Gen 01 2014
IL MESSAGGIO DI “RE GIORGIO” E I “MESSAGGINI” DI GRILLO E BERLUSCONI
COME OGNI FINE ANNO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PARLA AGLI ITALIANI IN TV A RETI UNIFICATE E COME SEMPRE LE SUE PAROLE CONTENGONO RICHIAMI AL BUON SENSO E INVITI ALLA CLASSE POLITICA DI FARE AL PIÙ PRESTO LE RIFORME NECESSARIE AL PAESE.
ANCORA UNA VOLTA PERÒ IL SUO DISCORSO VERRÀ USATO DAI GOVERNANTI SOLO PER GIUSTIFICARE LA LORO PERMANENZA NELLA STANZA DEI BOTTONI. IN ALTRE PAROLE FINCHÉ RIMANE AL SUO POSTO IL PRESIDENTE IL GOVERNO PUÒ RIMANERE E GALLEGGIARE COSÌ COME STA FACENDO DAL GIORNO DELLA SUA NASCITA.
SI TRATTA DI VEDERE SE UNA TALE SITUAZIONE STATICA DELLA POLITICA ITALICA RISULTI COMPATIBILE CON LA REALTÀ DEL PAESE, CHE HA URGENZA DI CAMBIARE SIA I RAPPORTI INTERNI TRA LE CLASSI SIA QUELLI VERSO L’EUROPA E IL RESTO DEL MONDO. LA RISPOSTA E’ NO, SPECIALMENTE SE SI PENSI AGLI EFFETTI SMISURATI DELLA CRISI VERSO I GIOVANI.
VANNO PERCIÒ RIMOSSE LE CAUSE DI QUESTO STATO DI COSE MA PRIMA VANNO INDIVIDUATE.
POCHI UOMINI POLITICI SONO CONSAPEVOLI DELLA REALE SITUAZIONE ITALIANA E POCHISSIMI SONO IN GRADO DI INDIVIDUARNE LE CAUSE.
TRA QUESTI ULTIMI SI SEGNALANO SOLO DUE: BERLUSCONI E GRILLO. IL PRIMO VEDE L’ITALIA INGOVERNABILE SE NON SI MODIFICA PROFONDAMENTE LA LEGGE FONDAMENTALE, AVVICINANDO IL GOVERNO DELLE NOSTRE ISTITUZIONI A QUELLO DEI PAESI NORDICI. IL SECONDO, SEGUENDO DI FATTO TEORIE LEGHISTE, RITIENE CHE CI SALVEREMO DAL VICINO BARATRO SOLO SE MODIFICHIAMO IL RAPPORTO CON L’EUROPA.
IL CONTRO-DISCORSO DI GRILLO INFATTI TRATTA SOPRATUTTO DI EUROPA E BERLUSCONI SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DI RENDERE EUROPEA LA GIUSTIZIA MA DI BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO SUL TEMA CRESCITA.
NELLE OPPOSIZIONI C’E’ CHI VORREBBE IL REFERENDUM SULL’EURO O SULLA STESSA PERMANENZA NEL SISTEMA RIGIDO EUROPEO, CONSIDERATO INCOMPATIBILE CON LA “FILOSOFIA” DELLA SOCIETÀ ITALIANA.
TUTTI HANNO UNA QUALCHE RAGIONE MA NESSUNO CE L’HA TUTTA.
RENZI, BERLUSCONI, GRILLO, SALVINI, VENDOLA, CASINI E MONTI LAVORINO PER UN GOVERNO DI SCOPO PER FARE LA LEGGE ELETTORALE, POI SI VADA ALLE ELEZIONI SENZA ASCOLTARE I “GOVERNATIVI” DI OGNI COLORE, CHE RESISTONO INCOLLATI ALLE SEDIE, TRASCURANDO I PROBLEMI DEL PAESE.
I NUOVI ELETTI DAL POPOLO SARANNO FINALMENTE LEGITTIMATI A CAMBIARE “LA CARTA” E A FARSI SENTIRE A BRUXELLES.
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