Feb 20 2012

Mozione sullo sviluppo delle reti fisse e mobili a banda larga

Pubblicato da at 11:36 Categorie Editoriali

La Camera,

premesso che:

La possibilità di accesso ad Internet è uno tra i servizi di natura «universale», da erogarsi all’intera collettività nazionale, alla stregua di tutti gli altri servizi considerati indispensabili come ad esempio le reti di distribuzione dell’acqua e del sistema fognario depurativo, dell’energia elettrica e del gas. La crescita economica e sociale del Paese dipende anche dallo  sviluppo della banda larga, basata su  nuove  infrastrutture,come le reti di nuova generazione in fibra ottica

 Nel nostro Paese e in particolare nel Mezzogiorno d’Italia ci sono intere comunità prive della possibilità di connettersi ad Internet, strumento indispensabile per poter fruire dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e di quelli a carattere commerciale.

L’Italia è 48esima nella classifica del World economic forum , che misura la capacità di incrementare la competitività tramite l’ICT (Information Comunication Tecnology). La penetrazione della banda larga su rete fissa nelle famiglie è attualmente al 49%   rispetto al 67% della Francia e al 75% della GermaniaLa rete in fibra ottica italiana è la più estesa d’Europa, con 2 milioni di case raggiunte, ma lo sviluppo  si è praticamente arrestato.

Secondo i dati Ocse, il  tasso di alfabetizzazione informatica è fermo al 18%, contro il 27% del Regno Unito, il 32% della Germania,mentre la penetrazione dei Pc nelle famiglie è del 56% contro una media europea del 68 per cento.  Solo il 17% degli italiani usa il web per interagire con la Pubblica Amministrazione contro il 32% della media Ue.

 La sola sanità digitale consentirebbe risparmi per quasi 2 miliardi.

Si calcola che se le imprese aumentassero solo dell’1% il loro fatturato attraverso le vendite online, le esportazioni italiane   aumenterebbero dell’8 per cento.

 Per le infrastrutture fisse si attendono le scelte dei singoli operatori e l’evoluzione di vari progetti. Il mobile “broadband”  ha fatto segnare invece i tassi di sviluppo più vistosi, tanto è vero che in due anni gli utilizzatori sono cresciuti del 90% con un incremento del traffico per utente superiore al 30 per cento.

 Sia per il fisso che per il mobile, vi sono delle proposte, da parte di associazioni di categoria, che suggeriscono  iniziative per favorire la realizzazione dell’infrastrutture, che vanno dalle semplificazioni a una revisione della normativa sui limiti di emissione dei campi elettromagnetici, giudicata da osservatori imparziali  troppo restrittiva rispetto al resto di Europa.   Il “broadband for all è ostacolato dal carattere frammentario dei piani regionali  del 2004, che non prevedono i collegamenti  tra le dorsali Nord-Sud  e le penetrazioni nelle zone poco abitate,

impegna il Governo :

a prendere in considerazione la possibilità di esentare le imprese impegnate nel settore della tassazione IRAP ed IRES;

a proseguire quanto ha fatto il precedente Governo nella semplificazione normativa e amministrativa al fine di collegare tra loro le norme vigenti;

a sviluppare le reti fisse e mobili di nuova generazioni in tutto il territorio nazionale affinché il servizio di accesso alla banda larga si estenda nei territori attualmente privi situati in particolare nel Mezzogiorno d’Italia;

ad assumere iniziative per assicurare la funzionalità e il buon stato e il potenziamento delle reti esistenti in vista anche di una  futura possibile  separazione tra rete e gestione.

Misiti, Terranova, Fallica, Grimaldi, Iapicca, Miccichè, Pugliese, Soglia, Stagno D’Alcontres, Pepe Mario.

 

 

 

 

 

 

 

 

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