Editoriali

Gen 03 2014

FIAT: ACQUISTATA LA TERZA CASA AUTOMOBILISTICA AMERICANA

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Marchionne e Elkann

ELKAN E MARCHIONNE

IL SUCCESSO DI MARCHIONNE E DELLA FIAT NELL’ACQUISTO DELLA CHRYSLER
RAPPRESENTA UNA GRANDE VITTORIA DELL’INDUSTRIA ITALIANA NEL MONDO.
I DISFATTISTI, CHE HANNO FATTO DI TUTTO PER OSTACOLARE L’AZIENDA E IL SUO AMMINISTRATORE DELEGATO, SONO STATI ZITTITI DA QUESTO FATTO STORICO DI NOTEVOLE SIGNIFICATO. LA PICCOLA ITALIA, PER DI PIÙ IN CRISI, HA ACCOLTO L’APPELLO DEL CAPO DELLA PRIMA POTENZA ECONOMICA DEL MONDO DI SALVARE LA TERZA PRODUTTRICE DI AUTO AMERICANE, ATTRAVERSO IMMISSIONE DI NUOVE TECNOLOGIE ITALIANE.
IL MERITO DI MARCHIONNE E’ PRINCIPALMENTE QUELLO DI AVER DATO UNA PROSPETTIVA ALL’AMERICA DI FONDARE UNA NUOVA SOCIETÀ AUTOMOBILISTICA CON LA FUSIONE DELLE DUE, PER COMPETERE NEL MERCATO GLOBALE. L’ITALIA IN QUESTA SFIDA, LUNGI DAL DIVENIRE PERIFERIA CON CENTRO IN USA, SE SCEGLIERÀ DI PUNTARE SULLA QUALITÀ DEI MARCHI STORICI COME ALFA, MASERATI E LANCIA E OVVIAMENTE FERRARI, POTRÀ GIOCARE UN RUOLO IMPORTANTISSIMO NEL COLOSSO IN FORMAZIONE, CONTRIBUENDO A PORTARE FIAT-CHRYSLER AL LIVELLO DI GM, TOJOTA, VOLKSWAGHEN, IUNDAI, RENAULT- NISSAN.
A QUESTO PUNTO VA CHIUSO IL DIBATTITO IDEOLOGICO E VA PORTATA AVANTI CON FORZA ANCHE DA NOI UNA VALUTAZIONE TUTTA BASATA SULLA REALTÀ DEI FATTI. E I FATTI OGGI DANNO RAGIONE AL DUO MARCHIONNE ED ELKAN.

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Gen 01 2014

IL MESSAGGIO DI “RE GIORGIO” E I “MESSAGGINI” DI GRILLO E BERLUSCONI

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GIORGIO NAPOLITANO

GIORGIO NAPOLITANO

COME OGNI FINE ANNO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PARLA AGLI ITALIANI IN TV A RETI UNIFICATE E COME SEMPRE LE SUE PAROLE CONTENGONO RICHIAMI AL BUON SENSO E INVITI ALLA CLASSE POLITICA DI FARE AL PIÙ PRESTO LE RIFORME NECESSARIE AL PAESE.
ANCORA UNA VOLTA PERÒ IL SUO DISCORSO VERRÀ USATO DAI GOVERNANTI SOLO PER GIUSTIFICARE LA LORO PERMANENZA NELLA STANZA DEI BOTTONI. IN ALTRE PAROLE FINCHÉ RIMANE AL SUO POSTO IL PRESIDENTE IL GOVERNO PUÒ RIMANERE E GALLEGGIARE COSÌ COME STA FACENDO DAL GIORNO DELLA SUA NASCITA.
SI TRATTA DI VEDERE SE UNA TALE SITUAZIONE STATICA DELLA POLITICA ITALICA RISULTI COMPATIBILE CON LA REALTÀ DEL PAESE, CHE HA URGENZA DI CAMBIARE SIA I RAPPORTI INTERNI TRA LE CLASSI SIA QUELLI VERSO L’EUROPA E IL RESTO DEL MONDO. LA RISPOSTA E’ NO, SPECIALMENTE SE SI PENSI AGLI EFFETTI SMISURATI DELLA CRISI VERSO I GIOVANI.
VANNO PERCIÒ RIMOSSE LE CAUSE DI QUESTO STATO DI COSE MA PRIMA VANNO INDIVIDUATE.
POCHI UOMINI POLITICI SONO CONSAPEVOLI DELLA REALE SITUAZIONE ITALIANA E POCHISSIMI SONO IN GRADO DI INDIVIDUARNE LE CAUSE.
TRA QUESTI ULTIMI SI SEGNALANO SOLO DUE: BERLUSCONI E GRILLO. IL PRIMO VEDE L’ITALIA INGOVERNABILE SE NON SI MODIFICA PROFONDAMENTE LA LEGGE FONDAMENTALE, AVVICINANDO IL GOVERNO DELLE NOSTRE ISTITUZIONI A QUELLO DEI PAESI NORDICI. IL SECONDO, SEGUENDO DI FATTO TEORIE LEGHISTE, RITIENE CHE CI SALVEREMO DAL VICINO BARATRO SOLO SE MODIFICHIAMO IL RAPPORTO CON L’EUROPA.
IL CONTRO-DISCORSO DI GRILLO INFATTI TRATTA SOPRATUTTO DI EUROPA E BERLUSCONI SOTTOLINEA L’IMPORTANZA DI RENDERE EUROPEA LA GIUSTIZIA MA DI BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO SUL TEMA CRESCITA.
NELLE OPPOSIZIONI C’E’ CHI VORREBBE IL REFERENDUM SULL’EURO O SULLA STESSA PERMANENZA NEL SISTEMA RIGIDO EUROPEO, CONSIDERATO INCOMPATIBILE CON LA “FILOSOFIA” DELLA SOCIETÀ ITALIANA.
TUTTI HANNO UNA QUALCHE RAGIONE MA NESSUNO CE L’HA TUTTA.
RENZI, BERLUSCONI, GRILLO, SALVINI, VENDOLA, CASINI E MONTI LAVORINO PER UN GOVERNO DI SCOPO PER FARE LA LEGGE ELETTORALE, POI SI VADA ALLE ELEZIONI SENZA ASCOLTARE I “GOVERNATIVI” DI OGNI COLORE, CHE RESISTONO INCOLLATI ALLE SEDIE, TRASCURANDO I PROBLEMI DEL PAESE.
I NUOVI ELETTI DAL POPOLO SARANNO FINALMENTE LEGITTIMATI A CAMBIARE “LA CARTA” E A FARSI SENTIRE A BRUXELLES.

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Dic 30 2013

TERREMOTO: BASTA LACRIME DI COCCODRILLO

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sismografoNON POSSIAMO NON BIASIMARE L’ATTEGGIAMENTO DEI GOVERNI AD OGNI LIVELLO NEI RIGUARDI DEL TERREMOTO. OCCORRE CAPIRE CHE PER UN PAESE SISMICO COME L’ITALIA NON SI PUO’ PIU’PROCEDERE COME IN PASSATO QUANDO CI SI LIMITAVA ALLE RICOSTRUZIONI DI QUANTO DISTRUTTO DA UN FENOMENO INCONTROLLABILE. UN PAESE MODERNO, COSCIENTE DEL FATTO CHE IL TERREMOTO CI SARA’COME IN PASSATO, DEVE ATTUARE UNA POLITICA DI PREVENZIONE. VA PREDISPOSTO CON PRIORITA’ASSOLUTA UN PIANO DI ADEGUAMENTO E DOVE NECESSARIO DI ISOLAMENTO ANTISISMICO PER GLI EDIFICI PUBBLICI STRATEGICI. I PRIVATI POSSONO CONTRIBUIRE TRAMITE INCENTIVI FISCALI CONSISTENTI, DETERMINANDO COSI’ UN’INVERSIONE RISPETTO AL PASSATO. UNA DECISIONE COSI’ IMPORTANTE RICHIEDE UNA CONSAPEVOLEZZA ANCHE DEI CITTADINI, SENZA LA QUALE NESSUN GOVERNO SAREBBE IN GRADO DI OPERARE UNA SIMILE SCELTA STRATEGICA.

NEGLI ULTIMI CINQUANTA ANNI SI SONO AVUTI EVENTI SISMICI DISASTROSI IN ITALIA CON CIRCA SEIMILA MORTI E ALMENO 60 MILIARDI DI € DI DANNI MATERIALI. NEI PRECEDENTI CINQUANTA ANNI I MORTI E I DANNI SONO STATI DI GRAN LUNGA MAGGIORI. INVESTIAMO PER DIECI ANNI ALMENO DUE MILIARDI DI € ALL’ANNO E AVREMO MOLTO MENO MORTI E MENO DANNI NEL PROSSIMO CINQUANTENNIO.
UNA VISIONE DI COSI’ LUNGO TERMINE FIN’ORA NON C’E’ NE’ IN ITALIA E NE’ IN EUROPA. NOI, I PIU’ ESPOSTI DEL CONTINENTE, POTREMMO DARE UN GRANDE ESEMPIO.
UNA TALE POLITICA AIUTEREBBE LA RIPRESA. MA I GOVERNANTI LO SANNO?

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Dic 29 2013

FONDI EUROPEI: EVITARE I MILLE RIVOLI

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IL Governo, nella seduta del 27 dicembre 2013 ha approvato un provvedimento amministrativo con cui recupera sei miliardi di € di fondi strutturali europei.
La perdita di tali fondi sarebbe stata molto negativa per l’economia italiana.
Apprezziamo l’iniziativa dell’Esecutivo ma nello stesso tempo avvertiamo che per spendere realmente tali fondi vanno seguite delle regole non semplici, che non possono essere eluse.
In secondo luogo va evitata una distribuzione a pioggia, che rappresenta un pericolo grave in quanto si può’ incappare in una perdita dei fondi stessi; mentre la logica più’ corretta sarebbe quella di concentrare la maggior parte delle risorse su pochi e realistici progetti, magari già’ pronti e approvati.
Ad esempio si potrebbero finanziare progetti regionali di manutenzione territoriale come l’adeguamento antisismico degli edifici e la difesa idrogeologica dei territori ad alto rischio,già individuati dai piani regionali approvati.
Se gli attuali governi, a partire da quello nazionale,non sono in grado di operare, si proceda a rimpasti inserendo uomini e donne del fare,sostituendo i burocrati di partito, che in genere non hanno esperienza di lavoro.
Con sei miliardi di €, impiegati presto e bene,si possono aprire in pochi mesi migliaia di cantieri e contribuire così in modo efficace alla ripresa economica del paese.

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Dic 24 2013

MILLEPROROGHE: SIAMO ALLE SOLITE

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ignazio marinoCome ogni anno l’ultima legge stravolge le norme che i gruppi più seri di maggioranza ma anche di opposizione hanno approvato durante l’anno solare.
La così detta legge milleproroghe doveva far fronte solo ai debiti della capitale e a qualche proroga obbligatoria, invece le lobby più sfacciate del nostro paese hanno ottenuto di aggiungere numerose “marchette”.
Così hanno avuto soddisfazione gli enti locali, i conduttori degli stabilimenti balneari, i gestori del gioco d’azzardo, le emergenze ambientali e chi ne ha più ne metta.
Si è persa così ancora una volta l’occasione di avviare una seria politica degli enti locali in termini di riduzione drastica delle partecipazioni e di sensate privatizzazioni per contribuire al risanamento dei conti pubblici.
E’ spiacevole che gli amici della lega nord attaccano la legge solo per i fondi destinati a risanare il bilancio di Roma, che, per i suoi smisurati impegni di capitale dovrebbe ricevere tali somme in via ordinaria, mentre sottovalutano, anzi incentivano, gli sprechi dei finanziamenti a pioggia contenuti nel testo finale.
Il governo, non fidandosi della propria maggioranza, ha dovuto ricorrere al voto di fiducia per contenere lo stillicidio e tanto basta.

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Dic 22 2013

LEGGE DI STABILITÀ: SI ESSERE STABILI MA ANCHE DINAMICI

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parlamentoORMAI È CHIARO A TUTTI: LA LEGGE DI STABILITÀ, CHE DOMANI SARÀ APPROVATA DAL PARLAMENTO, E’ UNA VECCHIA FINANZIARIA E NULLA PIÙ.
ESSA NON È STATA CONCEPITA PER INCENTIVARE UNA NUOVA POLITICA DELLO SVILUPPO ECONOMICO, CHE, FUORI DAI GIOCHI DI PRESTIGIO DELLA FINANZA, FACESSE FARE UN BALZO ALLA PRODUZIONE DI BENI. “I NOSTRI GOVERNANTI” NON HANNO TENUTO CONTO AFFATTO DI QUANTO AVVENUTO IN ALTRI GRANDI PAESI COME GLI USA, DOVE, NONOSTANTE LI’ SI SIA VERIFICATO IL PRIMO VAGITO DELLA CRISI, È STATO MESSO IN MOTO UN MECCANISMO BASATO SULL’ECONOMIA REALE CHE CONSENTE DI OTTENERE RISULTATI DI CRESCITA ECONOMICA SBALORDITIVI. IL GOVERNO FEDERALE , AD ESEMPIO, E’ INTERVENUTO CON PRESTITI NEL SETTORE AUTOMOBILISTICO, IMPONENDO PRECISI STANDARD DI QUALITÀ DELLE NUOVE VETTURE. IN DUE HANNI I PRESTITI SONO STATI ONORATI ED OGGI LE VENDITE DI AUTOMOBILI USA CRESCONO CON PERCENTUALI A DUE CIFRE. COSÌ PURE L’UNIONE E I SINGOLI STATI HANNO REALIZZATO PIANI DI OPERE PUBBLICHE DI BREVE E MEDIO PERIODO SENZA DIMENTICARE I PIANI DI INTERVENTO NELLE NUOVE FERROVIE DELL’IMMENSO PAESE. IL TRASPORTO AEREO AMERICANO SI È RISTRUTTURATO CON LE FUSIONI, PRIMEGGIANDO COSÌ NEL MONDO.
INVECE L’ITALIA, PRONA AI DICTAT DEI PAESI FORTI DEL NORD EUROPA, GALLEGGIA NELLA CRISI E SI ILLUDE CHE LA LOCOMOTIVA TEDESCA POSSA TRASCINARLA FUORI DAI GUAI.
QUESTO ATTEGGIAMENTO DI ATTESA NON FA CHE AGGRAVARE LA SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DEL PAESE.
FORSE LA CAUSA IMMEDIATA LA VEDONO IN POCHI ESPONENTI DELLA CLASSE POLITICA; SONO QUELLI CHE VOGLIONO SUPERARE LE LARGHE INTESE: RENZI, BERLUSCONI E FORSE GRILLO E VENDOLA.  CE LA FARANNO A FARE LA LEGGE ELETTORALE E VOTARE AL PIÙ PRESTO PER FAR FUNZIONARE DI NUOVO L’ALTERNANZA DEMOCRATICA?

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Dic 20 2013

LEGGE ELETTORALE: GLI SPOCCHIOSI E I GOVERNATIVI

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GLI ITALIANI SE NE INFISCHIANO DELLA LEGGE ELETTORALE;LO DIMOSTRANO I SONDAGGI DI PARTE E INDIPENDENTI. EPPURE IL TEMA E’ SEMPRE PRESENTE NEI MEDIA E IN PARLAMENTO. CIÒ VUOL DIRE CHE QUALCHE IMPORTANZA LA DEVE AVERE. PERCIÒ IN VIA ECCEZIONALE “DICIAMO ANCHE LA NOSTRA”.
ALCUNI SOLONI DEI PRINCIPALI GIORNALI ITALIANI RITENGONO DI ESSERE DEPOSITARI DELLA VERITÀ E TIRANO BORDATE SEMPRE PIÙ PESANTI CONTRO I PARTITI E IL PARLAMENTO, CHE SAREBBE FORMATO DA GENTE INCAPACE E INETTA. NESSUNO CHE APPROFONDISCA LE VERE RAGIONI DELLO STALLO.
CARI AMICI LA CONSULTA HA CERTIFICATO QUANTO TUTTI I PARTITI E LE DUE CAMERE HANNO AFFERMATO NELL’ULTIMO ANNO. QUINDI HA CANCELLATO, E SOLO ORA L’HA FATTO, LE PARTI ABBORRITE DELLA LEGGE.
IL PARLAMENTO, NON IL GOVERNO, PUÒ PIÙ FACILMENTE OPERARE.
E ALLORA PERCHÉ NON SI VA AVANTI? NON CERTAMENTE PER LE DIVISIONI SUL MERITO MA PER UN PARTICOLARE MAI EVIDENZIATO: CHI STA AL GOVERNO VUOLE RITARDARE IL VARO DI UNA NUOVA LEGGE PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE IL GIORNO DOPO SI DOVREBBERO SCIOGLIERE LE CAMERE E ADDIO “POLTRONA”.
PERCIÒ SENZA IPOCRISIA RENZI, LETTA E ALFANO E IL COLLE RITORNINO ALL’IDEA INIZIALE DI GOVERNO A TERMINE CON DUE OBBIETTIVI SOLTANTO (LEGGE ELETTORALE CHE PUÒ ESSERE LO STESSO MATTARELLUM E RILANCIO DELL’ECONOMIA) E SUBITO DOPO ELEZIONI POLITICHE.
L’OPPOSIZIONE E IL PAESE SAPEVANO CHE IL GOVERNO LETTA AVEVA RICEVUTO SOLO QUESTA MISSIONE. “I GOVERNATIVI” SI CONVINCANO, PER IL BENE DI TUTTI, CHE NON SI PUÒ PIÙ GALLEGGIARE E CHE IL TEMPO DELL’EMERGENZA E’ FINITO. SI CONCLUDA QUESTA FASE E SI PASSI LA PAROLA AI CITTADINI.
DOPO LA PROVA ELETTORALE SI PUÒ ANCHE RICORRERE ALLE LARGHE INTESE MA ALLA TEDESCA CON UN PROGRAMMA PRECISO CHE DIA SLANCIO A QUESTO GRANDE E SPESSO SFORTUNATO PAESE.

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Dic 13 2013

RIPRESA ECONOMICA: CHE FANNO EUROPA, STATO E IMPRESE?

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manutenzione stradaleUNA VERA RIPRESA ECONOMICA, CON LA GUIDA SPOSTATA A BRUXELLES, NON SARA’ DI ENTITÀ TALE DA CONSENTIRE UN AUMENTO SENSIBILE DELL’OCCUPAZIONE, ANZI QUALCUNO SOSTIENE CHE IL DATO OCCUPAZIONALE PEGGIORERÀ ANCORA. LE IMPRESE INFATTI, PER COMPETERE NEL MERCATO GLOBALE, SI RISTRUTTURANO AUMENTANDO LA PRODUTTIVITÀ CON RIDUZIONE DI PERSONALE. MA QUESTA NON DEVE ESSERE L’UNICA VIA PER FRONTEGGIARE LA CRISI. IN MOLTI SETTORI SI PUÒ PREFERIRE PRODURRE DI PIÙ E PUNTARE SULL’AUMENTO DELLE ENTRATE.
AD ESEMPIO NEL TRASPORTO AEREO, PIUTTOSTO CHE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO, GIÀ RIDOTTO AI MINIMI TERMINI, E PROPORRE RIDUZIONI DI TRATTE ED ESUBERI, OCCORRE IMPOSTARE PIANI INDUSTRIALI CHE PREVEDANO LO SVILUPPO CON AUMENTO DEL NUMERO DEI VETTORI E DELL’OCCUPAZIONE.
I TAGLI POSSONO ANDAR BENE IN ALTRI SETTORI PRODUTTIVI CON BUONI RISULTATI.
MA PER ACCORCIARE I TEMPI BUROCRATICO-AMMINISTRATIVI OCCORRE REALIZZARE PIANI DI MANUTENZIONE SUL TERRITORIO NEI SETTORI: STRADALE, FERROVIARIO, EDILE, SISMICO E IDROGEOLOGICO, DOVE SI ARRIVA AL CANTIERE IN TRE MESI CON EFFETTI OCCUPAZIONALI ECCELLENTI.
I 300 MILIONI DI EURO INVESTITI DI RECENTE DAL GOVERNO IN MANUTENZIONE STRADALE E FERROVIARIA “IN TRE MESI” HANNO CONSENTITO DI APRIRE CENTINAIA DI CANTIERI.
INSISTERE SU QUESTA LINEA, CHE IN POCO TEMPO PUÒ PORTARE UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO, E’ IMPERATIVO CATEGORICO PER L’ITALIA.

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Dic 12 2013

FORCONI – NO A SOTTOVALUTAZIONI

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forconiUN BRIVIDO CORRE SULLE STRADE DELLA PENISOLA E RAGGIUNGE LE CITTÀ E LE METROPOLI. C’E’ LA SENSAZIONE CHE SI AVVICINI UNA TEMPESTA NON SOLO PERCHE’ SI INTRAVEDE IL FANTASMA DELLA RIVOLTA MA ANCHE PER L’AZIONE PERVICACE DEI MOVIMENTI “SPONTANEI” CHE SI INNESTANO SUL TRONCONE ORIGINARIO DEL MOVIMENTO.
IN QUESTI CASI C’E’ SEMPRE LA POSSIBILITÀ PER GRUPPI DI VIOLENTI O ADDIRITTURA DI PARA-TERRORISTI DI INFILTRARSI E TENTARE DI GESTIRE LA PROTESTA.
OCCORRE CHE IL GOVERNO UTILIZZI LE FORZE DELL’ORDINE E I “SERVIZI” AFFINCHÉ CONTROLLINO OGNI MANIFESTAZIONE CHE POSSA SERVIRE A COSTORO DA TRAMPOLINO DI LANCIO PER AZIONI DISSENNATE E DELITTUOSE.
TUTTO QUESTO PERÒ NON BASTA; SERVE MAGGIOR COLLABORAZIONE DI TUTTI E COMPRENSIONE DELLE RAGIONI REALI DELLA PROTESTA PER ELIMINARLE RAPIDAMENTE, ISOLANDO COSÌ I GRUPPI INFILTRATI VIOLENTI.
IN PARTICOLARE I MOVIMENTI POLITICI COME LA LEGA O CINQUE STELLE NON DOVREBBERO INCORAGGIARE I “RIBELLI” A OCCUPARE LE SEDI ISTITUZIONALI NE’ GETTARE BENZINA SUL FUOCO, ALTRIMENTI SI ASSUMERANNO GRAVISSIME RESPONSABILITÀ DI FRONTE AL POPOLO ITALIANO.

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Dic 04 2013

TERRA DEI FUOCHI: ASSURDA INVENZIONE DEL GOVERNO SUI RIFIUTI

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terra dei fuochiPOSSIBILE CHE IN UN PAESE MODERNO COME L’ITALIA NESSUNO SPIEGHI AL GOVERNO CHE LE LEGGI CONTRO GLI INCENDIARI GIÀ ESISTONO E CHE NON VENGONO RISPETTATE SOLO PER MANCANZA DI CONTROLLI E DI CERTEZZA DELLA PENA? L’INVENZIONE DI UNO SPECIFICO REATO RELATIVO ALL’INCENDIO DEI RIFIUTI NON CI CONVINCE AFFATTO.
A NESSUN CITTADINO VERREBBE IN MENTE DI INCENDIARE UN AMMASSO DI RIFIUTI ABBANDONATI SUL CIGLIO DI UNA STRADA SE QUESTO AMMASSO NON CI FOSSE; QUINDI SI DEVE IMPEDIRE LA FORMAZIONE DELL’AMMASSO. PER QUESTO NON SERVONO ULTERIORI DECRETI MA L’AFFERMARSI DI UNA POLITICA FORTE E DECISA, CHE DI FRONTE A REATI DI QUESTO GENERE RICERCHI ED ELIMINI LE CAUSE E POI CHI “SGARRA” DEVE PAGARE SUL SERIO.
SAPPIAMO INVECE CHE NESSUN CITTADINO SEGNALA ALLA POLIZIA CHE UN QUALCHE “SCIAGURATO” STA SVERSANDO IL MATERASSO O LA LAVATRICE IN DISUSO SUL CIGLIO DELLA STRADA, ANCHE PERCHÉ IL MALCAPITATO CITTADINO DIVERREBBE LA VITTIMA DELL’ITALICA BUROCRAZIA. LE STESSE FORZE DELL’ORDINE NON SONO PREPARATE A FAR RISPETTARE RIGOROSAMENTE QUESTI TIPI DI NORME. ECCO IL DOVERE DI UNA MODERNA CLASSE DIRIGENTE: CONVINCERE MA POI IMPORRE LA CORRETTEZZA E IL RISPETTO DI OGNUNO VERSO TUTTI I CITTADINI SENZA PIETISMI E SENZA ECCEZIONI. TUTTO QUESTO FA PARTE DELLA MANUTENZIONE DEL NOSTRO PREZIOSO TERRITORIO CHE SI FA PIÙ CON POLSO FERMO CHE CON NUOVI INUTILI DECRETI.

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