Gen 05 2013
Misiti: «Abramo sia confermato sindaco»
Misiti – Abramo – Ferro
CATANZARO LIVE – 2013-01-04
CATANZARO
Gen 05 2013
Misiti – Abramo – Ferro
CATANZARO
Gen 04 2013
Scarpino, Misiti, Abramo, Ferro, Tallini
COMUNALI: CATANZARO; MISITI, LAVORO ABRAMO PER BENE CITTA’
(ANSA) – CATANZARO, 4 GEN – ‘Ritengo che le amministrazioni devono essere indipendenti dalle beghe che possono nascere nelle sezioni. Sergio Abramo stava facendo gia’ delle buone cose per la citta’ e non capisco perche’ sia stata fermata la sua attivita’ amministrativa’. Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa esprimendo il suo sostegno al candidato sindaco di Catanzaro del centrodestra, Sergio Abramo.
‘Le priorita’ – ha aggiunto – sono i fatti che interessano i cittadini e non le beghe tra partiti politici e gruppi. E’ questa la motivazione di fondo per la quale sto appoggiando la candidatura di Sergio Abramo. Non possiamo consegnare la politica e le istituzioni ai magistrati, anche se sono amministrativi. La politica deve svolgere il suo ruolo e deve limitarsi nelle beghe’.
‘Riportiamo Sergio Abramo – ha concluso Misiti – al suo posto perche’ deve continuare a lavorare per il bene di Catanzaro. E’ necessario che si arrivi rapidamente alla gestione democratica della citta”. (ANSA).
Gen 04 2013
CANDIDATURE SONO IMPORTANTI MA SECONDARIE RISPETTO A PROGETTO (ANSA) – CATANZARO, 4 GEN
‘Noi abbiamo bisogno di una forza politica che ha come obiettivo fondamentale la rinascita del Mezzogiorno per il bene dell’Italia’. Lo ha detto stamane a Catanzaro il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa il ruolo di ‘Grande Sud’ per le prossime elezioni politiche.
‘Grande Sud – ha aggiunto – e’ un’operazione politica nazionale che non vuole fare il contrario della Lega Nord ma vuole affermare i diritti ed i doveri che i popoli meridionali devono avere. Grande Sud vuole fare in modo che il meridione non venga trattato come una cenerentola. Lo sviluppo del Mezzogiorno e’ prioritario per poter riprendere il cammino complessivo. Noi dobbiamo fare in modo che il Pil del Sud tenda ad andare verso la media nazionale’.
‘Le candidature sono importanti – ha concluso Misiti – ma allo stesso tempo anche secondarie rispetto al progetto complessivo. In questo momento c’e’ una grande voglia che questo progetto cammini’. (ANSA).
Gen 03 2013
Venerdi 4 gennaio 2013 alle ore 11:25 presso la sala Giunta della Provincia di Catanzaro avrà luogo una conferenza stampa indetta dall’On. Aurelio Misiti -Vicepresidente del Gruppo Misto alla Camera dei deputati – avente ad oggetto le prossime elezioni amministrative della Città di Catanzaro.
Gen 01 2013
Dic 22 2012
GOVERNO: GRUPPO MISTO, CONTRIBUTO MONTI NON VA DISPERSO =
(AGI) – Roma, 22 dic. – “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”. Lo ha detto il vicepresidente del Gruppo Misto della Camera dei deputati, Aurelio Misiti, dopo avere incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha avviato le consultazioni dopo le dimissioni del premier Mario Monti. Sulla stessa linea il presidente del Gruppo Misto del Senato, Giovanni Pistorio, che ha sottolineato l’esperienza di governo “importante” ed ha aggiunto la necessita’ che la politica di rigore ed equita’ continui anche nella prossima legislatura. “Auspichiamo che si formi un’area politica che dia corpo a questa prospettiva” e che sia il piu’ possibile solida.
Dic 19 2012
Signor Presidente, questo decreto-legge ha le caratteristiche di necessità e urgenza più di ogni altro in quanto si riferisce alla sopravvivenza del nostro sistema industriale e manifatturiero. L’Italia ha questo punto di forza che non deve disperdere: un sistema manifatturiero solo di poco secondo a quello della Germania. Distruggere questo, con decisioni basate su dati e considerazioni non supportati da studi approfonditi con risultati certi, sarebbe un gravissimo errore della classe dirigente italiana e in questa ci metto anche la magistratura. Bene ha fatto il Governo a provvedere, con decreto-legge, a dare valenza di legge all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e a mobilitare tutto il Paese a favore del sistema industriale italiano. Qualcuno osserva che vi sarebbe uno strappo rispetto ai poteri della magistratura. Io ritengo, invece, che superare il sequestro operato da un magistrato, che aveva agito per mancanza di una normativa adeguata, sia un elemento a favore della magistratura che così concorre, insieme alle altre istituzioni, al bene del Paese.
Grande Sud-PPA, pertanto, nel solco tracciato dal dibattito parlamentare sull’informativa del Ministro Clini, si schiera con convinzione a favore del decreto-legge, votandolo. Nel decreto-legge vi è un provvedimento a favore della sanità di Taranto che vale 10 milioni di euro all’anno fino al 2015, che ci sembra particolarmente importante. Il decreto-legge salvaguarda anche l’ambiente imponendo alla società interventi di risanamento e di recupero da almeno 3 miliardi di euro, da considerare investimenti produttivi a tutti gli effetti. Partendo dal caso Ilva, entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione, il Governo deve adottare una strategia industriale per la filiera produttiva dell’acciaio.
Altro aspetto fondamentale è costituito dalle iniziative finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini italiani. Siamo comunque consapevoli che l’industria siderurgica, in Europa e nel mondo, comporta effetti negativi sull’ambiente e sul territorio. Tutti questi casi vanno seguiti con attenzione dagli Stati affinché si possa conoscere il contributo di questo settore all’inquinamento ambientale e quanto, invece, deriva da altre fonti inquinanti che, al contrario, l’uomo e le istituzioni molto spesso tendono a nascondere. Per quanto sinteticamente detto prima e sulla base della lettera e del significato, anche teorico-pratico, del decreto-legge che oggi votiamo, ci sarà certamente un provvedimento di scarcerazione della dirigenza di Ilva, che non sarebbe più spiegabile, ammesso che prima lo fosse.
Egregio Presidente, egregio Ministro, i dieci deputati di Grande Sud-PPA voteranno compatti la legge di conversione del decreto-legge sull’Ilva che dimostra la civiltà a cui è pervenuto il nostro Paese
Dic 12 2012
Signor Presidente, questo decreto-legge, già approvato dal Senato, ci offre l’occasione per alcune fondamentali osservazioni sulla conclusione anticipata della XVI legislatura. Non c’è dubbio che tredici mesi fa il passo indietro dell’allora Presidente del Consiglio abbia portato a un Governo voluto dal Presidente della Repubblica che anche i membri del precedente Esecutivo hanno sostenuto con lealtà per il bene dell’Italia. Avremmo voluto, così come l’avrebbe desiderato il senatore Mario Monti, un Governo politico e non tecnico, come hanno deciso i partiti maggiori.
Non ci sbagliavamo: i risultati e le attuazioni delle leggi volute dal Presidente Monti non sono stati all’altezza della situazione drammatica in cui il Paese si è trovato. Noi di Grande Sud abbiamo dato la fiducia a Monti per quello che ha rappresentato in campo internazionale e per alcune scelte di politica economica che hanno avuto il merito di calmare i mercati e di porre i nostri conti pubblici in sicurezza, strutturalmente e non con esercizi ragionieristici.
Avremmo invece negato volentieri il voto positivo all’operato di alcuni Ministri che, con piglio da direttori burocrati, hanno insistito su temi come il caso degli esodati, l’articolo 18 e tanti altri provvedimenti settoriali che hanno allontanato la prospettiva della ripresa economica alienandosi per giunta anche la fiducia dei cittadini.
Oggi per la seconda volta votiamo un provvedimento denominato «sviluppo» tendente a farci uscire dalla grave crisi finanziaria, economica e occupazionale, ed è veramente grave che i limiti sopra richiamati dell’Esecutivo hanno condotto alle dimissioni del Presidente Monti che pure si è dimostrato efficace come rappresentante dell’Italia in Europa e nel mondo. Noi lo sosterremo anche oggi, l’abbiamo sempre sostenuto e a maggior ragione oggi perché si chiede la fiducia su un tema fondamentale, cioè sulla creazione delle condizioni favorevoli per le attività imprenditoriali contraddistinte da un elevato contenuto tecnologico.
L’agenda digitale su scuola, sanità e giustizia costituisce un salto di qualità che, se realizzato, porterà l’Italia a ridurre drasticamente le inutili burocrazie imperanti negli uffici pubblici italiani. Ci vorrà molto tempo per realizzare in concreto quanto previsto dalla norma ma gli italiani, anche quando sono indietro, riescono sempre a recuperare rispetto a tutti gli altri popoli dei Paesi sviluppati.
Da rappresentanti dei popoli meridionali, non possiamo tacere sull’introduzione di norme relative ai rapporti contrattuali tra la società Stretto di Messina e il general contractor che è l’Eurolink: attenzione perché queste norme contribuiranno a rendere inaffidabile il nostro Paese di fronte al mondo delle imprese internazionali. Sulle infrastrutture non possiamo condividere l’approccio del decreto-legge che, così com’è, favorisce solo le grandi opere. Oggi avremmo bisogno invece di investimenti per migliaia di piccole e medie opere per far vivere le piccole e medie imprese del settore e avviare quindi la ripresa dell’economia. Ci sono i necessari lavori, diffusi in tutto il territorio, sulla sicurezza sismica e quella idrogeologica, nonché la manutenzione straordinaria delle opere d’arte, stradali e ferroviarie, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto nulla al riguardo e lo stesso Governo non ha mai proposto un piano di questo genere.
Tuttavia qualcosa oggi portiamo a casa con questo decreto-legge e, pertanto, Grande Sud, consapevole dell’importanza di quanto contenuto nel decreto-legge – anche se sarà di difficile attuazione – voterà convintamente la fiducia sia al Governo sia al testo stesso del decreto-legge in discussione.
Dic 08 2012
di Gianfranco Miccichè*
Ben vengano questi provvedimenti sui costi della politica, però è noto a tutti che questo tipo di provvedimento serve solo a salvare la faccia di noi politici che a superare la crisi. Tutto il lavoro poi verrà vanificato se poi non si metterà mano alla legge elettorale ridando ai cittadini il diritto di scegliere.
Se vogliamo una vera e propria azione di risparmio della politica dobbiamo renderci conto che bisogna mettere mano alla struttura della burocrazia oltre a quella dei politici. Noi politici, infatti, siamo odiati dalla gente non solo perché c’è qualcuno che ruba ma soprattutto perché non facciamo buone leggi. Produciamo provvedimenti che non interessano ai cittadini. Ma altrettanto odiati sono i burocrati perché appaiono come nemici dei cittadini. Non esiste una struttura amministrativa che aiuti il cittadino ma esistono solo strutture amministrative che rendono la vita difficile ai cittadini.
Noi di Grande Sud abbiamo appoggiato il governo Monti e anche ieri abbiamo votato la fiducia perché siamo gente seria che ha preso un impegno con gli elettori nella speranza che questo governo potesse aiutarci per risolvere i problemi dell’Italia. Ma non si sta facendo nulla, non ci si rende conto come queste leggi siano solo palliativi rispetto al disagio che c’è. Non pensiate più che la gente sia disponibile a pagare per una crisi che non si capisce da dove viene e non si capisce dove va. Per eliminare tutti questi balzelli, ad esempio, basterebbe eliminare una fondazione bancaria, di quelle che servono solo a fare arricchire le lobby.
* estratto della dichiarazione di voto alla Camera dei deputati sul decreto legge sui costi della politica negli enti locali
Dic 06 2012
(ANSA) – ROMA, 6 DIC – ‘Grande Sud, che finora ha sempre accordato la fiducia a Monti, pur distinguendosi spesso sui contenuti delle leggi, da oggi in avanti, in modo piu’ stringente che in passato, regolera’ la propria posizione in base a precisi parametri di interesse dei cittadini centromeridionali del Paese’. Lo ha deciso l’assemblea dei deputati e senatori di Grande Sud, che nella seduta odierna ha esaminato la situazione politica e quella sociale, alla luce delle ultime iniziative del Governo e dei maggiori partiti del Paese.
‘In relazione alle iniziative del Governo e’ stata vista negativamente la mancanza di proposte concrete per avviare la ripresa economica e l’aumento dell’occupazione con particolare riferimento al Sud Italia. Questo fatto estremamente grave in quanto il Presidente Monti piu’ volte ha annunciato di vedere una luce in fondo al tunnel, ha eroso in modo consistente la fiducia dei cittadini verso l’Esecutivo e in generale verso la politica, che non puo’ non preoccupare i parlamentari piu’ consapevoli’, afferma una nota al termine della riunione.
I gruppi hanno anche discusso la preparazione del partito in vista delle elezioni regionali e nazionali di primavera: ‘Data per scontata la crisi dei partiti tradizionali e stante l’onda di antipolitica che porta il cittadino ad allontanarsi dalle Istituzioni, Grande Sud e’ del parere che le prossime elezioni si debbano caratterizzare per una ripresa del rapporto positivo tra cittadini e la politica’, conclude la nota. (ANSA).