Gen 19 2014
Riforme: vittoria dei pragmatici e sconfitta dei vecchi compagni
Solamente il piccolo e potente nucleo dei miglioristi resiste ancora al ciclone Renzi, tutti gli altri sono stati rottamati.
Questa e’ la conclusione che si può trarre dopo l’accordo del Nazzareno tra Silvio e Matteo.
I mugugni di Cuperlo e i silenzi della vecchia guardia ex comunista certificano l’impotenza degli ex pci di fronte all’accordo tra gli ex dc alla presenza di Silvio Berlusconi.
Una volta attuato il testo l’Italia può riprendere il suo cammino e fare le riforme tanto attese anche in Europa. Il merito è di Renzi e di Berlusconi, che hanno mostrato di essere uomini di Stato, in un contesto abitato da increduli intellettuali. Adesso vi sono tutte le premesse per rendere dinamico un paese tramortito dalla crisi economica e dal rigorismo teutonico.
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