Mar 28 2017

Nota dell’On. Misiti sulla fontana del Bernini

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– Perché l’opera del Bernini è sempre sporca?
– La pendenza della fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini è aumentata?

La fontana del Tritone, commissionata da Papa Urbano VIII Barberini per abbellire la zona intorno al palazzo, ha compiuto la bella età di 374 anni. Essa è stata sempre considerata una delle fontane più belle di Roma.
Il travertino su cui è stato scolpito il Tritone, con le ginocchia sulla conchiglia, sostenuta da quattro delfini, nel tempo ha subito numerosi interventi di recupero, utilizzando tecniche non sempre adeguate al bisogno.
L’acqua che viene schizzata in alto inonda gran parte della statua rendendola colorata dai composti chimici che si formano o che si trovano nel flusso stesso.
Tutto questo, nonostante gli sforzi dell’ACEA, che nel tempo ha tentato in vari modi di limitare la produzione di funghi e di altri elementi che danno il multicolore all’opera d’arte.
È stato inserito un piccolo depuratore, che però non riesce a eliminare del tutto le impurezze, rendendo necessari periodici interventi di recupero non certo benefici alla superficie del travertino.
Si renderà sempre più necessario un trattamento con nuovi e idonei materiali, capaci di opporsi agli attacchi acidi provenienti anche dalla stessa atmosfera circostante.
La fontana, che doveva abbellire i dintorni del palazzo, è divenuta parte integrante di un grande spartitraffico cittadino.
Gli scavi della metropolitana, il passaggio di centinaia di mezzi pesanti giornalieri a pochi metri dall’opera, forse anche i terremoti periodici che interessano la Capitale, hanno man mano modificato la “postura” della statua e della stessa vasca che raccoglie l’acqua spinta in alto dal “Tritone sonante”, così detto perché in passato lo zampillo che si levava dalla conchiglia raggiungeva grandi altezze con un suono simile a un fischio.
Da un esame attento si può dire, senza ombra di dubbio, che l’inclinazione della fontana verso il lato prospicente il Palazzo Barberini, si sia accentuata negli ultimi tempi. Basta osservare con attenzione le bocche dei due delfini nella foto che segue:

Se si tiene a mente che la vasca sottostante risulta essere lesionata in più punti, con possibili infiltrazioni d’acqua, le autorità competenti dovrebbero provvedere immediatamente, non solo a eliminare definitivamente l’obbrobrio della sporcizia superficiale, ma anche e soprattutto a mettere in atto un’attività di manutenzione straordinaria al fine di raddrizzare la fontana e di evitare così ogni possibilità di maggiore inclinazione della stessa.

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Dic 29 2016

EDILIZIA, L’ITALIA DIVENTI PAESE MODERNO E CIVILE

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La tragedia della palazzina crollata nella periferia di Roma è l’ultimo anello di una catena di terribili eventi, che occupano la cronaca di un giorno e si cancellano il giorno successivo.crollo
Migliaia di crolli si verificano o si evitano per interventi benemeriti dei vigili del fuoco.
È urgente ormai un’azione decisa delle autorità (Governo e Parlamento) per rendere il nostro paese moderno e civile.
Se si vuole andare in questa direzione va riconosciuta la pericolosità delle abitazioni analogamente a quanto avviene per le auto.
Va prevista l’assicurazione obbligatoria per la stabilità degli edifici legata ad una programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, che comprenda quest’ultima la prevenzione del rischio sismico.
Il Comitato Italiano per la Manutenzione-CNIM, i cui soci (tra gli altri ENI, RFI, ANAS, MAPEI, ASSISTAL, UNI, CEI, FINCO, GLI ORDINI DEGLI INGEGNERI, PERITI INDUSTRIALI, GEOMETRI, AGROTECNICI CON PATROCINIO E PRESENZA DEL MISE E DEL MIUR) rappresentano il meglio della cultura manutentiva e della qualità del nostro Paese, ha fatto proposte precise a riguardo.
Tali proposte, se accolte dal nuovo Governo, porteranno grandi benefici al mercato immobiliare e ai cittadini. Per le opere pubbliche esistono norme precise che prevedono il piano di manutenzione comprendente la prevenzione antisismica.
Tali contenuti vanno previsti anche per gli edifici privati secondo le indicazioni proposte dagli esperti delle principali Università Italiane e dal CNIM.
Un Piano pluriennale relativo alle opere pubbliche vecchie di almeno 50 anni e agli edifici privati, costituirebbe pure un vero motore per l’economia.
Abbiamo fiducia nel nuovo Governo e nella serietà del Presidente e del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

Aurelio Misiti

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Ott 10 2016

Gazzetta del Sud: “Laboratorio” per i fondi europei – Presentato a Catanzaro il progetto dell’on. Aurelio Misiti

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Ott 09 2016

Illustrato in Provincia a Catanzaro il progetto promosso dall’onorevole Aurelio Misiti: Un laboratorio di idee e programmi per non perdere fondi europei

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da “catanzaroinforma.it” – 9 Ottobre 2016

Sabato 8 ottobre 2016

Si è svolta ieri nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro si è svolta una conferenza stampa in forma congiunta promossa dalla Fondazione San Tommaso Moro, dalla Associazione ProCalabria e dal CSPS Don Francesco Caporale.
La conferenza stampa presieduta dall’onorevole. Aurelio Misiti e moderata da Fulvio Scarpino ha visto, inoltre, la partecipazione di Isolina Mantelli Presidente del Centro Calabresi di Solidarietà, di Gianvito Casadonte Fondatore del Magna Graecia Film Festival, del professore Paolo Ferrise responsabile Eu20 e dell’avv. Antonio Torchia. Nel corso dell’incontro è stata annunciata dal prof. Aurelio Misisti , già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, la nascita di un “laboratorio di idee e programmi” supportato un team di esperti coordinati dallo stesso Misiti, per l’utilizzo dei fondi europei. Fondi strutturali ( o indiretti) erogati dalla Comunità, ma gestiti dai Paesi membri attraverso i PON (Programmi Operativi Nazionali) e i POR ( Piani Operativi Regionali);ed i Fondi diretti che si dividono: in programmi intracomunitari, che coinvolgono i Paesi membri dell’Unione e riguardano politiche interne di interesse europeo (le politiche giovanili, l’innovazione etc) e programmi di cooperazione esterna che promuovono la cooperazione dei Paesi membri con Paesi terzi rispetto all’Unione.
Il laboratorio con sede nel capoluogo di Regione ha l’obbiettivo di invertire la marcia riguardo l’inadeguato sfruttamento dei fondi europei che vedono la Calabria maglia nera nella comunità europea. I dati Svimez hanno presentato un quadro impietoso ed allarmante della nostra economia e della migrazione culturale fuori regione impietosa che non ammett5e repliche. Una crescita inferiore alla Grecia, alla Turchia, una migrazione certificata di oltre 350.000 persone su una popolazione inferiore ai due milioni di cui il 30% giovani laureati sono il segnale evidente di un declino inarrestabile che porterà inevitabilmente ad un sottosviluppo permanente. Paolo Ferrise con un intervento mirato ha spiegato le procedure prodromiche alla partecipazione degli Enti Pubblici alle Call europee, evidenziando come allo stato siano pochissimi i comuni calabresi ad essersi registrati presso la Commissione Europea (Account ECAS) e presso il registro URF. La partecipazione di Isolina Mantelli e di Gianvito Casadonte ha avuto la finalità di far comprendere su quali potenziali sia necessario puntare essendo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, modello indiscusso nel sociale e nella cultura. La nostra Calabria ed il suo stesso capoluogo hanno già delle realtà concrete gestite da donne e uomini di prim’ordine su cui investire nel campo del sociale, del socio assistenziale come appunto il “Centro Calabrese di Solidarietà”, la “Casa di Nilla” di Giancarlo Rafele e la “RaGI” di Elena Sodano; nel campo della cultura non solo il MGFF di Gianvito Casadonte vero fiore all’occhiello della nostra regione, ma anche la Fondazione Rotella del notaio Guglielmo, un buon biglietto da visita in contesti internazionali.
Il Laboratorio di Misiti vuole operare a tutto campo, al di là delle divisioni politico o partitiche per supportare le diverse amministrazioni locali, soprattutto per scongiurare l’eventualità che ancora tanti nostri giovani siano costretti a lasciare la propria terra.
L’iniziativa fa parte di un “trittico” di conferenze stampa ognuna delle quali presenterà un progetto legato al territorio. L’avv. Torchia sul finire dell’incontro ha dato appuntamento al 28 ottobre p.v. per la conferenza stampa dal titolo “Tutta la Verità”.

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