MISITI: POMPEI SI SALVA CON MANUTENZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
IL VECCHIO DETTO “NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE” PUÒ ESSERE APPLICATO ALLO STATO IN CUI SI TROVA LA CITTÀ ROMANA DI POMPEI. IL CASO DIMOSTRA CON CHIAREZZA CHE LA CULTURA DEL RECUPERO SU CUI SI FONDA LA BENEMERITA ATTIVITÀ DELLE SOVRINTENDENZE ARCHEOLOGICHE NON È SUFFICIENTE UNA VOLTA CHE IL BENE VIENE DISSOTTERRATO E MESSO IN CONTATTO CON L’ATMOSFERA. E’ DIMOSTRATO ORMAI
CHE, NONOSTANTE I RECUPERI DEI MURI ANTICHI E DEI MONUMENTI, QUESTI SONO DESTINATI IN MOLTI CASI ALLA DISTRUZIONE DAGLI AGENTI ACIDI PRESENTI NELL’ARIA.
E’ NECESSARIO QUINDI PASSARE DALLA CULTURA ESCLUSIVA DEL RECUPERO A QUELLA DELLA MANUTENZIONE PREVENTIVA, BASATA SU TRATTAMENTI SCIENTIFICAMENTE PROVATI CHE GARANTISCANO LA CONSERVAZIONE DEL BENE IN BUONO STATO PER LUNGO TEMPO. VANNO UTILIZZATI PRODOTTI IN GRADO DI CONSERVARE AD ESEMPIO LE ANTICHE COSTRUZIONI, RENDENDOLE RESISTENTI ALL’AZIONE AGGRESSIVA CHIMICO-FISICA DELL’ATMOSFERA CIRCOSTANTE. E’ QUESTA LA SFIDA CHE ATTENDE IL MINISTRO FRANCESCHINI NON SOLO A POMPEI MA IN TUTTE LE ZONE ARCHEOLOGICHEDEL PAESE.
I MINISTERI DEI BENI CULTURALI E DELL’ISTRUZIONE POTREBBERO FAVORIRE LA SOTTOSCRIZIONE DI CONVENZIONI CON CENTRI DI RICERCA UNIVERSITARI GIÀ OPERATIVI NEL SETTORE, PER PREPARARE E POI REALIZZARE ATTIVITÀ PREVENTIVA DI MANUTENZIONE SU TUTTI I BENI ESPOSTI ALL’AZIONE DISTRUTTRICE DELL’ATMOSFERA.