Maggio, 2012

Mag 10 2012

ACEA: MISITI (GRANDE SUD), BASTA LITIGI SULLA PELLE DEI ROMANI

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(AGENPARL) – Roma, 10 mag – “Lo scontro sulla privatizzazione dell’ACEA tra il sindaco Alemanno e il Partito democratico va interrotto per il bene della città e la credibilità delle istituzioni cittadine”. Così in una nota del capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti, già presidente dell’Acea.

“Nessuno può tirarsi indietro – sottolinea l’esponente del movimento arancione – basta esaminare i bilanci degli ultimi quindici anni e ricordare le sfortunate avventure economico finanziarie nella telefonia mobile che l’ACEA, imitando la sciagurata iniziativa dell’ENEL di Tatò, ha intrapreso, depauperando il suo patrimonio e rendendo asfittici i bilanci. In Italia – aggiunge – si hanno esempi di aziende di servizi comunali interamente pubbliche che non brillano per efficienza, efficacia ed economicità e di altre che invece sono al top; la stessa cosa si può dire delle aziende private del settore”. Misiti ricorda che “la storia dell’azienda elettrica e poi anche idrica, fondata nel 1909 dal grande Sindaco Nathan, mostra con un’infinità di dettagli che nei periodi di sana gestione ha svolto egregiamente i suoi compiti, fornendo “utili” alla città, anche quando la proprietà era esclusiva del Comune di Roma. Pertanto – prosegue – la “decadenza”, segnalata da importanti esponenti del principale partito di opposizione , non può essere attribuita, ammesso che ci sia, alla cattiva gestione pubblica dei soli ultimi tre anni”.

“In riferimento ai servizi erogati dall’ACEA – spiega il capogruppo di Grande Sud alla Camera – si può procedere a bandi pubblici di vendita di interi settori come quello ad esempio dell’illuminazione pubblica, ma per quanto riguarda il servizio idrico integrato, prima di attuare passivamente vecchie normative in gran parte cancellate dal recente referendum, va fatta una approfondita analisi dei costi e dei benefici che un eventuale superamento del monopolio pubblico potrebbe comportare. Grande Sud – sottolinea – ritiene che in questo settore così delicato il controllo complessivo della qualità dei servizi e dei conti economici spetta esclusivamente ai Comuni, mentre l’eventuale privatizzazione va sempre accompagnata dalla liberalizzazione del servizio”. Nel caso in specie, per MIsiti “il Comune di Roma, può non dare seguito alla delibera adottata, non perché sarebbe illegittima, ma per il bene della città e per l’effetto politico degli stessi esiti referendari. Si tratta pertanto di recuperare un “trend” positivo alla gestione industriale di ACEA nel settore idrico, con investimenti mirati a superare le attuali carenze del sistema gestionale, che sicuramente spingerà in alto il valore delle azioni, oggi a quattro euro rispetto ai dieci – quindici euro di valore reale, dopo di che si può esaminare con più tranquillità il fascicolo privatizzazione – liberalizzazione del settore idrico di Roma”.

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Mag 07 2012

Francia: Misiti (Grande Sud), adesso Bce sara’ banca vera? Misiti

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(ASCA) – Roma, 7 mag – ”I partiti italiani tutti con Hollande; e’ questa la dimostrazione piu’ tangibile che i valori ideologici non ci sono piu’; non si spiega infatti perche’ all’applauso di Bersani e del centro sinistra si siano uniti i vari Schifani, Tremonti, Frattini e tanti altri membri dei governi guidati da Silvio Berlusconi”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati, Aurelio Misiti.

 ”Il fenomeno pero’ – sottolinea l’esponente del movimento arancione – non riguarda solo l’Italia: lo stesso Jacques Rene’ Chirac ad esempio ha voltato le spalle a Sarkozy scegliendo il socialista, mentre il capo del Pasok Andreas Papandreou ha potuto esclamare: con Hollande avremo finalmente gli eurobond.

Gli eurobond, la profonda modifica del patto fiscale della signora Merkel – aggiunge -, la BCE come banca di ultima istanza, sono certamente argomenti importanti nella valutazione della situazione politica post elettorale francese. Ma e’ questo il collante vero tra destra e sinistra europea sul caso Francia? C’e’ sicuramente dell’altro e in primo luogo c’e’ una diffusa e sotterranea avversione rispetto alla supremazia tedesca nel Continente”.
Per Misiti ”e’ venuto quindi il momento della verita’: senza l’unita’ politica dei Paesi europei lumeggiata dai padri fondatori De Gasperi, Adenauer, Schuman e lo stesso Helmut Josef Michael Kohl, i singoli stati saranno alla merce dei mercati e la Comunita’ economica e’ destinata al fallimento.
L’Italia e’ la nuova Francia, come sempre in passato, per continuare ad essere protagoniste devono unire le loro forze – conclude – per convincere la Germania che una nuova e piu’ incisiva politica europea, con una BCE trasformata in banca
centrale vera, fa bene a tutte le Nazioni ma soprattutto alla stessa Germania”.

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Mag 04 2012

Governo, Misiti (Grande Sud): Non isolare Monti dal paese reale

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Roma, 04 MAG (il Velino/AGV) – “Il calo di popolarita’ del governo, dovuto ai provvedimenti sulle pensioni e sulla prima casa, viene interpretato da taluni come conseguenza della mancanza di mediazione politica e sociale tra il governo, il Parlamento e la societa’ civile. Il gabinetto Monti infatti e’ nato come governo dei tecnici senza alcuna contaminazione dei partiti, i quali hanno creduto cosi’ di commissionare a Monti il ‘lavoro sporco’ per poi tornare a governare avendo superato il periodo critico della politica”.
Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera, Aurelio Misiti. “Lo Stato anfibio funziona male – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, cioe’ il sistema basato sul governo tecnico puro costretto a porre la fiducia su ogni disegno di legge perche’ i partiti non sono in grado di gestire i propri parlamentari, non puo’ durare fino alla primavera del 2013. Fin qui ci azzecca l’analisi del professor Sartori sul Corriere della Sera di oggi ma, proseguendo la lettura, questa – prosegue – si trasforma in una mitologica profezia: ‘comunque si muovano il Parlamento e i partiti Monti ci sara’ sempre’. La soluzione lumeggiata dal politologo non convince affatto”. Per Misiti, l’editorialista del Corriere della Sera “dimentica che la Costituzione impedisce al Presidente della Repubblica di decidere le sorti del governo a suo piacimento senza tener conto del Parlamento, che puo’ sempre indicare una personalita’ politica sostenuta dalla maggioranza dei deputati e senatori.
La via maestra pertanto – prosegue – e’ quella di valorizzare il Parlamento e quindi la politica, coinvolgendola non solo con la fiducia ma nella stessa gestione diretta della cosa pubblica, procedendo rapidamente a rafforzare il governo Monti con l’inserimento di almeno un rappresentante per ogni forza politico – parlamentare dell’attuale maggioranza. Un rimpasto di governo di questo tipo – conclude Misiti – conseguirebbe l’obbiettivo di non isolare l’esecutivo rispetto al paese reale nel periodo piu’ difficile del dopoguerra e di farlo durare senza imboscate fino al 2013”. – www.ilvelino.it – (com/gat) 041256 MAG 12 NNNN

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Mag 02 2012

FISCO: MISITI, APPROVARE SUBITO MISURE COMPENSAZIONE

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(ANSA) – ROMA, 2 MAG – ‘Grande Sud auspica che, sulla compensazione tra imposte e crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione dalle imprese, in Parlamento si stabilisca un clima di collaborazione affinche’ la proposta di legge Alfano sia approvata in tempi rapidi. Con i contributi ‘anche di contenuto’ di tutti i gruppi dell’attuale maggioranza, per dare risposte immediate e concrete alle domande del mondo delle imprese sane e produttive, evitandone la chiusura’. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati Aurelio Misiti.

‘Infatti – spiega l’esponente del movimento arancione -, mentre il decreto legislativo 241/97 stabilisce che i titolari di partita Iva, che eseguono ‘i versamenti unitari delle imposte, dei contributi dovuti all’INPS e delle altre somme a favore dello Stato, delle Regioni e degli Enti previdenziali, possono compensare i crediti dello stesso periodo nei confronti dei medesimi soggetti’, la legge 78/2010 articolo 31 ne vieta l’attuazione, pur lasciando uno spiraglio di parziale compensazione dei crediti relativi alle stesse imposte, le cui modalita’ pero’ venivano rinviate a un decreto, mai emanato, del Ministro dell’Economie e delle Finanze. Pertanto – conclude Misiti – e’ urgente e indispensabile una norma semplice e chiarificatrice’. (ANSA).

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