Luglio, 2014

Lug 20 2014

MISITI, IL CONTROPIEDE DELLA CORTE DI APPELLO MILANESE

Pubblicato da Categorie Editoriali

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

La sentenza di assoluzione per Berlusconi sta provocando reazioni, sopratutto in Italia ma anche all’estero, che definirle insensate si fa un complimento. “LA SENTENZA FORSE E’ GIUSTA MA DISONORA IL PAESE” titola il giornale di De Benedetti, che ha salvato la sua azienda grazie ai soldi dell’ex cav. assegnati con una sentenza forse ingiusta di certa magistratura che condanna su base indiziaria.
La cosa più ridicola riguarda il tentativo di presentare Berlusconi comunque colpevole anche se assolto con formula piena, pur affermando di rispettare le sentenze.
“Le sentenze si rispettano ma si possono commentare!” Nel commentarle però si dice “peste e corna” della sentenza che non piace. Di tutti i santoni dei processi a Berlusconi come Travaglio, Lerner, Annunziata, Grillo, Ingroia, Santoro e Di Pietro, solo quest’ultimo ha commentato – si fa per dire – le sentenze dei due gradi di giudizio dando torto ai due collegi giudicanti per aver condannato Berlusconi per due reati inesistenti.
Tutti però si sono affannati a dimostrare che comunque rimane un pregiudicato.
Bene ha fatto Renzi a ribadire che, condanna o non condanna, le riforme in Italia si fanno in base all’Accordo PD-FORZA ITALIA.
Sarebbe molto più giusto ritenere che le sentenze non fondate su prove certe, non solo si commentano ma vanno criticate e anche respinte ai mittenti.
Purtroppo gli errori di questi uomini e donne magistrati cambiano i destini delle persone e spesso anche quello dei Governi.
Qualcuno ancora è convinto che nel 2011 il Governo sia caduto per cause esterne al Paese e non per il caso Ruby?
Gli osservatori politici più indipendenti sostengono che i “media”, diffondendo in modo acritico le iniziative delle procure, sono stati fondamentali nell’estate 2011 per frammentare la maggioranza, allontanando dal gruppo parlamentare numerosi deputati e senatori e costringendo così il Governo a dimettersi.

Commenti disabilitati su MISITI, IL CONTROPIEDE DELLA CORTE DI APPELLO MILANESE
Lug 13 2014

MISITI – INIZIATIVA UNIONCAMERE UTILE ALLA CALABRIA

Pubblicato da Categorie Editoriali

Lucio Dattola

Lucio Dattola

Il rapporto delle Camere di Commercio calabresi sull’economia della Regione e’stato presentato dal Presidente Dattola alla stampa con un livello di serietà apprezzabile in quanto fondato su dati reali certamente negativi con un occhio però ai messaggi positivi provenienti dalla società civile.
La fotografia del sistema economico calabrese corrisponde alla crisi in essere nel Sud Italia con un saldo drammatico netto di 3548 imprese scomparse e 60.000 posti di lavoro persi negli ultimi cinque anni. Ma il rapporto – controcorrente rispetto ai soliti basati su stucchevoli piagnistei – si occupa anche di esaminare le possibilità per uscire dalla crisi fondate sulle proprie forze senza fare affidamento su aiuti gratuiti provenienti da Roma o da Bruxelles.
Se questa e’ la sfida che l’economia regionale intende lanciare credo che la struttura guidata da Dattola troverà alleati tra le forze sociali più oneste e prestigiose che vanno dai bacini culturali come le università alle piccole e medie imprese guidate da giovani e persino alle comunità religiose in primis quella cattolica di papa Francesco.
In questa prospettiva l’incontro del 14 luglio a Lamezia Terme si colloca come un punto di partenza non solo per un proficuo dibattito ma anche come concreto riferimento per individuare insieme “mondo del lavoro e istituzioni” il cammino verso una maggiore produzione di beni che porti a un nuovo equilibrio di bilancio tra quanto si produce e quanto si consuma entro i confini regionali.

Commenti disabilitati su MISITI – INIZIATIVA UNIONCAMERE UTILE ALLA CALABRIA
Lug 10 2014

MISITI: LA CALABRIA E’ NELL’AGENDA DI RENZI?

Pubblicato da Categorie Editoriali

Mezzogiorno_d'Italia

Mezzogiorno d’Italia

Le indagini ISTAT pubblicati oggi mostrano una fotografia allarmante della situazione sociale nelle regioni del Sud e in particolare in Calabria. Pil sotto di quattro punti rispetto all’anno passato e disoccupazione prossima al venti per cento. E’ una tragedia ma non se ne parla. Per carità la processione di Oppido Mamertina con inchino “assurdo e grottesco” e’ una notizia ma le condizioni di vita misere di circa mezzo milione di persone meritano la prima pagina o no?
Il Governo però non parla.
Caro Renzi se vuoi imitare la Germania eccoti servito. Fai come Kohl! Egli ha puntato sulla Germania est e ha lanciato l’intero Paese. La Calabria e il SUD attendono un cenno per rilanciare l’Italia.
Il porto di Gioia Tauro non ha bisogno di grandi investimenti per espandersi. Potrebbe crescere a colpi di un milione l’anno di teus senza grandi problemi se l’Italia volesse fare concorrenza a Rotterdam o ad Amburgo. Arrivare a Berlino in 24 ore e non in una settimana con un treno di container non e’ cosa da poco in termini concorrenziali. Ciò è possibile se il Paese lo vuole.
I nostri governanti sanno che in pochi anni si può passare dagli attuali occupati a un numero dieci volte superiore e per giunta con personale specializzato?
Oggi la Regione incassa dalla sua maggiore industria – il porto – non meno di 60 milioni di€ all’anno. Nei prossimi dieci anni potrebbe decuplicare detto introito.
I porti asiatici, Singapore in primis, inviano in Europa circa 20 milioni di container/annui. A Gioia Tauro ne giungono poco meno di tre. Abbiamo grandi possibilità di arrivare a 6-7 milioni e oltre.
L’intero SUD ne beneficerebbe. Che aspetta Renzi che la signora Angela sia d’accordo? Non lo sarà mai.

Commenti disabilitati su MISITI: LA CALABRIA E’ NELL’AGENDA DI RENZI?
Lug 08 2014

MISITI – LA GERMANIA DEVE FARE DA LOCOMOTIVA DELLO SVILUPPO

Pubblicato da Categorie Editoriali

Renzi - Merkel

Renzi – Merkel

 

Renzi fatichera’ tanto per ottenere flessibilita’legata alle nostre riforme. Egli deve riuscire a passare dalle parole ai fatti non perdendo tempo nello pseudo dialogo con i cinque stelle, impegnati invece a dimostrare l’incapacita’ del Parlamento di nominati che non puo’fare alcuna riforma. Il Premier pero’ deve battagliare con la Merkel perche’ la Germania diventi la locomotiva dell’economia europea abbassando il surplus commerciale con l’estero e immettendolo nel mercato interno tedesco. Su questo trovera’ sostegno in Europa e sopratutto in USA. Vinca su questi due tavoli e cosi’ il semestre italiano sara’ ricordato per l’uscita dalla crisi del continente europeo. 

 

Commenti disabilitati su MISITI – LA GERMANIA DEVE FARE DA LOCOMOTIVA DELLO SVILUPPO