Mar
31
2010
Calabria Ora – 31 Marzo 2010
La sconfitta del centro sinistra in Calabria conferma la tendenza della nostra gente a criticare i propri governanti, ritenuti incapaci di risolvere i problemi immediati dei cittadini. Questo tipo di critica è dovuta a impossibilità di dare risposte singole ai problemi personali, come la ricerca del lavoro, e colpiscono immediatamente tanto a destra quanto a sinistra chi ricopre responsabilità di governo. L’alternanza, sempre utile in democrazia, però è dannosa quando avviene dopo una sola legislatura, perché nel corso del primo mandato, spesso dedicato alla programmazione, non c’è il tempo di realizzare pienamente un programma di governo. Detto ciò è comunque necessario e giusto analizzare anche le tante altre cause della sconfitta del centrosinistra in Calabria: dalla litigiosità interna al PD in formazione allo scontro PD IDV, dalla scelta dei moderati di centro di sostenere la destra, al passaggio a destra di forze consistenti, sia a livello di singoli consiglieri che di interi partiti. Ma la causa più importante risiede probabilmente nella volontà di imputare alla maggioranza, a qualsiasi maggioranza, i problemi della sanità, che sono storici e non riconducibili esclusivamente al presidente di turno. E’ auspicabile che nella prossima legislatura ci sia unità tra le due coalizioni, perché l’obiettivo primario di tutti deve tendere a migliorare la qualità dei servizi per la salute dei calabresi.
Mar
14
2010
Cari amici,
la grande manifestazione unitaria di piazza del Popolo ci obbliga tutti a un “supplemento di indagine” per evitare che nella tredicesima regione la residua divisione nel centrosinistra possa regalare al centrodestra la Calabria.
L’insistenza di volere in Calabria il rinnovamento, cosa buona e giusta, solo attraverso una terza via, basata essenzialmente sulla società civile e su frange politiche non omologate, si è dimostrata vana, nonostante l’appoggio leale di IdV.
Le due coalizioni maggiori hanno presentato liste molto forti con un centrosinistra compattato sulla figura predominante del presidente uscente Loiero, che tra mille ostacoli è riuscito a condurre in porto una serie di iniziative positive per la regione.
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Mar
11
2010
Calabria Ora – 11 marzo 2010
L’Italia dei valori ha deciso di allearsi con il PD in 12 regioni su tredici, escludendo la Calabria, dove De Magistris ha ottenuto di non sostenere il candidato del centrosinistra. La motivazione è evidentemente legata alle vicende giudiziarie «Poseidone» e «Why Not» in cui lo stesso De Magistris ha inquisito il presidente uscente della regione Agazio Loiero, il quale è stato assolto con formula piena in ambedue i processi. E nonostante il galantomismo del presidente, che aveva affermato solennemente di rinunciare alla candidatura qualora il giudice terzo l’avesse condannato, lo stesso ex pm ha imposto a IDV di continuare a sostenere un terzo candidato.
Tale candidatura è oggettivamente a favore del centrodestra in quanto, sottraendo qualche punto percentuale al presidente uscente Loiero, potrebbe far prevalere le destre. Una candidatura di parte si poteva giustificare fino alla scelta del candidato del centrosinistra con le primarie del 14 febbraio 2010; oggi non ha più senso visto che Loiero si è mostrato disponibile, così come avviene ad esempio in USA, di nominare Callipo suo Vice. Perché invece tanta insistenza che porta quella piccola coalizione (IDV, radicali e lista Callipo) in un vicolo cieco? La domanda è più che ovvia se si mette pure in conto che col passare dei giorni scatterà il “voto utile”, che si concentrerà sui due candidati principali del centrosinistra e del centrodestra. Il terzo non solo non entrerà in Consiglio Regionale ma condannerà le liste collegate a rinunciare “a priori” a un seggio nella distribuzione di quelli legati all’abolito listino.
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Mar
09
2010
Calabria Ora – 9 marzo 2010
Mar
08
2010
Il Quotidiano della Calabria – 8 Marzo 2010
Mar
07
2010
Comune di Roccella Jonica – CAFFE’ SCIENTIFICI 2010
Territorio e Ambiente in Calabria: Conoscere, Programmare e Prevenire
Il rischio sismico in Calabria. Che cosa è cambiato da un secolo ad oggi?
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