Dic
16
2011
(AGENPARL) – Roma, 16 dic – “L’aeroporto di Reggio Calabria va gestito con maggiore managerialità per attrarre le compagnie aeree italiane e straniere. Va allargato il bacino di utenza all’intera provincia reggina e a quella di Messina favorendo i passeggeri con un piano di utilizzo di infrastrutture esistenti, che vanno solo finalizzate allo scopo. La Regione e le F. S. con la presenza del Governo devono sottoscrivere una convenzione che consenta di utilizzare le ferrovie esistenti da Rosarno e da Roccella a Reggio Aeroporto con treni moderni e veloci, su cui eseguire le operazioni preliminari di imbarco. L’ex Vice Ministro ha concluso affermando che vanno create anche le condizioni gestionali migliori per attrarre i passeggeri della città metropolitana di Messina attraverso aliscafi moderni che debbono trovare la possibilità di attracco all’interno dello stesso scalo aeroportuale”. Lo ha affermato Aurelio Misiti, deputato del gruppo Misto e già Viceministro ai Trasporti.
Dic
14
2011
(AGENPARL) – Roma, 14 dic – “Le risposte del ministro Passera alle interrogazioni urgenti di alcuni deputati meridionali sugli incredibili tagli ai treni dal Sud sembrano scritte nell’ufficio dell’Amministratore Delegato – dichiara l’on. Aurelio Misiti del gruppo Misto – per il contenuto giustificazioni sta delle nuove inaudite scelte del management di FS, che isolano di fatto la Calabria e la Sicilia dal resto del paese. Siamo certi che il Ministro, di cui sono note la capacità e la cultura d’impresa, – continua l’onorevole – si sarà certamente reso conto che le ferrovie italiane vanno riformate profondamente, mettendo sempre al centro dell’attenzione le necessità dei cittadini e non altro. Va smantellata a tal fine la holding FS – insiste Misiti – dividendo Trenitalia SpA da RFI SpA, privatizzando la prima e fondendo la seconda in una Agenzia del trasporto ferroviario con la corrispondente direzione generale del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti), a cui va affidato il controllo e vanno unificate altresì in una “FS Servizi” Italfer e le altre partecipate. Solo così potremo sostenere – conclude Misiti – il processo di coesione del paese attraverso l’avvio della concorrenza nel trasporto ferroviari o, dando un senso anche al settore dell’antitrust che dovrà vigilare sull’intero comparto”.
Dic
14
2011
(AGI) – Catanzaro, 14 dic. – “Le risposte del ministro Passera alle interrogazioni urgenti di alcuni deputati meridionali sugli incredibili tagli ai treni dal Sud sembrano scritte nell’ufficio dell’Amministratore Delegato per il contenuto giustificazionista delle nuove inaudite scelte del management di FS, che isolano di fatto la Calabria e la Sicilia dal resto del paese”. Lo dichiara l’ex sottosegretario Aurelio Misiti, deputato del gruppo Misto. “Siamo certi che il Ministro, di cui sono note la capacita’ e la cultura d’impresa, – continua – si sara’ certamente reso conto che le ferrovie italiane vanno riformate profondamente, mettendo sempre al centro dell’attenzione le necessita’ dei cittadini e non altro. Va smantellata a tal fine la holding Fs – insiste Misiti – dividendo Trenitalia SpA da RFI SpA, privatizzando la prima e fondendo la seconda in una Agenzia del trasporto ferroviario con la corrispondente direzione generale del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti), a cui va affidato il controllo e vanno unificate altresi’ in una “FS Servizi” Italfer e le altre partecipate”. (AGI) Solo cosi’ potremo sostenere – conclude Misiti – il processo di coesione del paese attraverso l’avvio della concorrenza nel trasporto ferroviario, dando un senso anche al settore dell’antitrust che dovra’ vigilare sull’intero comparto.
Dic
12
2011
(AGENPARL) – Roma, 12 dic – La presenza nel Governo del Ministro Passera ha creato grandi aspettative – scrive sul suo blog l’ex Vice Ministro alle infrastrutture Aurelio Misiti – ma egli ha presentato in Parlamento un piano per le Infrastrutture che risulta essere la fotocopia delle relazioni dei Ministri degli ultimi dieci anni e riassunta oggi su Affari e Finanza di Repubblica. Se si eccettuano alcune misure utili per l’attrazione di capitali privati, riportate nell’articolo 42 della finanziaria in discussione alla Camera – continua Misiti – che noi stessi avevamo previsto di inserire nel decreto in preparazione nel mese di ottobre, il resto è velleitario e ripetitivo. Nulla è emerso dalle dichiarazioni del Ministro in Commissione alla Camera – prosegue l’ex Vice Ministro – che riguardasse la riforma indifferibile del sistema ferroviario, per avviare la separazione netta tra RFI – Rete Ferroviaria Italiana – e Trenitalia, da privatizzare e metterla realmente sul mercato; il che avrebbe alimentato un processo di rinnovamento e di “equalizzazione” del servizio di trasporto ferroviario Nord-Sud, Est-Ovest, e non solo TAV – Treno Alta Velocità – per di più limitato a Napoli. Ma poiché la speranza è l’ultima a morire, va concesso ancora almeno un mese di tempo – conclude Misiti – affinché il Ministro e il suo Vice, già esperto amministratore di Banca Intesa-Infrastrutture, possano passare dalle parole ai fatti
Dic
05
2011
Voteremo la manovra Monti per “salvare l’Italia” e forse l’euro ma non è ancora la manovra per lo sviluppo: vanno rafforzati infatti gli atenei italiani e i centri di ricerca per riportare la crescita ai livelli dei paesi emergenti, come hanno fatto la Germania e l’Inghilterra all’apparire della crisi del duemila e sette ma anche paesi come Cina, Turchia, Brasile, Russia e India, -è quanto ha dichiarato l’on. Aurelio Misiti del Gruppo Misto dopo la conferenza stampa del Governo-.
Siamo convinti pure –ha continuato l’onorevole- che, senza realizzare un piano di piccole opere e senza il quadruplicamento ferroviario tra Salerno e Palermo, il Mezzogiorno è destinato all’isolamento e all’impoverimento.
Sono questi i temi – egli ha concluso – che porteranno benéfici effetti all’economia e soprattutto all’occupazione giovanile e femminile.
Dic
02
2011
(9Colonne) Roma, 2 dic – “Andrebbe inserito nel Governo almeno un esperto tecnico che capisca la differenza nel realizzare le piccole o le grandi opere; e visto che c’è stato un ‘qui pro quo di omonimia’ per i sottosegretari, si faccia giurare subito il Franco Braga indicato dall’ex Ministro Matteoli e poi a gennaio si parta con migliaia di piccoli cantieri per la prevenzione sismica in tutto il territorio nazionale, gestiti e coordinati dai Provveditorati alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. L’Autorità dei Lavori Pubblici stima che in questi casi l’investimento pubblico di un miliardo di euro muove otto miliardi privati nel sistema produttivo, con evidenti riflessi occupazionali ed effetti positivi sulla domanda”. Lo afferma l’ex sottosegretario Aurelio Misiti, deputato del Gruppo Misto, a margine di un incontro sulle società organismo di attestazione delle imprese di costruzioni. Misiti ricorda che “i codici vigenti su lavori e forniture e sull’ambiente sono quanto di più complesso e contorto si possa immaginare con allungamenti insopportabili dei tempi burocratici dell’iter approvativo diqualunque lavoro pubblico; le stazioni appaltanti sono troppo numerose e molto spesso impreparate per la bisogna; ai Ministeri sono rimasti poteri di indirizzo, programmazione e finanziamento; mentre quelli di realizzare concretamente l’opera sono intestati alle Regioni e agli Enti Locali, alle società concessionarie comprese le FFSS e alle autorità portuali; le opere pubbliche sotto soglia comunitaria sono rapidamente cantierabili mentre le grandi opere, se non progettate e approvate, hanno bisogno di un iter burocratico di qualche anno”.
Dic
02
2011
(AGENPARL) – Roma, 02 dic – “I banchieri possono fare le opere pubbliche? La mia risposta è si a condizione che abbiano consapevolezza almeno sui seguenti quattro punti: i codici vigenti su lavori e forniture e sull’ambiente sono quanto di più complesso e contorto si possa immaginare con allungamenti insopportabili dei tempi burocratici dell’iter approvativo di qualunque lavoro pubblico; le stazioni appaltanti sono troppo numerose e molto spesso impreparate per la bisogna; ai Ministeri sono rimasti poteri di indirizzo, programmazione e finanziamento, mentre quelli di realizzare concretamente l’opera sono intestati alle Regioni e agli Enti Locali, alle società concessionarie comprese le FFSS e alle autorità portuali; le opere pubbliche sotto soglia comunitaria sono rapidamente cantierabili mentre le grandi opere, se non progettate e approvate, hanno bisogno di un iter burocratico di qualche anno”. Lo afferma Aurelio Misiti del Gruppo Misto, ex viceministro delle Infrastrutture, a margine di un incontro sulle “SOA”- società organismo di attestazione delle imprese di costruzioni.
“In base a quanto sopra e alle urgenze della nostra economia – continua – andrebbe inserito nel Governo almeno un esperto tecnico che capisca la differenza nel realizzare le piccole o le grandi opere; e visto che c’è stato un “qui pro quo di omonimia” per i sottosegretari, si faccia giurare subito il Franco Braga indicato dall’ex Ministro Matteoli e poi a gennaio si parta con migliaia di piccoli cantieri per la prevenzione sismica in tutto il territorio nazionale, gestiti e coordinati dai Provveditorati alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
L’Autorità dei Lavori Pubblici stima che in questi casi l’investimento pubblico di un miliardo di euro muove otto miliardi privati nel sistema produttivo, con evidenti riflessi occupazionali ed effetti positivi sulla domanda”.
Dic
01
2011
(AGENPARL) – Roma, 01 dic – “L’atto aggiuntivo alla Convenzione tra Anas e Autovie Venete, che serve a reperire le risorse finanziarie per realizzare la terza corsia della autostrada Venezia Trieste, in preparazione da almeno quattro anni, è stato finalmente sottoscritto dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti; si tratta ora di ottenere il via libera anche dal Ministero dell’Econo mia e Finanze. Si auspica di avere successo nella ricerca degli investitori privati che affiancheranno la Cassa Depositi e Prestiti nel finanziare con 2,3 miliardi di euro il sospirato allargamento della A4, messa in crisi anche dalla fluidificazione del traffico dovuta alla messa in esercizio del passante di Mestre. L’iniziativa veneta va ripetuta in altre regioni e in particolare in Calabria e Sicilia, dove si possono programmare grandi opere autostradali da realizzare rapidamente, in quanto già progettate, con il contributo di fondi privati, rendendo bancabili i progetti tramite assett autostradali esistenti da pedaggiare”. È quanto ha dichiarato in una nota l’on. Aurelio Misiti già Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.