Ottobre, 2011
Risposta del sottosegretario Misiti all’On. Mario Tassone sulla situazione finanziaria della società Ferrovie della Calabria
AURELIO SALVATORE MISITI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, l’interpellanza urgente dell’onorevole Tassone è stata illustrata ampiamente, ma l’onorevole Tassone ha toccato numerosi argomenti (oltre a quelli più specifici dell’interpellanza) a cui si potrebbe far riferimento con eventuali altri atti ispettivi oppure con un dibattito in altra sede, quello delle infrastrutture in generale del Mezzogiorno e quello delle infrastrutture in Calabria. Sono disponibile ad approfondire e discutere anche tali argomenti.
Per quanto riguarda invece l’oggetto dell’interpellanza, non è altro che una valutazione della gestione della società Ferrovie della Calabria. Non voglio qui rifare completamente la storia di questa vicenda, anche perché il testo dell’interpellanza ne fa un accenno facendo riferimento anche ad un accordo intervenuto tra la Presidenza del Consiglio dei ministri (il Governo) e la regione nel 2001. Nessuno meglio dell’onorevole Tassone conosce l’evolversi di quell’accordo, in quanto allora il mio attuale posto era sostanzialmente tenuto proprio dall’onorevole Tassone per gli anni che vanno da quella data fino alla fine della legislatura. Quindi è chiaro che io adesso mi riferirò quasi esclusivamente alle problematiche della gestione, facendo un’osservazione di carattere generale – se volete – perché queste gestioni soffrono di un fatto (bisogna essere chiari sul fatto che sia così): spesso queste gestioni vengono affidate a dirigenze e presidenze tutte provenienti dalla politica, che spesso non svolgono una conduzione molto economica e molto avveduta (lo devo dire in senso generale). Leggi Tutto »
ALITALIA: MISITI, MIGLIOR BIGLIETTO VISITA ITALIA NEL MONDO
(ANSA) – ROMA, 6 OTT – ”L’Alitalia, grazie ai programmi di allargamento delle rotte internazionali oltre che di quelle interne, rappresenta il miglior biglietto da visita dell’Italia nel mondo”.
Lo afferma il sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Aurelio Misiti in una nota. ”Il sottosegretario Misiti, durante la presentazione del nuovo aereo Embraer avvenuta questa mattina nell’aeroporto di Fiumicino, ha portato ai vertici di Alitalia il saluto del Ministro Matteoli e del Governo.
Egli si e’ compiaciuto per la buona tenuta finanziaria della compagnia e lo sforzo di rinnovamento dell’intera flotta, che, secondo quanto ha comunicato l’amministratore delegato Rocco Sabelli, comportera’ una drastica riduzione delle immissioni di inquinanti nell’atmosfera”.
”In merito alle norme italiane e europee che regolano le emissioni di gas tipo CO2, che comporterebbero un aggravio di costi non sopportabile – ha continuato Misiti – c’e’ l’impegno
del Ministro Matteoli e del Ministro dell’Ambiente a rivedere la normativa, salvaguardando gli obiettivi dell’attuale legge, ma eliminando l’ingiusta gabella che colpirebbe una compagnia come Alitalia, che, con i suoi nuovi aerei, inquina meno delle altre compagnie europee. Infine il sottosegretario ha espresso il compiacimento del Governo per l’accordo tra l’industria brasiliana e Alitalia, foriero anche di nuovi insediamenti industriali nel nostro paese”.
L’On. Misiti alla presentazione del nuovo aereo Embraer
Sottosegretario Misiti: lavoriamo per sospenderla e modificarla
Roma, 6 ott. (TMNews) – La direttiva europea sulle emissioni che riguarda le compagnie aeree avrà “un impatto insopportabile” per Alitalia. Lo ha detto l’amministratore delegato della compagnia, Rocco Sabelli, intervenendo alla presentazione dell’accordo con Embraer per l’acquisto di 20 aerei regionali.
“Stiamo chiedendo al ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e delle Politiche comunitarie – ha affermato Sabelli – di scongiurare il rischio della direttiva comunitaria sulle emissioni che, se mantenuta negli attuali profili, avrà un impatto pesante, anzi insopportabile su Alitalia. E’ una legge sbagliata, ha obiettivi condivisibili ma è condotta con criteri incoerenti. E paradossale che noi che abbiamo una flotta tra le più giovani e con le minori emissioni con questa direttiva saremmo tra le più penalizzate. Stiamo facendo pressione a livello nazionale ed europeo affinchè la legge sia ripensata e congelata per farle avere un profilo diverso”.
Su questo tema è intervenuto anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Aurelio Misiti che si è detto d’accordo con Sabelli. “Stiamo lavorando a Bruxelles per coordinare le normative sulle emissioni. Alitalia è stata sostenuta da questo governo sin dall’inizio e continueremo a farlo. Siamo soddisfati per quanto sta facendo in campo ambientale – ha aggiunto riferendosi al rinnovamento della flotta – vogliamo scongiurare il rischio di questa legge e la sospenderemo fino a quando non l’avremo migliorata sempre con l’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2”.
Della direttiva se ne parlerà il prossimo 10 ottobre in occasione del consiglio dei ministri europeo.
Misiti: “Si può realizzare l’autostrada ionica tra Reggio e Taranto”
GAZZETTA DEL SUD 01/10/2011
In tempi di crisi economica dei paesi occidentali ha ragione il Governo italiano ad annunciare senza mezzi termini la carenza di risorse finanziarie dello Stato per realizzare le grandi opere. C’è tuttavia da osservare che l’industria delle costruzioni in un paese avanzato come l’Italia costituisce il motore della ripresa economica per il considerevole indotto ad essa legato e pertanto le opere pubbliche si devono fare. Come? Ricorrendo al mercato finanziario privato.
È decisivo il decreto annunciato da Tremonti e Matteoli per attirare investimenti e per ridurre drasticamente gli intralci burocratici inutili, che fm’ora hanno ostacolato l’infrastrutturazione del paese in senso moderno. I tempi lunghi di approvazione dei progetti e gli ostacoli frapposti da norme non chiare vanno superati con norme semplici.
Le necessarie valutazioni tecniche ed ambientali, dopo l’esperienza degli ultimi anni, vanno effettuate in Intervalli di tempo contenuti e senza possibilità di proroghe. Sono condizioni necessarie anche se non sufficienti affinché gli investitori nazionali e internazionali siano attirati dal settore costruzioni.
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