Gennaio, 2013

Gen 31 2013

Sentenze da inorridire

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In queste giornate di convulso dibattito politico in vista del confronto elettorale del 24 e 25 febbraio, sono passate senza alcun puntuale commento le notizie relative a due gravissime sentenze: il secondo “no” del gip di Taranto sul dissequestro dei  prodotti di Ilva accatastati sul piazzale del porto e la definitiva sentenza del processo civile di Palermo sull’incidente aereo di Ustica.

Nel primo caso il reiterato diniego di ubbidire alla legge vigente del gip di Taranto richiede un immediato intervento della procura di Potenza affinché, in attesa della pronuncia della Consulta, sia ripristinata la legalità in quella città. Ciò consentirebbe a Ilva di commercializzare i prodotti sequestrati del valore di 1 miliardo di euro per procedere alla bonifica del sito e alla ripresa produttiva almeno parziale dello stabilimento. Questo si aspettano i 15 mila  lavoratori direttamente interessati e l’intero sistema industriale italiano. Ma a chi fa i dispetti quella giudice? I giudici sono soggetti soltanto alla legge – recita il 101 della Costituzione. Per l’appunto devono ubbidire alla legge vigente e questa dice chiaramente, anche se la giudice la contesta, che il dissequestro va fatto.

Il secondo caso è ancora più eclatante, in quanto il tribunale civile di Palermo, con avallo della terza sezione civile della Cassazione, ha emesso una sentenza basata su semplici indizi riportati dai media, che condanna lo Stato italiano a pagare 110 milioni di euro ai familiari delle 81 vittime della tragedia, in aggiunta a quanto già lo Stato ha sborsato per gli indennizzi dovuti, che ammontano a oltre 50 milioni di euro. Questa sentenza – quanto meno anomala – non ha tenuto per niente conto delle precedenti sentenze penali a cui erano pervenuti il tribunale di Roma e la stessa Cassazione già nel 2005, basate su l’unica perizia tecnica completa effettuata dai massimi esperti internazionali di disastri aerei, che ha assolto con formula piena i generali dell’aereonautica Bartolucci, Ferri e gli altri 79 ufficiali, accusati di alto tradimento.

Ha ragione chi dice: “se non amassi tanto l’ Italia mi trasferirei in un paese razionale”.

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Gen 29 2013

USTICA. MISITI: NON TROVAMMO NESSUNA TRACCIA DI MISSILE EX PRESIDENTE COLLEGIO STA CON GIOVANARDI: FU ESPLOSIONE INTERNA

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aereo_ustica(DIRE) Bologna, 29 gen. – “Nessuna traccia di missile e’ stata evidenziata sulle pareti esterne dell’aereo, recuperato e  ricostruito dal collegio. I risultati della perizia dimostrano in modo definitivo che la causa dell’incidente e’ stata una esplosione interna all’aereo”. Ad affermarlo e’ Aurelio Misiti, presidente del Collegio internazionale dei periti (in cui  sedevano 11 esperti italiani, tedeschi, inglesi e svedesi) che fu incaricato dal Tribunale di Roma di esaminare il relitto del Dc9, l’aereo precipitato la notte del 27 giugno 1980 sui cieli di Ustica. Misiti, in una nota, spiega di sentire “l’obbligo” di ribadire questo concetto alla luce della sentenza della Corte di Cassazione di ieri. Tra il 1991 al 1994 il collegio da lui presieduto, ricorda Misiti, “ha consegnato l’unica perizia completa sull’incidente”.    Una perizia i cui risultati “dimostrano in modo definitivo che la causa dell’incidente e’ stata una esplosione interna all’aereo”. Tant’e’ vero che in base a questa perizia, nel 2005, il Tribunale penale di Roma e poi anche la Cassazione “assolsero con formula piena gli 81 imputati, ufficiali dell’Aereonautica, definendo la tesi, mai dimostrata del missile, come fantasiosa, in quanto frutto di una guerra aerea mai avvenuta sui cieli italiani”. Secondo Misiti, “non si puo’ ritenere plausibile che tra il 2005 e il 2013 ci siano stati studi piu’ approfonditi che abbiano indotto il Tribunale civile di Palermo (che ha condannato i ministeri nel 2011 parlando di guerra aerea, ndr) e la terza sezione di Cassazione a cambiare quella sentenza”. Misiti e’ convinto che la Cassazione abbia “esaminato solo il processo civile di Palermo” e basato su questo la sua sentenza, “trascurando la rilevante documentazione dei processi penali, che hanno dimostrato esattamente il contrario”.

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Gen 22 2013

ELEZIONI: MISITI, ECCO PERCHE’ NON MI CANDIDO

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(ANSA) – CATANZARO, 22 GEN – Aurelio Misiti non compare tra i candidati al Parlamento della Calabria.’ Ho ritenuto – dice – che sette anni di presenza in Parlamento siano gia’ troppi. Il nostro Parlamento, pur essendo il luogo principale dove si esercita la democrazia in un Paese occidentale, ha perduto purtroppo le prerogative originali assegnate dalla Costituzione di essere il centro di elaborazione e approvazione delle leggi, e si limita ormai a ratificare cio’ che viene elaborato e deciso dall’Esecutivo di sinistra, di destra o tecnico che sia. Molte sono state le proposte parlamentari non approvate in questa legislatura che meritavano di diventare legge ma dubito molto che nella prossima si potra’ cambiare l’andamento sopra descritto se non si riesce a modificare la Costituzione in alcuni punti essenziali come la composizione delle Camere, il bicameralismo perfetto, i poteri del Presidente del Consiglio e di quello della Repubblica. Ma per fare cio’ necessita che la XVII legislatura diventi costituente e di breve durata’. Leggi Tutto »

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Gen 22 2013

Redazione ProCalabria: Intervista ad Aurelio Misiti

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Redazione Associazione Politico-Culturale ProCalabria – 22 gennaio 2013

L’on. Aurelio Misiti non compare tra i candidati al Parlamento della nostra Regione.

L’abbiamo raggiunto questa mattina nel suo studio a Montecitorio per saperne di più ed avere un suo commento alle liste pubblicate dai siti online questa notte.

 

D: Come mai onorevole non si è ripresentato a queste elezioni politiche?

R: Ho ritenuto che sette anni di presenza in Parlamento siano già troppi. Il nostro Parlamento, pur essendo il luogo principale dove si esercita la democrazia in un Paese occidentale, ha perduto purtroppo le prerogative originali assegnate dalla Costituzione di essere il centro di elaborazione e approvazione delle leggi, e si limita ormai a ratificare ciò che viene elaborato e deciso dall’Esecutivo di sinistra, di destra o tecnico che sia.

D: Ma non le rimane qualche rimpianto per il lavoro forse non concluso per lo scioglimento anticipato delle Camere?

R: Molte sono state le proposte parlamentari non approvate in questa legislatura che meritavano di diventare legge ma dubito molto che nella prossima si potrà cambiare l’andamento sopra descritto se non si riesce a modificare la Costituzione in alcuni punti essenziali come la composizione delle Camere, il bicameralismo perfetto, i poteri del Presidente del Consiglio e di quello della Repubblica. Ma per fare ciò necessita che la XVII legislatura diventi costituente e di breve durata.

D: Quindi avrebbe voluto essere presente?

R: Non credo che la presenza di un singolo parlamentare possa modificare qualcosa, anzi qualche volta si può influire più dall’esterno, se la persona ha molto peso in settori chiave per l’ammodernamento della nostra Italia.

D: Ma lei che giudizio dà dei candidati presentati dai partiti?

R: Non devo dare voti alle persone ma certamente il quadro almeno in Calabria non è esaltante.

Sarei stato molto più soddisfatto se le personalità scelte avessero avuto un maggior peso specifico nella società calabrese e italiana al fine di poter influire con autorevolezza sulle decisioni dei Governi a favore del Mezzogiorno d’Italia. Apprezzo comunque quei partiti come il PdL di Berlusconi e il Pd di Bersani che comunque hanno trasmesso un messaggio all’opinione pubblica candidando personalità non compromesse nel campo giudiziario.

D: Ma allora vuole dire che gli altri non hanno presentato liste pulite?

R: Non dico questo ma noto con soddisfazione che i due partiti di massa, più vulnerabili per ragioni oggettive, hanno scelto con coraggio di non presentare i cosiddetti “incandidabili”, cioè persone che, pur non avendo subito condanne definitive, abbiano però pendenze pesanti di giustizia penale.

D: Lei ritiene che i piccoli partiti hanno presentato “in candidabili”? Si riferisce anche a Grande Sud?

R: Non faccio nomi né di persone né di sigle, ma mi riferisco in generale al fatto che per prendere qualche voto in più, ammesso che ciò si verifichi, i piccoli partiti tutti e perché no Grande Sud, sono propensi a non procedere a indagini e verifiche sulla eticità dei candidati.

D: Non basta però essere onesti  per poter gestire bene la “cosa pubblica”, ci vogliono certamente altre caratteristiche o no?

R: Certamente si. La cultura dei deputati e dei senatori è essenziale nel lavoro parlamentare e per accertarsene basta scorrere i curricula, che spesso sono di una povertà desolante. Aver avuto esperienze gestionali, amministrative e politiche nel territorio è la base fondamentale per un parlamentare, altrimenti parla in via teorica senza legami con la realtà sociale. Sono convinto infatti che i futuri Governi, anche se presieduti da altissime personalità eletti dal popolo, debbano essere formati da personalità con grandi esperienze politico-professionali preferibilmente al di fuori degli eletti. Gli U.S.A. rappresentano il miglior esempio di quello che succintamente ho detto sopra.

D: Ma veniamo al dunque: lei ha sempre parlato dell’importanza dello sviluppo del Mezzogiorno per rilanciare il Paese; i partiti che rappresentano questo territorio le sembrano adeguati?

R: Purtroppo, contrariamente a quanto avviene nel Nord del Paese, le forze politiche del Mezzogiorno non sono adeguate alla bisogna. Il tentativo di Mpa di Lombardo, di Grande Sud di Miccichè e di altre piccole formazioni, non hanno raggiunto lo scopo di unificarsi in un vero partito del Sud, con un proprio programma ideale ed economico, per rompere il monopolio nordista; prova né è che, dopo la sconfitta netta di queste formazioni in Sicilia, non hanno potuto fare altro che tornare alla casa madre del PdL per poter sopravvivere. E il bello è che si sono adeguati alle richieste provenienti, non certo dalla parte migliore del PdL, di aiutare questo partito a impedire una maggioranza stabile nei due rami del Parlamento. Sono invece d’accordo in questo caso con il presidente Berlusconi, il quale ripetutamente invita gli italiani a votare PdL o Pd proprio per assicurare la governabilità completa del Paese e consentire a chi vince di riformare finalmente parti importanti della Costituzione e sconfiggere definitivamente un apparato burocratico che tende sempre a rendere suddito il cittadino, specialmente quello onesto.

D: Dalle sue risposte appare chiaro che non partecipare alla campagna elettorale è per lei quasi una liberazione?

R: Basta scorrere il mio curriculum e si può notare facilmente che nella mia vita lavorativa ho raggiunto i traguardi più importanti a cui una persona, proveniente da una famiglia di emigranti del Mezzogiorno, potesse aspirare. Pertanto la frequentazione delle aule parlamentari da parte mia non è stata certamente un mestiere o un punto di arrivo come avviene per tanti altri. Mi ritengo ancora in grado di poter essere utile alla mia Calabria, al Sud ma anche all’intero Paese, a cui ho dedicato con passione tutto il mio lavoro scientifico, tecnico e amministrativo.

 

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Gen 05 2013

Misiti sostiene Abramo: Catanzaro spina dorsale della regione

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Comune di Catanzaro

catanzaroinforma.it – 04-01-2013

Misiti sostiene Abramo: Catanzaro spina dorsale della regione

Candidature Pdl, Tallini: nessun caso Traversa, vogliamo una effettiva rappresentanza del territorio

 

 

Il Comune di Catanzaro è fondamentale, è la “spina dorsale della regione, se va in tilt Catanzaro, va in tilt tutta la Regione”. Il deputato di Grande Sud, Aurelio Misiti, amico della città capoluogo, sceso in soccorso a sostegno delle emergenze locali in più di un’occasione – basta ricordare l’Ente Fiera e la consulenza gratuita sulla situazione dell’edilizia scolastica – porta il proprio sostegno politico al candidato sindaco del centrodestra Sergio Abramo nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla Fondazione “Don Francesco Caporale”, nella sala Giunta di Palazzo di Vetro, alla presenza oltre che di Abramo e Fulvio Scarpino, anche della padrona di casa, la presidente Wanda Ferro, che è anche coordinatrice provinciale del Pdl, e dell’assessore regionale al Personale, Domenico Tallini. Leggi Tutto »

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Gen 05 2013

Misiti: «Abramo sia confermato sindaco»

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Misiti - Abramo - Ferro

Misiti – Abramo – Ferro

CATANZARO LIVE – 2013-01-04

CATANZARO 

Il candidato del centrodestra incassa l'”endorsement” dell’Onorevole Misiti

Continua senza sosta la campagna elettorale di Sergio Abramo: a due settimane dal voto nelle otto sezioni sospese dal TAR, il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra ha incassato anche l’ “endorsement” di Aurelio Misiti, ex assessore regionale ai lavori pubblici con la giunta Chiaravalloti, ex Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti con il governo Berlusconi, attualmente capogruppo alla Camera del Movimento “Grande Sud”. Nel corso di una conferenza stampa organizzata questa mattina presso la Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, l’onorevole Misiti ha inteso fare il punto sul prossimo appuntamento elettorale cittadino: «Ho accolto con meraviglia la decisione del TAR di bloccare il lavoro amministrativo della giunta Abramo, di cui lodo le capacità e l’impegno, e mi sono meravigliato quando ho visto il comportamento dell’opposizione che ha portato all’annullamento del voto. Lo reputo un ricorso strumentale, proprio come quelli che spesso vengono fatti da alcuni per bloccare le opere pubbliche già in cantiere. La speranza è che il 20 e 21 gennaio si possa definitivamente chiudere la partita confermando Sergio Abramo sindaco». Presenti all’incontro anche l’Onorevole Tallini, il Presidente della Provincia Wanda Ferro e il candidato Sergio Abramo. «Ho conosciuto Misiti in veste di assessore ai lavori pubblici – ha dichiarato la Ferro – Molte delle opere pubbliche oggi in campo sono dovute alla sua caparbietà e alla sua professionalità tecnica. Per questo voglio dirgli grazie per il lavoro fin qui svolto e per la fiducia che ha inteso accordare ad Abramo». «La scelta libera e non sollecitata dell’Onorevole Misiti che, al di là delle fazioni politiche, si è schierato con Sergio Abramo è qualcosa di straordinario e da rimarcare – ha aggiunto l’Assessore Tallini. – La sua preparazione tecnica è stata in passato e sono convinto che sarà anche in futuro un valido supporto per l’Amministrazione di questa città». Dello stesso parere il candidato a sindaco «Sono grato a Misiti per l’attestato di stima che ha voluto rivolgermi: non è cosa da poco poter contare sul contributo e l’aiuto di un tecnico così preparato. Il suo impegno per il territorio è cosa nota: già in passato la nostra amministrazione aveva potuto constatarne la professionalità. Mi riferisco alla questione “Ente Fiera”, quando l’onorevole si è recato con noi al Ministero dello Sviluppo Economico per perorare la causa della Calabria e difendere il finanziamento che ci era stato accordato, ma anche alla questione “edilizia scolastica”, quando ci ha aiutato a ridimensionare l’allarme sconsiderato e ingiustificato sulle strutture scolastiche cittadine. La sua esperienza sarà preziosa anche per le future sorti della città».
Gianfranco Giovene

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Gen 04 2013

COMUNALI CATANZARO; CONFERENZA STAMPA DI MISITI

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misiti a cz

Scarpino, Misiti, Abramo, Ferro, Tallini

COMUNALI: CATANZARO; MISITI, LAVORO ABRAMO PER BENE CITTA’

(ANSA) – CATANZARO, 4 GEN – ‘Ritengo che le amministrazioni devono essere indipendenti dalle beghe che possono nascere nelle sezioni.  Sergio Abramo stava facendo gia’ delle buone cose per la citta’ e non capisco perche’ sia stata fermata la sua attivita’ amministrativa’. Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa esprimendo il suo sostegno al candidato sindaco di Catanzaro del centrodestra, Sergio Abramo.
‘Le priorita’ – ha aggiunto – sono i fatti che interessano i cittadini e non le beghe tra partiti politici e gruppi. E’ questa la motivazione di fondo per la quale sto appoggiando la candidatura di Sergio Abramo. Non possiamo consegnare la politica e le istituzioni ai magistrati, anche se sono amministrativi. La politica deve svolgere il suo ruolo e deve limitarsi nelle beghe’.
‘Riportiamo Sergio Abramo – ha concluso Misiti – al suo posto perche’ deve continuare a lavorare per il bene di Catanzaro. E’ necessario che si arrivi rapidamente alla gestione democratica della citta”. (ANSA).

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Gen 04 2013

ELEZIONI: MISITI, GRANDE SUD E’ PER RINASCITA MERIDIONE

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CANDIDATURE SONO IMPORTANTI MA SECONDARIE RISPETTO A PROGETTO (ANSA) – CATANZARO, 4 GEN

‘Noi abbiamo bisogno di una forza politica che ha come obiettivo fondamentale la rinascita del Mezzogiorno per il bene dell’Italia’. Lo ha detto stamane a Catanzaro il capogruppo alla Camera di Grande Sud-Ppa, Aurelio Misiti, circa il ruolo di ‘Grande Sud’ per le prossime elezioni politiche.
‘Grande Sud – ha aggiunto – e’ un’operazione politica nazionale che non vuole fare il contrario della Lega Nord ma vuole affermare i diritti ed i doveri che i popoli meridionali devono avere. Grande Sud vuole fare in modo che il meridione non venga trattato come una cenerentola. Lo sviluppo del Mezzogiorno e’ prioritario per poter riprendere il cammino complessivo. Noi dobbiamo fare in modo che il Pil del Sud tenda ad andare verso la media nazionale’.
‘Le candidature sono importanti – ha concluso Misiti – ma allo stesso tempo anche secondarie rispetto al progetto complessivo. In questo momento c’e’ una grande voglia che questo progetto cammini’. (ANSA).

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Gen 03 2013

Coferenza stampa dell’On. Misiti sulle prossime elezioni amministrative di Catanzaro

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catanzaro

Venerdi 4 gennaio 2013 alle ore 11:25 presso la sala Giunta della Provincia di Catanzaro avrà luogo una conferenza stampa indetta dall’On. Aurelio Misiti -Vicepresidente del Gruppo Misto alla Camera dei deputati – avente ad oggetto le prossime elezioni amministrative della Città di Catanzaro.

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Gen 01 2013

Roccela Jonica, Misiti: la variante alla SS 106 si farà

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Calabria Ora – 30 dicembre 2012

bretella ss106 roccella jonica

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