Gen
27
2014
DA QUALCHE MESE NON C’E’ PIÙ NELL’AGENDA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO IL TEMA DEL MEZZOGIORNO, COME SE IL GAP ECONOMICO CON IL NORD DEL PAESE SIA SUPERATO DALLA CRISI.
I DATI INVECE DIMOSTRANO CHE I SUOI EFFETTI SONO STATI PIÙ PESANTI AL SUD CHE NEL RESTO DELL’ITALIA, CHE PURE HA SUBÌTO EFFETTI DEVASTANTI.
L’UFFICIO STUDI DELLA BANCA D’ITALIA OGGI AFFERMA CHE IL 10 PER CENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE POSSIEDE IL 50 PER CENTO DELLA RICCHEZZA DEL PAESE. SAPPIAMO PURE CHE IL SUDDETTO 10 PER CENTO PER OLTRE L’OTTANTA PER CENTO RISIEDE AL NORD.
QUESTI DATI PURTROPPO DIMOSTRANO UNA RIDUZIONE SOSTANZIALE DELLA CLASSE MEDIA DIFFUSA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, IL CHE CI DEVE SPINGERE A LAVORARE PER LA IMMINENTE RIPRESA ECONOMICA, ORMAI PRECONIZZATA DAI PIÙ.
MA LA RIPRESA ECONOMICA ITALIANA PASSA “PARADOSSALMENTE” PER LO SVILUPPO DEL SUD, DOVE ESISTONO INESPLORATI E AMPI GIACIMENTI DI CULTURA TECNICO-SCIENTIFICA E UMANISTICA, CHE VANNO SENZA INDUGIO UTILIZZATI PRIMA DELLO SCORAGGIAMENTO DI MOLTI GIOVANI,COSTRETTI A UNA ABBERRANTE EMIGRAZIONE INTELLETTUALE.
Gen
26
2014
Massimo Cialente
IL RITIRO DELLE DIMISSIONI DEL SINDACO DELL’AQUILA CIALENTE, DELUSO DAI SUOI COLLABORATORI POLITICI PIÙ VICINI, E’ DI BUON AUSPICIO AFFINCHE’ IL PIÙ GRANDE CANTIERE EDILE APERTO IN ITALIA PROSEGUA SENZA SOSTE LA SUA ATTIVITÀ DI RECUPERO DI UNO DEI CENTRI STORICI PIÙ VASTI E IMPORTANTI DEL PAESE.
IL FORTE IMPEGNO DEI VARI GOVERNI DEL PARLAMENTO INTERO E DELL’APPARATO TECNICO-AMMINISTRATIVO DELLO STATO, SONO ALLA BASE DELLA RICOSTRUZIONE DELLA CITTÀ PIÙ GRANDE COLPITA DAL SISMA DOPO IL 1908.
SI TRATTA ADESSO DI DIMOSTRARE AL MONDO CHE L’ITALIA E’ IN GRADO DI PORTARE A TERMINE DA SOLA UN’OPERA COLOSSALE COME QUESTA.
NATURALMENTE IN QUESTI CASI L’EUROPA, SE FOSSE STATA PIÙ AVANTI NELLA SUA ORGANIZZAZIONE SOVRANAZIONALE, AVREBBE POTUTO GIOCARE UN RUOLO PIÙ INCISIVO NEL PROCESSO DI RAFFORZAMENTO DEGLI STATI NEL DIFENDERSI DAGLI EVENTI DISASTROSI NATURALI.
TUTTAVIA ANCHE COSÌ COM’E’ POTREBBE INCIDERE DI PIÙ.
AD ESEMPIO UNA DIRETTIVA,CHE INDUCA GLI STATI PIÙ ESPOSTI AL SISMA DI ATTUARE UNA POLITICA DI PREVENZIONE A PARTIRE DAGLI EDIFICI PUBBLICI, SAREBBE QUANTO MAI IMPORTANTE E NECESSARIA.
Gen
20
2014
Claudio Abbado
OGNI VOLTA CHE CI LASCIA UN GRANDE DELLA CULTURA SI CREA UN VUOTO NELLA COMUNITA’ E ANCHE NEL NOSTRO ANIMO, CHE SEMBRA QUASI INCOLMABILE.
ABBADO E’ STATO AMBASCIATORE DELL’ITALIA NEL MONDO PER OLTRE MEZZO SECOLO.
LA NOMINA A SENATORE A VITA HA CERTIFICATO LA SUA GRANDEZZA DI MUSICISTA ECCELSO E NESSUNO HA POTUTO OBBIETTARE SULLA SCELTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. A NAPOLITANO IL COMPITO DI SCEGLIERE UN ALTRO GRANDE DELLA MUSICA, CHE NOI CERTAMENTE ABBIAMO. SIAMO SICURI CHE CIO’SARA’ FATTO.
Gen
19
2014
Berlusconi – Renzi
Solamente il piccolo e potente nucleo dei miglioristi resiste ancora al ciclone Renzi, tutti gli altri sono stati rottamati.
Questa e’ la conclusione che si può trarre dopo l’accordo del Nazzareno tra Silvio e Matteo.
I mugugni di Cuperlo e i silenzi della vecchia guardia ex comunista certificano l’impotenza degli ex pci di fronte all’accordo tra gli ex dc alla presenza di Silvio Berlusconi.
Una volta attuato il testo l’Italia può riprendere il suo cammino e fare le riforme tanto attese anche in Europa. Il merito è di Renzi e di Berlusconi, che hanno mostrato di essere uomini di Stato, in un contesto abitato da increduli intellettuali. Adesso vi sono tutte le premesse per rendere dinamico un paese tramortito dalla crisi economica e dal rigorismo teutonico.
Gen
17
2014
Porto di Gioia Tauro
I SINDACI DI GIOIA TAURO, S.FERDINANDO E ROSARNO NON CEDANO ALLE PROPRIE AMBIZIONI COME PURTROPPO E’ SEMPRE AVVENUTO IN CALABRIA.
UNA BATTAGLIA CONTRO L’ATTRACCO DELLE NAVI PROVENIENTI DALLA SIRIA PUÒ DIVENTARE UN TRAMPOLINO DI LANCIO PER POLITICI LOCALI SENZA ALCUN VANTAGGIO PER LE POPOLAZIONI.
E’ QUESTA INVECE L’OCCASIONE PER DIMOSTRARE DI ESSERE SINDACI MODERNI E ATTENTI AGLI INTERESSI REALI DELLA PROPRIA GENTE.
ESSI SANNO COME IL SEMPLICE TRASBORDO DI CONTAINER, CONTENENTI ANCHE SOSTANZE PERICOLOSE, NEL PORTO AVVIENE OGNI GIORNO.
QUESTA VOLTA IL TRASBORDO RIGUARDA 60 CONTAINER INSIEME E QUESTO DESTA L’ALLARME DELLE AUTORITÀ LOCALI.
LA REAZIONE PERÒ DEVE ESSERE RAZIONALE. IN UN ANNO VENGONO TRASBORDATI TREMILA CONTAINER PERICOLOSI SENZA DANNI E SENZA PROTESTE. SE SI REAGISSE IRRAZIONALMENTE BISOGNEREBBE CHIUDERE DEFINITIVAMENTE IL PORTO. LA RAGIONE INVECE CONSIGLIA DI TENERLO APERTO, ANZI DI INCREMENTARNE LE ATTIVITÀ.
I SINDACI E LA REGIONE NON DEVONO SPAVENTARE I CITTADINI NEL CASO IN DISCUSSIONE MA RICHIEDERE CHE L’OPERAZIONE SIA EFFETTUATA NELLA MASSIMA SICUREZZA COME SEMPRE E NELLO STESSO TEMPO TRATTARE COL GOVERNO AFFINCHÉ I BENEFICI ECONOMICI SIANO TUTTI INDIRIZZATI NELLE CASSE DEGLI ENTI LOCALI DELLA PIANA.
SOLO COSÌ I SINDACI FAREBBERO IL BENE DEI CITTADINI SACRIFICANDO PURE UNA PARTE DELLE LORO AMBIZIONI DI CARRIERA.
Gen
11
2014
Cantiere edilizio
A MEMORIA D’UOMO NON SI RICORDA UNA “FIGURACCIA” SIMILE A QUELLA CHE IN ITALIA SI STA VERIFICANDO SULLE TASSE PER GLI EDIFICI.
IL COMPROMESSO, IRRAGGIUNGIBILE TRA GLI “SPEZZONI” DELLA MAGGIORANZA, IMPEDISCE AL GOVERNO DI SCEGLIERE UNA QUALUNQUE SOLUZIONE.
OGNI “SPEZZONE” FA LA SUA PROPOSTA E RITIENE DI POTERLA IMPORRE AL RESTO DELLA COALIZIONE. NE RISULTA IL “CAOS” TRA I CITTADINI, CHE NON NE POSSONO PIÙ.
L’INCERTEZZA SULLA CASA INOLTRE COSTITUISCE UN GRANDE OSTACOLO ALLA RIPRESA ECONOMICA DEL PAESE, IN QUANTO RAPPRESENTA LA CAUSA PRINCIPALE DEL BLOCCO QUASI TOTALE DEL MERCATO EDILIZIO.
L’EDILIZIA E IN GENERALE L’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI SONO LA BASE DELLO SVILUPPO DI OGNI PAESE MODERNO E QUESTO VALE ANCORA DI PIÙ PER L’ITALIA DOVE LA PRIMA INDUSTRIA E’ STATA A LUNGO QUELLA DELLE COSTRUZIONI.
LE PROPOSTE ILLUSTRATE OGGI A BARI DA ALFANO SULLA SEMPLIFICAZIONE DA INTRODURRE NEL PATTO DI GOVERNO PER IL 2014, PUR AFFASCINANTI, HANNO IL DIFETTO DI NON ESSERE REALIZZABILI SE NON DOPO LA NUOVA RIFORMA DEL TITOLO QUINTO DELLA COSTITUZIONE, CHE RISTABILISCA IL PRIMATO DELLO STATO CENTRALE SUI POTERI LOCALI, CHE ATTUALMENTE POSSONO IMPEDIRE OGNI OPERA NEL TERRITORIO.
UNA SIMILE RIFORMA NON È NELLE POSSIBILITÀ DI UNA MAGGIORANZA DI LARGHE INTESE, IN QUANTO IL PD, PRIMO PARTITO DELLA ATTUALE MAGGIORANZA, E’ IL PADRE DELL’ATTUALE AMBIGUO TITOLO QUINTO.
RENZI , BERLUSCONI E GRILLO LO SANNO BENE.
Gen
08
2014
Maria Chiara Carrozza
LA RESTITUZIONE DEGLI SCATTI GIA’ INCASSATI E SPESI DAGLI INSEGNANTI NEL 2013 DIMOSTRA COME ALCUNI MINISTRI DELL’ATTUALE GOVERNO NON SONO ALL’ALTEZZA DEL DELICATO COMPITO LORO ASSEGNATO. E’IL CASO DELLA PROF.SSA CARROZZA, CHE NON HA CAPITO COSA CI FOSSE NEL PIATTO PREPARATO DAI BUROCRATI DI VIA VENTI SETTEMBRE, QUANDO COSTORO HANNO FATTO APPROVARE UN DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELLO SCORSO OTTOBRE SUL BLOCCO DEGLI SCATTI STIPENDIALI A PARTIRE DAL 2013 E NON DAL 2014. IL TESTO E’ PASSATO AL VAGLIO DEL QUIRINALE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI E NESSUNO HA OBBIETTATO. OGGI GRIDA ALLO SCANDALO ANCHE CHI NON E’ STATA IN GRADO DI CAPIRE IL TRUCCO DEI BUROCRATI DELL’ECONOMIA COME LA MINISTRA CARROZZA. FORSE ANCORA E’ SPAESATA.
UNA COSA INFATTI E’ LA GESTIONE DI UNA CASA DELLO STUDENTE SEPPUR PRESTIGIOSA E UN’ALTRA E’ LA GESTIONE DEL MINISTERO DELLA PI.
DOBBIAMO AL SENSO DI RESPONSABILITA’ DEGLI INSEGNANTI SE LA RIVOLTA E’ CONTENUTA IN LIMITI CIVILI.
CERTO E’CHE UN GOVERNO COSI SUPERFICIALE NON LO AVEVAMO ANCORA SPERIMENTATO.
CHE DIO CE LA MANDI BUONA SE DOVESSE RIMANERE IN CARICA FINO AL 2015.
Gen
05
2014
Fassina – Renzi
IL BASTIAN CONTRARIO DI OGNI PROPOSTA ECONOMICO-POLITICA DEI GOVERNI E DEI PARTITI NON FA PIU’ PARTE DELL’ESECUTIVO. LE SUE POSIZIONI ESTREMISTICHE DA RESPONSABILE ECONOMICO DEL PD, TRASFORMATESI IN TESI SUPER REALISTICHE UNA VOLTA ENTRATO AL GOVERNO, HANNO DESTATO MOLTE PERPLESSITA’ NELLA OPINIONE PUBBLICA. DI CIO’ SI E’ RESO CONSAPEVOLE RENZI, CHE CON FRECCIATA IRONICA DI FATTO LO HA LICENZIATO. IL PRIMO A TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO SARA’ STATO IL MINISTRO TECNICO SACCOMANNI, CHE DI ECONOMIA PRATICA SE NE INTENDE DAVVERO RISPETTO A UN TEORICO CHE PRETENDE DI DETTAR LEGGE, SENZA AVER MAI VERIFICATO NEL LAVORO CONCRETO LE SUE TESI.
PER I PIU’ E’ MEGLIO COSI’ ANCHE SE ESSI RITENGONO CHE L’EPISODIO SIA SOLO L’INIZIO DI UNA VERA CRISI POLITICA CHE SPAZZERA’ LETTA, VITTIMA DEGLI SCONTRI TRA IL VECCHIO E IL NUOVO PD.
C’E’ CHI DICE CHE RENZI, SE VUOLE SOPRAVVIVERE, DEVE SCONFIGGERE IL VECCHIO SE NO IL VECCHIO DIVORA CON CERTEZZA IL NUOVO. LA PARTITA E’ APERTA, ALFANO IN AFFANNO CERCA DI RESISTERE, BERLUSCONI ASSISTE, COSCIENTE DI POTER ARBITRARE ANCHE QUESTA PARTITA. EGLI SA, MENTRE ALTRI FINGONO DI NON SAPERE, CHE, UNA VOLTA APPROVATA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, LE CAMERE VANNO SUBITO RINNOVATE. SARANNO ESSE A POTER RIFORMARE LA COSTITUZIONE IN PRESENZA DI UN ESECUTIVO FORTE E DI UNA VERA OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA. LA ELECTION DAY DI FORZA ITALIA E’ L’UNICA SCELTA CHE SALVERA’ IL SOLDATO RENZI.
Gen
03
2014
ELKAN E MARCHIONNE
IL SUCCESSO DI MARCHIONNE E DELLA FIAT NELL’ACQUISTO DELLA CHRYSLER
RAPPRESENTA UNA GRANDE VITTORIA DELL’INDUSTRIA ITALIANA NEL MONDO.
I DISFATTISTI, CHE HANNO FATTO DI TUTTO PER OSTACOLARE L’AZIENDA E IL SUO AMMINISTRATORE DELEGATO, SONO STATI ZITTITI DA QUESTO FATTO STORICO DI NOTEVOLE SIGNIFICATO. LA PICCOLA ITALIA, PER DI PIÙ IN CRISI, HA ACCOLTO L’APPELLO DEL CAPO DELLA PRIMA POTENZA ECONOMICA DEL MONDO DI SALVARE LA TERZA PRODUTTRICE DI AUTO AMERICANE, ATTRAVERSO IMMISSIONE DI NUOVE TECNOLOGIE ITALIANE.
IL MERITO DI MARCHIONNE E’ PRINCIPALMENTE QUELLO DI AVER DATO UNA PROSPETTIVA ALL’AMERICA DI FONDARE UNA NUOVA SOCIETÀ AUTOMOBILISTICA CON LA FUSIONE DELLE DUE, PER COMPETERE NEL MERCATO GLOBALE. L’ITALIA IN QUESTA SFIDA, LUNGI DAL DIVENIRE PERIFERIA CON CENTRO IN USA, SE SCEGLIERÀ DI PUNTARE SULLA QUALITÀ DEI MARCHI STORICI COME ALFA, MASERATI E LANCIA E OVVIAMENTE FERRARI, POTRÀ GIOCARE UN RUOLO IMPORTANTISSIMO NEL COLOSSO IN FORMAZIONE, CONTRIBUENDO A PORTARE FIAT-CHRYSLER AL LIVELLO DI GM, TOJOTA, VOLKSWAGHEN, IUNDAI, RENAULT- NISSAN.
A QUESTO PUNTO VA CHIUSO IL DIBATTITO IDEOLOGICO E VA PORTATA AVANTI CON FORZA ANCHE DA NOI UNA VALUTAZIONE TUTTA BASATA SULLA REALTÀ DEI FATTI. E I FATTI OGGI DANNO RAGIONE AL DUO MARCHIONNE ED ELKAN.
Gen
01
2014
GIORGIO NAPOLITANO
COME OGNI FINE ANNO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PARLA AGLI ITALIANI IN TV A RETI UNIFICATE E COME SEMPRE LE SUE PAROLE CONTENGONO RICHIAMI AL BUON SENSO E INVITI ALLA CLASSE POLITICA DI FARE AL PIÙ PRESTO LE RIFORME NECESSARIE AL PAESE.
ANCORA UNA VOLTA PERÒ IL SUO DISCORSO VERRÀ USATO DAI GOVERNANTI SOLO PER GIUSTIFICARE LA LORO PERMANENZA NELLA STANZA DEI BOTTONI. IN ALTRE PAROLE FINCHÉ RIMANE AL SUO POSTO IL PRESIDENTE IL GOVERNO PUÒ RIMANERE E GALLEGGIARE COSÌ COME STA FACENDO DAL GIORNO DELLA SUA NASCITA.
SI TRATTA DI VEDERE SE UNA TALE SITUAZIONE STATICA DELLA POLITICA ITALICA RISULTI COMPATIBILE CON LA REALTÀ DEL PAESE, CHE HA URGENZA DI CAMBIARE SIA I RAPPORTI INTERNI TRA LE CLASSI SIA QUELLI VERSO L’EUROPA E IL RESTO DEL MONDO. LA RISPOSTA E’ NO, SPECIALMENTE SE SI PENSI AGLI EFFETTI SMISURATI DELLA CRISI VERSO I GIOVANI.
VANNO PERCIÒ RIMOSSE LE CAUSE DI QUESTO STATO DI COSE MA PRIMA VANNO INDIVIDUATE.
POCHI UOMINI POLITICI SONO CONSAPEVOLI DELLA REALE SITUAZIONE ITALIANA E POCHISSIMI SONO IN GRADO DI INDIVIDUARNE LE CAUSE.
TRA QUESTI ULTIMI SI SEGNALANO SOLO DUE: BERLUSCONI E GRILLO. IL PRIMO VEDE L’ITALIA INGOVERNABILE SE NON SI MODIFICA PROFONDAMENTE LA LEGGE FONDAMENTALE, AVVICINANDO IL GOVERNO DELLE NOSTRE ISTITUZIONI A QUELLO DEI PAESI NORDICI. IL SECONDO, SEGUENDO DI FATTO TEORIE LEGHISTE, RITIENE CHE CI SALVEREMO DAL VICINO BARATRO SOLO SE MODIFICHIAMO IL RAPPORTO CON L’EUROPA.
IL CONTRO-DISCORSO DI GRILLO INFATTI TRATTA SOPRATUTTO DI EUROPA E BERLUSCONI SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DI RENDERE EUROPEA LA GIUSTIZIA MA DI BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO SUL TEMA CRESCITA.
NELLE OPPOSIZIONI C’E’ CHI VORREBBE IL REFERENDUM SULL’EURO O SULLA STESSA PERMANENZA NEL SISTEMA RIGIDO EUROPEO, CONSIDERATO INCOMPATIBILE CON LA “FILOSOFIA” DELLA SOCIETÀ ITALIANA.
TUTTI HANNO UNA QUALCHE RAGIONE MA NESSUNO CE L’HA TUTTA.
RENZI, BERLUSCONI, GRILLO, SALVINI, VENDOLA, CASINI E MONTI LAVORINO PER UN GOVERNO DI SCOPO PER FARE LA LEGGE ELETTORALE, POI SI VADA ALLE ELEZIONI SENZA ASCOLTARE I “GOVERNATIVI” DI OGNI COLORE, CHE RESISTONO INCOLLATI ALLE SEDIE, TRASCURANDO I PROBLEMI DEL PAESE.
I NUOVI ELETTI DAL POPOLO SARANNO FINALMENTE LEGITTIMATI A CAMBIARE “LA CARTA” E A FARSI SENTIRE A BRUXELLES.