Lug 10 2008
Ivan ROTA: Pensieri di Piazza
Amici e amiche
dopo la solita giornata convulsa, eccomi in ufficio a riordinare carte e idee.
Tra i vari flash che mi passano in mente quello ricorrente riguarda la manifestazione di ieri.
Penso, ripenso, e alla fine eccomi con il bisogno di condividere con Voi qualcosa di eccezionale che ho/abbiamo vissuto ieri sera in Piazza Navona.
Non sono certamente un contestatore a prescindere, non posso annoverarmi tra i fan di Beppe Grillo, né ho la cultura di Marco Travaglio o di altri oratori che si sono espressi sul palco.
Li rispetto, come rispetto ogni persona, senza distinzione alcuna.
Osservo, ascolto, rifletto … trovando sempre, da ognuno, sia nelle espressioni che condivido che in quelle che mi trovano contrario, motivo di arricchimento.
Senza arrogarmi il merito di essere credente, lo sono!
Una cosa ieri mi ha accomunato ai 30.000 Cittadini per bene presenti in Piazza e a quelli (milioni) che idealmente erano con noi: l’emozione di essere ancora una Creatura pensante.
E’ in atto una “normalizzazione” delle menti, uno stravolgimento della verità, un diabolico disegno che mira a stravolgere realtà e valori.
Noi di Italia dei Valori abbiamo il merito di non berla, di non essere caduti nel trabocchetto della manipolazione, di non volerci piegare all’arroganza della forza, di aver costruito una determinata e coesa Squadra di “difensori della ragione”.
Quella ragione che non può accettare la legge del più forte, quella ragione che non vuole essere asservita al manovratore, quella ragione che ci da la forza di dire – ad alta voce – la libertà (di pensare, di dissentire, di manifestare) va difesa senza paura e senza titubanze.
Voglio dire a gran voce che sono orgoglioso!
Sono orgoglioso di appartenere ad Italia dei Valori, sono orgoglioso di aver dato il mio piccolo contribuito organizzativo, sono orgoglioso di poter dire di essere stato in quella Piazza senza sentire il bisogno di prenderne poi distanza, sono orgoglioso di quanto stiamo facendo seguendo la rotta tracciata dal nostro Presidente che ieri, sul palco, ha fatto uno dei migliori interventi che gli abbia mai sentito fare.
Certamente le espressioni rivolte al Papa non sono da me condivise, ma venivano da una persona che questo sentiva di dire e che questo ha detto, senza copione condiviso e autorizzato dal “capo” come succede nel padronale popolo delle libertà, assumendosene le conseguenti responsabilità.
E oggi noi dovremmo, per questo neo, sentirci colpevoli, fuori posto, corresponsabili?
No!
Questo farebbe il gioco di chi vuol manipolatore la verità, questo sarebbe l’errore più grave che potremmo commettere, questo significherebbe debolezza.
Debolezza che non ci appartiene, che non è nel nostro DNA.
Siamo e abbiamo dimostrato di essere forti, determinati, coerenti, invidiati da molti colleghi di altri partiti.
Abbiamo dimostrato in aula, e tra la Gente, di essere il punto di riferimento per quanti vedono i propri esponenti senza bussola, allo sbando, deboli leader che vogliono scaricare su IDV le responsabilità che si sono accollati facendosi ammaliare dal “sirenetto di Arcore”.
Noi dobbiamo tenere la barra a dritta, siamo nel giusto e sappiamo di avere un lungimirante Ulisse che ci guiderà verso una stagione di ritrovata passione democratica.
Ieri abbiamo vissuto la nostra prima, vera, manifestazione di Piazza.
Ieri abbiamo registrato che la Piazza è con noi, e si aspetta da noi la difesa della Democrazia.
Oggi so che Italia dei Valori avrà un ruolo fondamentale nell’alternativa a questo governo.
Questo mi sta passando per la testa e questo ho voluto scrivervi.
Insieme scriveremo altre pagine di un libro ancora alla prefazione.
Un abbraccio
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