Ago 11 2015
MINNITI PARLA IL POLITICHESE
L’intervista di oggi rilasciata ai giornalisti Pollichieni e Mollo dall’on. Marco Minniti mostra, se ancora ci fosse bisogno, che la classe politica calabrese rimane sempre allo stesso livello. I temi trattati sono stati solo “politici” e si riassumono in una sola frase: “Oliverio ha determinazione e forza, come dimostra la brillante operazione al Senato per la soluzione assistenziale degli LPU-LSU, ma da solo non ce la fa a governare la Regione e quindi va sostenuto da tutti noi”. A meno di dimenticanza dei due attenti giornalisti, nessun problema vero dei calabresi e’ stato toccato.
Mi sarei aspettato un segnale di novità da un alto esponente del partito di Renzi, come ad esempio si possa superare l’assistenzialismo e avviare un periodo di sviluppo autonomo che porti il Sud a competere con il Nord in termini di PIL oppure quale ruolo il Governo vuole esercitare per stimolare la crescita. Nulla di nulla. Del Rio ci prende in giro con la pseudo alta velocità al Sud, che consiste nel velocizzare l’attuale sgangherato sistema ferroviario e su questo niente. I fondi strutturali
saranno investiti in piccola parte, come sempre, in mille rivoli e il resto sarà utilizzato da altri. Dopo i 40 miliardi di FAS (2008-2013) spostati al Nord per la cassa integrazione ci verranno tolti anche gran parte degli strutturali. Ormai però tutti gli studiosi più attenti affermano che oggi non ci vuole più assistenza ma più stimoli e basta. Poi il Sud deve fare da solo. Restituire in dieci anni il “malloppo” e costruire il TAV da Salerno a Trapani, non lasciando metà paese in stato di perenne inferiorità come dichiara candidamente il Ministro delle infrastrutture, è imperativo categorico. La Calabria deve cogliere questa sfida: rifiutare ogni assistenza e puntare insieme a tutto il Sud a una crescita doppia del Nord, attirando investimenti anche cambiando i contratti di lavoro. Una cosa può fare Minniti: chiedere a Renzi di consentire di utilizzare fondi strutturali per triplicare almeno i mezzi e gli uomini della Magistratura e delle forze dell’ordine per “distruggere” la criminalità organizzata. Queste sono le basi della crescita del Sud, non l’assistenza solita. Se Minniti non ha avuto il tempo di completare il suo dire, si faccia intervistare ancora e si pronunci sui contenuti e non solo sulla cosidetta “politica”, senza un minimo di rapporto con i veri problemi della gente del Sud.
AURELIO MISITI
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