Lug 21 2010
Ustica: Misiti, nessun missile toccò DC9 ma ci fu esplosione
(ANSA) – CATANZARO, 21 LUG – ‘Nessun missile tocco’ il Dc9, ma ci fu un’esplosione’. A distanza di trent’anni dalla strage di Ustica, Aurelio Misiti, parlamentare dell’Mpa, incaricato dal tribunale di Roma di presiedere il collegio internazionale di periti che ha recuperato e analizzato il relitto del Dc 9, parla per la prima volta in un’intervista all’Altro quotidiano.
‘Chi ha fatto la strage? Io non lo so come non lo sa nessuno ancora – afferma tra l’altro Misiti – ma so come e’ avvenuta.
Questo era il quesito posto dai giudici al collegio dei periti da me diretto, che ha lavorato dal 1990 al 1994. In che cosa è consistito il vostro lavoro? Nel 1990 ero il preside della facolta’ di Ingegneria della Sapienza di Roma, dove e’ nata la scienza e la tecnologia aeronautica e spaziale. L’alto livello della scuola di ingegneria di Roma in campo aeronautico era noto anche alla magistratura e pertanto il giudice istruttore, il cui ufficio si occupava ormai da un decennio senza risultati certi e apprezzabili, mi chiamo’ e mi fece la richiesta di presiedere il collegio internazionale di periti’.
‘Lavorammo per quattro anni – prosegue Misiti – ed esaminammo tutte le possibili cause dell’incidente e alla fine abbiamo consegnato una relazione peritale sottoscritta da tutti’.
Alla domanda su cosa diceva la perizia e cosa c’entrava il Mig libico, Misiti risponde che ‘la perizia concludeva che la unica causa tecnicamente accettabile era una esplosione nei pressi della toilette dell’aereo. La perizia sul Mig, effettuata dai due colleghi, non aveva dimostrato alcun rapporto con l’incidente di Ustica e pertanto e’ rimasta valida la non contemporaneita’ dei due incidenti gia’ dimostrata da perizie precedenti’.
Misiti parla anche delle ricostruzioni fatte. ‘Ho letto sulla stampa – dice – le conclusioni del giudice istruttore che facevano riferimento ad una guerra aerea che si sarebbe svolta tra Grosseto ed Ustica. Ho sperato che fosse una delle tante ricostruzioni fantasiose dei media ma purtroppo non era cosi”.
‘Il collegio dei periti – sostiene ancora Misiti – ha fatto il suo dovere di indagare sui fatti tecnici nella massima riservatezza. Oggi, dopo 16 anni dalla consegna della perizia e dopo aver ascoltato un membro autorevole del Governo, che ha riportato nei giusti termini l’evento, sconfessando di fatto i governi precedenti che avevano addirittura chiesto e ottenuto dal Tribunale di costituirsi parte civile nel processo ai militari, mi sento libero di dire la mia’.
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