Apr
30
2013
LE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE LETTA, PER QUANTO PRUDENTI E SCARSAMENTE DETTAGLIATE, PRESENTANO UNA INTERESSANTE SPECIFICAZIONE SUL MEZZOGIORNO QUANDO AFFERMANO CHE SENZA CRESCITA AL SUD IL PAESE NON PUO’ USCIRE DALLE ATTUALI DIFFICOLTA’ ECONOMICHE.
IL NORD DEVE RIPARTIRE MA DA SOLO NON SARA’ IN GRADO DI SALVARE L’ITALIA.
E’ NOTO CHE IL SUD POSSIEDE LE POTENZIALITA’ IN TERMINI DI RISORSE UMANE E, AGGIUNGO ANCHE MATERIALI, PER FARE RIPARTIRE LA SUA ECONOMIA MA ESSE RIMANGONO INESPRESSE FINCHE’ LA SUA CLASSE DIRIGENTE NON SARA’ CULTURALMENTE PREPARATA AL GRANDE SALTO DALL’ASSISTENZIALISMO ALL’AUTONOMIA ECONOMICA.
I PARTITI DI MAGGIORANZA DEVONO ATTUARE LE PAROLE DI LETTA, ATTRAVERSO IL SOSTEGNO PIENO AI PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI CHE VANNO IN QUELLA DIREZIONE.
INOLTRE ESSI STESSI DOVRANNO SUPERARE TABU’ CHE IMPEDISCONO DI ELIMINARE LE RIGIDITA’ DEL “VECCHIO” SINDACATO IN TERMINI DI CONTRATTI TERRITORIALI, ABBANDONANDO LA PARTE ECONOMICA DEL CONTRATTO NAZIONALE PER TENER CONTO DELLE CARATTERISTICHE SOCIALI ED ECONOMICHE DELLE SINGOLE REGIONI.
IL SUD VA INCORAGGIATO A COMPLETARE LE PROPRIE INFRASTRUTTURE E NELLO STESSO TEMPO AD APRIRE MIGLIAIA DI PICCOLI CANTIERI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA NEI SETTORI SISMICO, IDROGEOLOGICO, EDILE, STRADALE E FERROVIARIO.
Apr
26
2013
ADESSO CI VUOLE UNO SCATTO DI RENI NELLA SCELTA DEI MINISTRI! LETTA NON SI FACCIA CONDIZIONARE DAI DICTAT DEI DIVERSI GRUPPI POLITICI! I MINISTRI VANNO SCELTI CON SAGGEZZA. NON CI SONO PIÙ I POLITICI DI PROFESSIONE CHE ABBIAMO AVUTO NELLA COSIDDETTA PRIMA REPUBBLICA PER RICOPRIRE OGNI RUOLO; OGGI AL GOVERNO CI VOGLIONO POLITICI CON GRANDE ESPERIENZA DI VITA PUBBLICA E PRIVATA. IL PEDAGGIO PAGATO DAGLI ITALIANI PER L’INCAPACITA’ POLITICA DI ALCUNI MINISTRI DEL GOVERNO MONTI E’ STATO VERAMENTE GRANDE. TUTTO QUESTO VA EVITATO PER IL BENE DEL PAESE. EGLI DEVE AVERE FIDUCIA NELLA OPEROSITA’ DEGLI ITALIANI E NON DAR PESO ALLE AFFERMAZIONI DI GRILLO SUL FANTASTICO FALLIMENTO DRELL’ITALIA A SETTEMBRE. “FACCIA LE CORNA” E VADA DRITTO PER LA SUA STRADA!
AUGURI PRESIDENTE!
Apr
12
2013
Ancora una volta un accordo tra lo smaltitore privato dei rifiuti e il Sindaco ha consentito alla città di Roma di superare una imminente emergenza che avrebbe messo in ginocchio la Capitale.
Che ciò fosse possibile lo sapevano già gli addetti ai lavori; invece i decisori facevano orecchie da mercante a partire dal Ministero dell’Ambiente che, pur di rispettare meccanicamente i dictat di Bruxelles,non ha consentito 15 gg. di proroga dovuta a ritardi nell’assemblamento dell’impianto di Rocca Cencia per cause di forza maggiore.
Con l’impianto di Rocca Cencia attivo e il funzionamento a pieno regime di tutti gli impianti pubblici e privati, Roma avrà risolto i problemi di smaltimento dei rifiuti per un lungo periodo di tempo.
Apr
11
2013
La dissoluzione del movimento politico di Di Pietro, di quello di Ingroia e l’isolamento di De Magistris a Napoli dimostrano che i magistrati, quando utilizzano la toga per far carriera politica o prima o poi falliscono la prova. Di Pietro, che dei tre è senza dubbio quello che ha maggiore capacità politica, si è autodistrutto per aver scelto collaboratori incapaci e senza cultura politica, che lo hanno spinto su posizioni estremiste lontane dalle sue. Tra questi ha ascoltato a lungo i consigli di De Magistris trascurando invece le opinioni delle persone più preparate politicamente che gli avevano spianato la strada verso un’affermazione nel paese reale di grande importanza. Così facendo ha dissipato un patrimonio vasto di veri consensi, perdendo pure i migliori militanti.
De Magistris ha furbescamente usato la vicinanza di Di Pietro per arrivare a sindaco di Napoli, dopo di che lo ha trattato dall’alto in basso, lui lettore di Marx e l’altro solo di cultura contadina.
Ingroia, altro spericolato pm che, sull’onda della sua indagine Stato mafia, riteneva di affermarsi alle elezioni politiche, è finito miseramente anche come pm. Gli Italiani non sono affatto stupidi: hanno voluto dire ”i magistrati facciano il loro mestiere e rinuncino a giocare in un campo pieno di insidie che non conoscono”. Essere cacciati a furor di popolo come sta avvenendo a Napoli non è bello nemmeno per loro.
Apr
07
2013
Gazzetta del Sud – 7 Aprile 2013
Apr
04
2013
Non vi è alcun dubbio che gli uomini scelti da Napolitano a far parte dei due gruppi di lavoro appartengano alle tre aree politiche rappresentate da Berlusconi Bersani Monti e che essi non dovrebbero avere difficoltà a trovare una sintesi condivisa di un programma minimo di 4-5 punti comuni alle tre coalizioni.
La scelta del Quirinale quindi tende a escludere la componente grillina. Cio’potrebbe favorire un accordo tra queste tre forze politiche,che insieme fanno il 70% degli elettori italiani , non solo per formare il nuovo Governo ma anche eleggere insieme il nuovo capo dello Stato. Le basi di un simile accordo possono essere gettate oggi nel previsto incontro Berlusconi -Bersani, a cui può influire ancora una volta positivamente il Presidente della Repubblica anche con una sua disponibilità a guidare l’Esecutivo, da cui per il bene della Patria nemmeno Grillo potrebbe sfilarsi. Abbiamo la fondata speranza che, viste le gravissime difficoltà in cui si trova il Paese, il buon senso prevalga.
Apr
02
2013
Il giorno sei del mese di aprile sarà consegnata la relazione del collaudo definitivo della diga sul fiume Metramo in località Castagnara.
La diga, costruita dal Consorzio di bonifica della piana di Rosarno, faceva parte di uno “Schema idrico intersettoriale della Piana di Gioia Tauro-Rosarno” della Cassa per il Mezzogiorno, che comprendeva altri due serbatoi più modesti, non realizzati sul torrente Allaro e sul torrente Marepotamo nonché un sistema di condotte che avrebbe consentito un uso plurimo di 32-35 milioni di metri cubi di acqua all’anno.
La diga, realizzata in rilevato di tipo misto terra rockfill, ha avuto una lunga gestione progettuale.
Il progetto di massima fu presentato nel 1962, quello esecutivo negli anni settanta.
La tormentata realizzazione del manufatto ha subito una lunga serie di interruzioni, verifiche e perizie che hanno portato notevoli ritardi nel collaudo dell’opera.
I costi sono così lievitati da 39 miliardi di lire iniziali del 1962 ai 389 miliardi degli anni duemila, tanto che alcuni media hanno parlato di sprechi e grosse perdite per lo Stato.
In realtà all’opera, che avrà vita economica di oltre un secolo e consentirà lo sviluppo di una vasta area agricola densamente popolata, gestendo oltre trenta milioni di metri cubi di acqua a quota superiore a 800 metri sul livello del mare, gli esperti attribuiscono per difetto un valore attuale di almeno due miliardi di Euro.