Novembre, 2011
Misiti: occorre creare un’unica azienda che gestisca i tre scali calabresi, solo uniti si può crescere
LAMEZIA TERME, Taglio del nastro al nuovo terminal.
Misiti: occorre creare un’unica azienda che gestisca i tre scali calabresi, solo uniti si può crescere
Scopelliti: ora bisogna accelerare l’iter per costruire la futura aerostazione che costerà 90 mln di euro
Due milioni di passeggeri in dieci mesi
Due milioni di passeggeri in transito in appena dieci mesi. Un terminal nuovo di zecca e l’iter già avviato per sbloccare di 90milioni di euro che serviranno per costruire la nuova aerostazione. Ha ormai spiccato il volo l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, che negli ultimi anni ha registrato una costante crescita, confermandosi così punto di riferimento e struttura strategica del trasporto aereo regionale. Dimostrazione di ciò la cerimonia d’inaugurazione del nuovo terminal che ieri a Lamezia ha visto la presenza del viceministro Aurelio Misiti, del sottosegretario Antonio Gentile, del governatore Giuseppe Scopelliti, del presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, della presidente della Provincia Wanda Ferro e del direttore dell’Enac Vito Riggio. Assenti i deputati calabresi impegnati a Roma per la crisi del Governo. Padrone di casa il presidente della società di gestione dello scalo, il senatore Vincenzo Speziali, raggiante più che mai e anche un po’ emozionato, che ha predisposto un’organizzazione in pompa magna.
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Matteoli e Misiti alla cerimonia di apertura di un nuovo tratto della SS 106
Matteoli e Misiti alla cerimonia di apertura di un nuovo tratto della SS 106
GOVERNO: MISITI,VOTO SU RENDICONTO NON SIA CONTA MAGGIORANZA
(ANSA) – CATANZARO, 8 NOV – Il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Aurelio Misiti, rispondendo a una domanda dei giornalisti sullo scontro di Montecitorio relativo al rendiconto dello Stato 2010 si è dichiarato ”stupito dal fatto che le opposizioni in Parlamento avrebbero manifestato l’intenzione di trasformate il voto sul rendiconto, sempre considerato di routine, in una conta sulla tenuta della maggioranza, mescolando il sacro con il profano”. ”Il Governo -ha ribadito il Vice Ministro- ha il dovere di continuare la sua opera fino a quando il Parlamento con apposita votazione negherà la fiducia; ma tale fiducia va legata strettamente ai contenuti, che oggi sono quelli concordati con gli organismi internazionali di cui l’Italia si onora di far parte; ma tali contenuti, sposando una linea liberale e indigesta alle opposizioni, non potranno mai costituire la base del loro programma di governo, essendo frutto della nota lettera della BCE e di quella più recente del Governo Italiano all’Europa. Pertanto o si sostiene il Governo per attuare questa politica di rigore e di sviluppo oppure non rimane che il ricorso al voto dei cittadini, come viene anche auspicato da un gruppo di opposizione legato al partito liberale europeo, più sensibile ai comportamenti delle democrazie occidentali”. (ANSA).
Misiti: IL PONTE SI FARA’
– Vice Ministro, il Ponte sullo Stretto si fa o no?
– Certo. Ci sono appalti in corso, si sta procedendo con gli espropri e ci sono fondi strutturali. Si fa, si fa.
– Perché la Camera allora ha trasferito più di 2 miliardi al trasporto pubblico?
– Questa è una balla. Quell’emendamento, che ha avuto il sì di maggioranza e opposizione, parla di un’eventuale integrazione di fondi per rendere la vita migliore ai pendolari.
– Ma allora il Ponte chi lo paga?
– Ci sono fondi pubblici, fondi strutturali ma soprattutto tanti investitori privati pronti a scommettere sulla struttura. Poi abbiamo portato il contributo UE dal 20% al 40%. Con il pedaggio in pochi anni ce lo ripaghiamo.
– C’è chi dice che non serve a niente.
– Sono le stesse persone che vogliono far sprofondare il Sud. Quando invece questo è il momento migliore per avviare le grandi opere nel Meridione.
– Tipo?
– Strade, porti, ferrovie: così si generano occupazione e economia, intesa come investimenti. Prenda la Napoli-Reggio: presto la finiremo, e sarà una svolta non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato che col pedaggio farà profitti.
Valerio Mingarelli
CRISI: MISITI, CONTRO-LETTERA OPPOSIZIONE SAREBBE BOOMERANG
(AGI) – Roma, 1 nov. – “Il Parlamento Italiano, tanto vituperato dai qualunquisti dell’antipolitica, da tempo approva leggi, risoluzioni e mozioni quasi sempre all’unanimita’, tendenti a risolvere problemi cruciali della societa’ italiana”.Lo ha dichiarato in una nota il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Aurelio Misiti, che ha aggiunto: “basti pensare ad argomenti come difesa dell’occupazione nel caso di Irisbus, aiuto ai pendolari escludendo dai tagli lineari il trasporto pubblico locale, recupero della citta’ dell’Aquila devastata dal sisma, emergenze alluvioni ecc. Non si capisce pertanto – ha continuato Misiti – a quale scopo alcuni gruppi di opposizione, che pure nelle aule parlamentari collaborano, in pubblico fanno solo misera propaganda. Di questa impresentabile propaganda l’esempio piu’ eclatante e’ costituito dall’assurda proposta di inviare a Bruxelles una contro lettera, che sarebbe solo un boomerang per l’Italia – continua Misiti – Va invece dimostrata, come fa il Parlamento, la coesione dell’Italia tanto auspicata dal Capo dello Stato, mobilitando tutte le forze sociali e politiche a far propri il senso e i contenuti della lettera del Governo, che, seppure contiene qualche punto poco digeribile per l’opposizione di sinistra, -conclude Misiti – attuata nel suo insieme potra’ battere la speculazione e rilanciare il Paese come esso merito”. (AGI) Mao 011341 NOV 11