Ott
23
2013
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE CIVILE DI PALERMO SULLA TRAGEDIA DI USTICA DIMOSTRA CON CHIAREZZA QUANTO SIA CAOTICA LA GIUSTIZIA IN ITALIA. LA CASSAZIONE FA PROPRIA LA TESI MAI DIMOSTRATA DEL MISSILE, CHE SAREBBE STATO ’SPARATO’ DURANTE UNA FANTOMATICA GUERRA AEREA, AVVENUTA LA SERA DELL’INCIDENTE. SOLO IN UN PAESE COME IL NOSTRO IN TEMA DI GIUSTIZIA SI PUO’ VERIFICARE CHE UN TRIBUNALE CIVILE, SENZA TENER CONTO DELLA PERIZIA TECNICA, ASSUMA COME VERA UNA TESI DI PARTE NON VERIFICATA, DANDO LA COLPA ALLO STATO, CHE NON AVREBBE ASSICURATO LA SICUREZZA DI QUEL VOLO.
I MEMBRI SCIENZIATI TEDESCHI, INGLESI E SVEDESI DEL COLLEGIO INTERNAZIONALE NON SI SPIEGANO COME CIO’ POSSA AVVENIRE IN UN PAESE MODERNO COME L’ITALIA.
ORMAI IL CASO IN QUEI PAESI E’ CITATO COME GRAVE ANOMALIA DELLA GIUSTIZIA. LI’ I TRIBUNALI SI BASANO SULLA PERIZIA TECNICA E BASTA. DA NOI TUTTI SI SENTONO ESPERTI ANCHE I GIORNALISTI DELLA CRONACA. SPERIAMO BENE PER L’ITALIA.
Ott
23
2013
I DATI SULL’USCITA DALLA RECESSIONE DELLEUROZONA DIMOSTRANO CHE GLI STIMOLI PUBBLICI DELL’ITALIA HANNO EFFETTI LIMITATI SUL MIGLIORAMENTO DEI NOSTRI RISULTATI ECONOMICI: CI SUPERANO QUASI TUTTI I NOSTRI AMICI EUROPEI.
AL NOSTRO PAESE SERVE UN PIANO DI OPERE PUBBLICHE DA REALIZZARSI IN DUE TEMPI CONNESSI TRA LORO. NELL’IMMEDIATO OCCORRE UNA FASE DEL PIANO CHE PREVEDA LA MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ORDINARIA DI TUTTE LE OPERE D’ARTE FERROVIARIE E STRADALI COSTRUITE DA OLTRE 40 ANNI. ESSE SUPERANO LE CENTOMILA UNITA’. IL PIANO MANUTENTIVO VA ESTESO ALLE COSTRUZIONI IN C. A. PUBBLICHE E PRIVATE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI. I PRIVATI ANDRANNO INCENTIVATI CON ADEGUATI SGRAVI FISCALI. CIO’ CONSENTIREBBE L’APERTURA DI DIECINE DI MIGLIAIA DI CANTIERI (5-10 LAVORATORI) NELL’ARCO DI UN TRIENNIO, GIUSTO IL TEMPO DI PREPARAZIONE DI NUOVI CANTIERI PER LE GRANDI OPERE.
LA MANUTENZIONE RICHIEDE ITER APPROVATIVO BREVE E FINANZIAMENTI LIMITATI, RICORDANDO CHE UN EURO INVESTITO PRODUCE UN INDOTTO DI ALMENO QUATTRO.
LE GRANDI OPERE TUTTAVIA VANNO REALIZZATE CON INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI.
I FONDI NON PUBBLICI INTERVENGONO SOLO SE IL PROGETTO E’ FINANZIABILE DALLE BANCHE CIOE’ BANCABILE. MA IL PUBBLICO HA POCHE RISORSE DA INVESTIRE IN OPERE PUBBLICHE E PERCIO’ VA FATTA UNA INIZIATIVA CHE COINVOLGA IL CAPITALE PRIVATO INTERNAZIONALE. PARADOSSALMENTE AL SUD E’ POSSIBILE, TRASFORMANDO I FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO IN INVESTIMENTI PRODUTTIVI.
PROF. ING. AURELIO MISITI
presidente CNIM gia’ V.Ministro infrastrutture