(AGI) – Catanzaro, 10 set – “Il ministro Tremonti si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere”. Lo dichiara Aurelio Misiti, capogruppo di Idv nella Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera. Il deputato ha constatato “profonda delusione e irritazione tra i deputati e i senatori presenti all’audizione del ministro dell’Economia Tremonti di fronte ad una esposizione di fatti gia’ noti all’opinione pubblica prima che al Parlamento. Il rappresentate del Governo non ha risposto agli interrogativi dei parlamentari rifugiandosi dietro il rispetto formale della trattativa sindacale. Non c’e’ dubbio – continua Misiti – che sui temi portanti l’azionista di maggioranza, cioe’ il Governo, avrebbe dovuto dare a coloro i quali parlano a nome della compagnia,precise indicazioni prima dell’inizio della trattativa. Il valore da attribuire agli asset di Alitalia e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori andavano posti con forza per non regalare ai privati le proprieta’ di Alitalia i cui azionisti sono lo Stato e i possessori di azioni. Cio’ avrebbe evitato di valutare Alitalia quanto la piccola Airone; cosa che qualifica tutta l’operazione come una vera e propria ‘truffa’. Il prezzo di svendita, infatti, di 300 mln di euro non corrisponde nemmeno al valore degli slots posseduti sul principale aeroporto di Londra. L’aspetto della sicurezza dei passeggeri e quella del personale di volo – sottolinea l’esponente di Idv – e’ l’altro punto irrinunciabile su cui l’azionista pubblico avrebbe dovuto porre la massima attenzione, visto che il costo del lavoro nella vecchia Alitalia e’ il piu’ basso di tutte le compagnie europee. Nessuno si puo’ permettere il lusso di ridurlo a meno della meta’, disinteressandosi dell’alta professionalita’ del personale di volo e di quella degli esperti della manutenzione, che costituiscono beni incommensurabili, senza i quali non puo’ essere gestita una societa’ aerea degna di questo nome”. Misiti auspica, infine, che “la trattativa, con la modifica adeguata del piano industriale, giunga in tempi stretti alla firma dell’accordo tra le parti”.