Ago
27
2014
Pier Carlo Padoan
“Risparmieremo su tutto” – dice il ministro Padoan al Corriere della Sera – sono parole indicative di una linea di politica economica di corto respiro, che apporterà modesti e temporanei contributi reali al superamento della crisi economica in atto.
Ovviamente il Ministro qualche ragione ce l’ha, se è vero che consistenti sprechi nella pubblica amministrazione sono sotto gli occhi di tutti.
Ma essi rappresentano una parte secondaria nel bilancio dello Stato; i rimanenti risparmi possono rivelarsi controproducenti in quanto possono deprimere le entrate dell’Erario. Il vero importante tema e’ proprio quello delle maggiori entrate dello Stato, che sono strettamente connesse alla ripresa economica. Questa si ottiene solo con l’aumento della domanda interna e di quella esterna, che per fortuna e’ cresciuta negli anni della crisi, come dimostrano i dati della nostra bilancia commerciale. Leggi Tutto »
Ago
18
2014
Piero Ostellino ha scritto sul Corriere della Sera di ieri un violentissimo articolo contro il Presidente del Consiglio.
La domanda sorge spontanea: e’ cominciata la demolizione di Renzi?
L’ex direttore del giornale milanese dice senza peli sulla lingua: “Il ragazzotto e’ talmente abituato a confondere il fare col dire che lui stesso è prigioniero delle proprie chiacchiere”. E più avanti parla di due casi limite che rivelano “in che mani siamo finiti”, e più oltre scrive di “uno sprovveduto finito in un posto più grande di lui..”. E’ una bocciatura assoluta. In questi casi si può pensare a una sortita personale, ma trattandosi del più “importante” giornale italiano e di un giornalista di primo piano non si può non pensare a uno schieramento molto ampio che condivide quel giudizio.
Gli osservatori vanno alla ricerca del perché dell’attacco, ma brancolano nel buio.
A noi sembra quantomeno prematuro un simile giudizio. Va dato più tempo, perché alcune cose le ha fatto mentre altre sono in itinere magari accelerato rispetto ai precedenti tentativi di riformare il paese. Perciò aspettiamolo al varco del primo anno; dopo di che lo portiamo in trionfo oppure lo mandiamo a casa.
Ago
15
2014
Renzi a Reggio
(foto gazzettadelsud.it)
La visita di Renzi a R C è stata una toccata e fuga nell’ambito di una giornata-vacanza nel Mezzogiorno d’Italia. A Reggio – scrivono le agenzie- ha detto due cose: le elezioni regionali si terranno il 12 ottobre; ha assicurato, tramite Finmeccanica, per adesso la sopravvivenza delle officine Omeca. Nel clima di tagli alle spese sarebbe stato meglio un twitter o un SMS al Presidente Talarico e uno alla Stasi. Spero comunque che, sorvolando lo Stromboli fumante, abbia guardato anche alla sua sinistra per osservare il grande movimento nel Porto di Gioia Tauro. Qualcuno gli avrà ricordato che quel sito con l’andirivieni di containers costituisce il più importante impianto industriale della Regione e che potrebbe diventare il più grande dell’intero Mezzogiorno? Questo non è dato sapere! Sappiamo però che l’uomo si documenta prima ed è abbastanza decisionista. Probabilmente sapeva dell’operazione in corso contro i narcotrafficanti e ha così deciso di rinviare l’incontro con una realtà, la più positiva per le casse della Regione e per l’occupazione. Il porto richiede massima attenzione da parte governativa: con una governance adeguata, di grande professionalità al vertice, sostenuta da un Governo che sappia sfruttare le immense potenzialità tramite FF SS, Gioia Tauro, come minimo, può triplicare la sua attuale performance. Sarebbe un vero fiore all’occhiello per un Premier, accusato in modo frettoloso di parlare molto e realizzare poco.
Ago
14
2014
LA POLITICA RIGORISTA TEDESCA NON FUNZIONA PIU’ NEMMENO PER LA GERMANIA. LO DIMOSTRANO I DATI NEGATIVI SULL’ECONOMIA TEDESCA DI QUESTI GIORNI. E’ FINITA LA FASE IN CUI GLI ALTRI PAESI ARRETRAVANO E LA GERMANI CRESCEVA.
SI E’ APPIATTITA TUTTA L’EUROPA PERCHE’ LA GLOBALIZZAZIONE VEDE ALTRI MERCATI FIORIRE NONOSTANTE LA CRISI. PAESI COME LA CINA, L’INDIA, IL BRASILE, LA RUSSIA RIPUDIANO LA RIDUZIONE DELLE SPESE A VANTAGGIO DELLE ENTRATE. ECCO PERCHE’ CRESCONO! QUANDO NON RIESCONO A ESPORTARE RICORRONO ALLA RISERVA STRATEGICA DEI MAGGIORI CONSUMI INTERNI.
LA QUALCOSA E’ PIU’ FACILE PER LORO, IN QUANTO BASTA ALLARGARE LA PLATEA DEI CONSUMATORI TIPO IL PERMESSO DI VIVERE IN CITTA’ AI CINESI CONTADINI. L’EUROPA E GLI USA NON HANNO VALVOLE DI SICUREZZA SIMILI MA, MENTRE GLI USA BASANO LA LORO ECONOMIA SU UN LIBERALISMO SPINTO, L’EUROPA OSCILLA TRA QUESTO E IL DIRIGISMO ASSOLUTO, NORMANDO ANCHE LA LUNGHEZZA DELLE BANANE. IN PIU’ SPERIMENTA UNA MONETA SENZA STATO DI RIFERIMENTO, ANCHE SE MOLTI CONSIDERANO L’EURO UN MARCO SOTTO FALSO NOME. LA MERKEL DEVE PRENDERE ATTO CHE L’EFFETTO DEL MARCO-EURO E’ AL TERMINE COME PURE L’EFFETTO GERMANIA EST PUNTAVA SULL’AUSTERITA’ CHE ALLA LUNGA NON FA VIVERE PIU’ DI RENDITA L’INDUSTRIA ALEMANNA.
CHE FARE?
SCEGLIERE TRA IL DECLINO CONTINUANDO COSI’ O DIVENTARE PIU’ FEDERAZIONE DI STATI CON L’ECONOMIA E LA DIFESA CONCENTRATE A BRUXELLES E CON LA BANCA CENTRALE DI PARI POSSIBILITA’ DELLA FEDERAL RESERVE.
L’ITALIA CON IL SUO SEMESTRE PUO’ DIRE LA SUA SE HA IL CORAGGIO.
Ago
11
2014
IL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”, ANNUNCIATO DAL GOVERNO PER FINE MESE, CONTIENE NORME SIGNIFICATIVE CHE, SE ATTUATE IN TEMPI RAGIONEVOLI, PUÒ AIUTARE LA RIPRESA ECONOMICA DEL NOSTRO PAESE NEI PROSSIMI ANNI. AD ESEMPIO ESSO TRATTA LA MATERIA PORTUALE IN TERMINI MODERNI E QUINDI FORTEMENTE INNOVATIVI. TRA LE INNOVAZIONI PIÙ IMPORTANTI VI È IL RICONOSCIMENTO DELL’AUTONOMIA
FINANZIARIA DELLE AUTORITÀ PORTUALI, CONSENTENDO AD ESSE DI AFFRONTARE IN TEMPI CERTI E RISOLVERE COSÌ PROBLEMI URGENTI SENZA DOVER ATTENDERE I TRASFERIMENTI DEGLI SCARSI FONDI MINISTERIALI.
VIENE SEMPLIFICATA LA NORMA PER LA NOMINA DEI PRESIDENTI DELLE AUTORITÀ. SI PASSA INFATTI DALL’ INTESA CON LE REGIONI AL “SENTIRE LA O LE REGIONI INTERESSATE”. FINORA LE DISCUSSIONI TRA ENTI LOCALI E REGIONI SPESSO HANNO RITARDATO LE NOMINE CON GRAVI DANNI ECONOMICI PER IL PAESE. IN QUESTI CASI IL GOVERNO E’ COSTRETTO AD AGIRE DI AUTORITÀ IN BASE ALL’ ART. 6 DEL DL 136 DEL 2004. CON IL NUOVO TESTO SI ARRIVA ALLA NOMINA IN TEMPI BREVI.
NELL’ART. 9 DELL’EMANANDO DECRETO VA CONFERMATO PERÒ UN CONCETTO FONDAMENTALE DELLA LEGGE SUI PORTI: IL CANDIDATO A PRESIDENTE VA SCELTO DA UNA TERNA DI ESPERTI DI MASSIMA E COMPROVATA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE NEL CAMPO DEI TRASPORTI PORTUALI, EVITANDO NOMINE DI COMODO PER SISTEMARE AMICI O TROMBATI DEI PARTITI.
QUESTO CONCETTO NON PUÒ ESSERE SOSTITUITO DAL SEGUENTE: ”IL PRESIDENTE E’ NOMINATO DAL MINISTRO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI FRA SOGGETTI AVENTI ALTA ESPERIENZA ISTITUZIONALE O AMMINISTRATIVA O PROFESSIONALE NELLE MATERIE AFFIDATE ALLE COMPETENZE DELL’AUTORITA’ PORTUALE E LOGISTICA” COME RECITA UN TESTO DEL DECRETO, CHE SPERIAMO SIA APOCRIFO.
SE COSÌ FOSSE SI POTREBBERO NOMINARE ANCHE GLI INCOMPETENTI CHE PULLULANO TRA I NOSTRI IMPROVVISATI POLITICI.
UN’AUTORITA’ SENZA AUTOREVOLEZZA DI FRONTE ALLE CAPITANERIE E AGLI ARMATORI SAREBBE UN GRAVE DANNO PER UN PAESE CIRCONDATO DAL MARE COME L’ ITALIA.
Ago
07
2014
manutenzioni
“CALMA E GESSO” AVREBBE DETTO UNO STATISTA DI LUNGO CORSO COME ANDREOTTI, NEL LEGGERE IL DATO ISTAT DEL PIL RELATIVO AL SECONDO TRIMESTRE RISPETTO AL PRIMO DEL 2014.
INFATTI SONO TANTI I FATTORI DETERMINANTI IL RISULTATO NEGATIVO APPENA PUBBLICATO E ILLUSTRATI ABBONDANTEMENTE DALLA STAMPA. ALCUNI DI ESSI NON LI POSSIAMO CONTROLLARE PERCHÉ HANNO CARATTERE INTERNAZIONALE.
A MIO MODESTO AVVISO PERÒ NON E’ STATO CITATO UN FATTORE INTERNO, CHE SI PUÒ RIVELARE DETERMINANTE. ESSO RIGUARDA SOSTANZIALMENTE IL FATTO CHE PER FAR CRESCERE IL “PRODOTTO INTERNO LORDO”, VA INCREMENTATA LA PRODUZIONE DI BENI MATERIALI DA METTERE SUL MERCATO. COSÌ HANNO AGITO GLI STATI UNITI NEL 1932 E NEL 2009.
MI SI PUÒ OBIETTARE CHE I PRODOTTI POI DEBBONO ESSERE VENDUTI E FINORA HANNO TROVATO ACQUIRENTI MENO IN ITALIA E PIÙ ALL’ESTERO. VERO!
LA PRIMA FASE PERÒ DEVE RIGUARDARE LA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI, CHE COMPORTANO UN INDOTTO QUINTUPLICATORE DELL’INVESTIMENTO.
UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO SI POSSONO CREARE NEL GIRO DI UN ANNO, INDIRIZZANDO GLI INVESTIMENTI VERSO LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO COME IN USA, ATTRAVERSO PIANI SPECIFICI DI: ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI STRATEGICI, PICCOLE OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI PONTI STRADALI E FERROVIARI CON OLTRE QUARANT’ANNI DI SERVIZIO, OPERE DI DIFESA IDROGEOLOGICA, MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI PUBBLICI COMPRESA L’EDILIZIA RESIDENZIALE E POPOLARE.
PER L’EDILIZIA PRIVATA INVECE VA FATTO RICORSO AL SISTEMA ASSICURATIVO, RISERVANDO UNA BUONA PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER RISCHIO DI CROLLO ALLA MANUTENZIONE PROGRAMMATA, DA RIPORTARE IN UN “LIBRETTO D’USO E MANUTENZIONE” SIMILE AL LIBRETTO AUTOMOBILISTICO DA INSERIRE IN MODO AUTOMATICO NEI REGOLAMENTI COMUNALI.
IL GOVERNO POTREBBE RIBATTERE CHE I LAVORI PUBBLICI SARANNO FINANZIATI ALLA FINE DI AGOSTO CON IL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”, CHE PREVEDE INFRASTRUTTURE E SEMPLIFICAZIONI. ANCHE QUESTO E’ UN BENE, MA CI SI DIMENTICA CHE I PRIMI EFFETTI SOCIALI E OCCUPAZIONALI DI QUESTO DECRETO SI AVRANNO NON PRIMA DEL 2017 E NOI SAPPIAMO CHE LA CRISI NON PUÒ ATTENDERE.
Ago
03
2014
I morti e i feriti di Refrottolo nel trevigiano costituiscono un tragico avvertimento alla nostra classe dirigente e in special modo a quella governante: “va cambiato profondamente il modo di governare il territorio italiano”.
Nonostante le ripetute tragedie dovute a frane, alluvioni e terremoti gli italiani non comprendono l’importanza della cultura della prevenzione rispetto a quella dell’emergenza.
I Governi si limitano a emanare decreti di calamità naturali accompagnati da finanziamenti per riparare i danni e, quando va bene, per risarcire i danneggiati. Niente o quasi per la prevenzione.
Che fine hanno fatto i Piani di assetto idrogeologico, che ogni Regione avrebbe dovuto approvare e realizzare?
Le classi dirigenti più avvedute – come ad esempio quella statunitense – sanno che per superare la crisi economica è prioritario varare e realizzare “un piano nazionale di manutenzione di opere pubbliche e cioè manutenzione dei ponti stradali e ferroviari, dei fiumi e delle vallate, manutenzione degli edifici strategici”.
Nel caso dell’Italia la difesa idrogeologica in particolare necessita di un lavoro di manutenzione continuo per assecondare i fenomeni naturali e garantire la sicurezza dei cittadini. Ma questo richiede un’ inversione nella cultura di governo non facile da realizzare nel nostro paese.