Apr 14 2010

Osservatorio del 14 aprile 2010

Pubblicato da at 13:04 Categorie Editoriali

Ancora cinque anni di buongoverno a Lamezia con Gianni Speranza

Con la proclamazione ufficiale avvenuta questa mattina dal Tribunale di Lamezia, è certo che il centrosinistra e Gianni Speranza hanno la maggioranza in Consiglio comunale.
Resta il rammarico per le posizioni assunte dagli esponenti delle destre che, con atteggiamento poco rispettoso delle istituzioni e dei processi democratici, avevano annunciato le dimissioni di massa nella speranza di sciogliere il Consiglio comunale e ribaltare la volontà dei cittadini lametini che con il 65 per cento dei suffraggi hanno scelto di essere ancora governati da Gianni Speranza.
Bisogna complimentarsi con il sindaco che vede così premiato il lavoro positivo che ha svolto negli ultimi cinque anni a Lamezia, convinti come siamo che saprà continuare a guidare la città nel secondo mandato con rinnovato entusiasmo e passione civile.

Risultati elettorali: delusione de Magistris

Le aspettative create dai proclami estivi dell’eurodeputato de Magistris sono state ampiamente deluse.
“La rivoluzione della nuova classe dirigente comincia da Callipo e dai candidati della società civile da me selezionati” aveva proclamato in tante interviste il nostro ex Pm. La lista di Catanzaro infatti era zeppa di nomi sconosciuti della “sua” società civile.
“Vinceremo noi” aveva annunciato insieme a Pannella in un cinema di Catanzaro a conclusione della campagna elettorale regionale. Egli riteneva di ripetere il successo delle Europee, quando Italia dei Valori a Catanzaro lo sosteneva con una organizzazione devota e capillare. Dal 14% è passato al 3%.
Gli attacchi a un uomo onesto candidato del centrosinistra, che già subiva attacchi di fuoco amico nel PD, sono stati visti male dagli elettori del capoluogo. Mettere sull’altare un candidato, sacrificato certamente ma “spendaccione” come nessun altro, non è stato apprezzato dai catanzaresi.

Si può ribattere che la sconfitta del centrosinistra è di tutti. Certo! Ma gli autori, sedicenti di sinistra, che ne hanno certificato il “falso fallimento” sono proprio coloro che hanno sparato a zero sul candidato.
Il popolo ha seguito invece il Polo che appariva compatto.

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