Ago
15
2014
Renzi a Reggio
(foto gazzettadelsud.it)
La visita di Renzi a R C è stata una toccata e fuga nell’ambito di una giornata-vacanza nel Mezzogiorno d’Italia. A Reggio – scrivono le agenzie- ha detto due cose: le elezioni regionali si terranno il 12 ottobre; ha assicurato, tramite Finmeccanica, per adesso la sopravvivenza delle officine Omeca. Nel clima di tagli alle spese sarebbe stato meglio un twitter o un SMS al Presidente Talarico e uno alla Stasi. Spero comunque che, sorvolando lo Stromboli fumante, abbia guardato anche alla sua sinistra per osservare il grande movimento nel Porto di Gioia Tauro. Qualcuno gli avrà ricordato che quel sito con l’andirivieni di containers costituisce il più importante impianto industriale della Regione e che potrebbe diventare il più grande dell’intero Mezzogiorno? Questo non è dato sapere! Sappiamo però che l’uomo si documenta prima ed è abbastanza decisionista. Probabilmente sapeva dell’operazione in corso contro i narcotrafficanti e ha così deciso di rinviare l’incontro con una realtà, la più positiva per le casse della Regione e per l’occupazione. Il porto richiede massima attenzione da parte governativa: con una governance adeguata, di grande professionalità al vertice, sostenuta da un Governo che sappia sfruttare le immense potenzialità tramite FF SS, Gioia Tauro, come minimo, può triplicare la sua attuale performance. Sarebbe un vero fiore all’occhiello per un Premier, accusato in modo frettoloso di parlare molto e realizzare poco.
Ago
14
2014
LA POLITICA RIGORISTA TEDESCA NON FUNZIONA PIU’ NEMMENO PER LA GERMANIA. LO DIMOSTRANO I DATI NEGATIVI SULL’ECONOMIA TEDESCA DI QUESTI GIORNI. E’ FINITA LA FASE IN CUI GLI ALTRI PAESI ARRETRAVANO E LA GERMANI CRESCEVA.
SI E’ APPIATTITA TUTTA L’EUROPA PERCHE’ LA GLOBALIZZAZIONE VEDE ALTRI MERCATI FIORIRE NONOSTANTE LA CRISI. PAESI COME LA CINA, L’INDIA, IL BRASILE, LA RUSSIA RIPUDIANO LA RIDUZIONE DELLE SPESE A VANTAGGIO DELLE ENTRATE. ECCO PERCHE’ CRESCONO! QUANDO NON RIESCONO A ESPORTARE RICORRONO ALLA RISERVA STRATEGICA DEI MAGGIORI CONSUMI INTERNI.
LA QUALCOSA E’ PIU’ FACILE PER LORO, IN QUANTO BASTA ALLARGARE LA PLATEA DEI CONSUMATORI TIPO IL PERMESSO DI VIVERE IN CITTA’ AI CINESI CONTADINI. L’EUROPA E GLI USA NON HANNO VALVOLE DI SICUREZZA SIMILI MA, MENTRE GLI USA BASANO LA LORO ECONOMIA SU UN LIBERALISMO SPINTO, L’EUROPA OSCILLA TRA QUESTO E IL DIRIGISMO ASSOLUTO, NORMANDO ANCHE LA LUNGHEZZA DELLE BANANE. IN PIU’ SPERIMENTA UNA MONETA SENZA STATO DI RIFERIMENTO, ANCHE SE MOLTI CONSIDERANO L’EURO UN MARCO SOTTO FALSO NOME. LA MERKEL DEVE PRENDERE ATTO CHE L’EFFETTO DEL MARCO-EURO E’ AL TERMINE COME PURE L’EFFETTO GERMANIA EST PUNTAVA SULL’AUSTERITA’ CHE ALLA LUNGA NON FA VIVERE PIU’ DI RENDITA L’INDUSTRIA ALEMANNA.
CHE FARE?
SCEGLIERE TRA IL DECLINO CONTINUANDO COSI’ O DIVENTARE PIU’ FEDERAZIONE DI STATI CON L’ECONOMIA E LA DIFESA CONCENTRATE A BRUXELLES E CON LA BANCA CENTRALE DI PARI POSSIBILITA’ DELLA FEDERAL RESERVE.
L’ITALIA CON IL SUO SEMESTRE PUO’ DIRE LA SUA SE HA IL CORAGGIO.
Ago
11
2014
IL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”, ANNUNCIATO DAL GOVERNO PER FINE MESE, CONTIENE NORME SIGNIFICATIVE CHE, SE ATTUATE IN TEMPI RAGIONEVOLI, PUÒ AIUTARE LA RIPRESA ECONOMICA DEL NOSTRO PAESE NEI PROSSIMI ANNI. AD ESEMPIO ESSO TRATTA LA MATERIA PORTUALE IN TERMINI MODERNI E QUINDI FORTEMENTE INNOVATIVI. TRA LE INNOVAZIONI PIÙ IMPORTANTI VI È IL RICONOSCIMENTO DELL’AUTONOMIA
FINANZIARIA DELLE AUTORITÀ PORTUALI, CONSENTENDO AD ESSE DI AFFRONTARE IN TEMPI CERTI E RISOLVERE COSÌ PROBLEMI URGENTI SENZA DOVER ATTENDERE I TRASFERIMENTI DEGLI SCARSI FONDI MINISTERIALI.
VIENE SEMPLIFICATA LA NORMA PER LA NOMINA DEI PRESIDENTI DELLE AUTORITÀ. SI PASSA INFATTI DALL’ INTESA CON LE REGIONI AL “SENTIRE LA O LE REGIONI INTERESSATE”. FINORA LE DISCUSSIONI TRA ENTI LOCALI E REGIONI SPESSO HANNO RITARDATO LE NOMINE CON GRAVI DANNI ECONOMICI PER IL PAESE. IN QUESTI CASI IL GOVERNO E’ COSTRETTO AD AGIRE DI AUTORITÀ IN BASE ALL’ ART. 6 DEL DL 136 DEL 2004. CON IL NUOVO TESTO SI ARRIVA ALLA NOMINA IN TEMPI BREVI.
NELL’ART. 9 DELL’EMANANDO DECRETO VA CONFERMATO PERÒ UN CONCETTO FONDAMENTALE DELLA LEGGE SUI PORTI: IL CANDIDATO A PRESIDENTE VA SCELTO DA UNA TERNA DI ESPERTI DI MASSIMA E COMPROVATA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE NEL CAMPO DEI TRASPORTI PORTUALI, EVITANDO NOMINE DI COMODO PER SISTEMARE AMICI O TROMBATI DEI PARTITI.
QUESTO CONCETTO NON PUÒ ESSERE SOSTITUITO DAL SEGUENTE: ”IL PRESIDENTE E’ NOMINATO DAL MINISTRO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI FRA SOGGETTI AVENTI ALTA ESPERIENZA ISTITUZIONALE O AMMINISTRATIVA O PROFESSIONALE NELLE MATERIE AFFIDATE ALLE COMPETENZE DELL’AUTORITA’ PORTUALE E LOGISTICA” COME RECITA UN TESTO DEL DECRETO, CHE SPERIAMO SIA APOCRIFO.
SE COSÌ FOSSE SI POTREBBERO NOMINARE ANCHE GLI INCOMPETENTI CHE PULLULANO TRA I NOSTRI IMPROVVISATI POLITICI.
UN’AUTORITA’ SENZA AUTOREVOLEZZA DI FRONTE ALLE CAPITANERIE E AGLI ARMATORI SAREBBE UN GRAVE DANNO PER UN PAESE CIRCONDATO DAL MARE COME L’ ITALIA.
Ago
07
2014
manutenzioni
“CALMA E GESSO” AVREBBE DETTO UNO STATISTA DI LUNGO CORSO COME ANDREOTTI, NEL LEGGERE IL DATO ISTAT DEL PIL RELATIVO AL SECONDO TRIMESTRE RISPETTO AL PRIMO DEL 2014.
INFATTI SONO TANTI I FATTORI DETERMINANTI IL RISULTATO NEGATIVO APPENA PUBBLICATO E ILLUSTRATI ABBONDANTEMENTE DALLA STAMPA. ALCUNI DI ESSI NON LI POSSIAMO CONTROLLARE PERCHÉ HANNO CARATTERE INTERNAZIONALE.
A MIO MODESTO AVVISO PERÒ NON E’ STATO CITATO UN FATTORE INTERNO, CHE SI PUÒ RIVELARE DETERMINANTE. ESSO RIGUARDA SOSTANZIALMENTE IL FATTO CHE PER FAR CRESCERE IL “PRODOTTO INTERNO LORDO”, VA INCREMENTATA LA PRODUZIONE DI BENI MATERIALI DA METTERE SUL MERCATO. COSÌ HANNO AGITO GLI STATI UNITI NEL 1932 E NEL 2009.
MI SI PUÒ OBIETTARE CHE I PRODOTTI POI DEBBONO ESSERE VENDUTI E FINORA HANNO TROVATO ACQUIRENTI MENO IN ITALIA E PIÙ ALL’ESTERO. VERO!
LA PRIMA FASE PERÒ DEVE RIGUARDARE LA PRODUZIONE DI BENI PUBBLICI, CHE COMPORTANO UN INDOTTO QUINTUPLICATORE DELL’INVESTIMENTO.
UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO SI POSSONO CREARE NEL GIRO DI UN ANNO, INDIRIZZANDO GLI INVESTIMENTI VERSO LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO COME IN USA, ATTRAVERSO PIANI SPECIFICI DI: ADEGUAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI STRATEGICI, PICCOLE OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI PONTI STRADALI E FERROVIARI CON OLTRE QUARANT’ANNI DI SERVIZIO, OPERE DI DIFESA IDROGEOLOGICA, MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI PUBBLICI COMPRESA L’EDILIZIA RESIDENZIALE E POPOLARE.
PER L’EDILIZIA PRIVATA INVECE VA FATTO RICORSO AL SISTEMA ASSICURATIVO, RISERVANDO UNA BUONA PERCENTUALE DELLE ENTRATE PER RISCHIO DI CROLLO ALLA MANUTENZIONE PROGRAMMATA, DA RIPORTARE IN UN “LIBRETTO D’USO E MANUTENZIONE” SIMILE AL LIBRETTO AUTOMOBILISTICO DA INSERIRE IN MODO AUTOMATICO NEI REGOLAMENTI COMUNALI.
IL GOVERNO POTREBBE RIBATTERE CHE I LAVORI PUBBLICI SARANNO FINANZIATI ALLA FINE DI AGOSTO CON IL DECRETO “SBLOCCA ITALIA”, CHE PREVEDE INFRASTRUTTURE E SEMPLIFICAZIONI. ANCHE QUESTO E’ UN BENE, MA CI SI DIMENTICA CHE I PRIMI EFFETTI SOCIALI E OCCUPAZIONALI DI QUESTO DECRETO SI AVRANNO NON PRIMA DEL 2017 E NOI SAPPIAMO CHE LA CRISI NON PUÒ ATTENDERE.
Ago
03
2014
I morti e i feriti di Refrottolo nel trevigiano costituiscono un tragico avvertimento alla nostra classe dirigente e in special modo a quella governante: “va cambiato profondamente il modo di governare il territorio italiano”.
Nonostante le ripetute tragedie dovute a frane, alluvioni e terremoti gli italiani non comprendono l’importanza della cultura della prevenzione rispetto a quella dell’emergenza.
I Governi si limitano a emanare decreti di calamità naturali accompagnati da finanziamenti per riparare i danni e, quando va bene, per risarcire i danneggiati. Niente o quasi per la prevenzione.
Che fine hanno fatto i Piani di assetto idrogeologico, che ogni Regione avrebbe dovuto approvare e realizzare?
Le classi dirigenti più avvedute – come ad esempio quella statunitense – sanno che per superare la crisi economica è prioritario varare e realizzare “un piano nazionale di manutenzione di opere pubbliche e cioè manutenzione dei ponti stradali e ferroviari, dei fiumi e delle vallate, manutenzione degli edifici strategici”.
Nel caso dell’Italia la difesa idrogeologica in particolare necessita di un lavoro di manutenzione continuo per assecondare i fenomeni naturali e garantire la sicurezza dei cittadini. Ma questo richiede un’ inversione nella cultura di governo non facile da realizzare nel nostro paese.
Lug
20
2014
Silvio Berlusconi
La sentenza di assoluzione per Berlusconi sta provocando reazioni, sopratutto in Italia ma anche all’estero, che definirle insensate si fa un complimento. “LA SENTENZA FORSE E’ GIUSTA MA DISONORA IL PAESE” titola il giornale di De Benedetti, che ha salvato la sua azienda grazie ai soldi dell’ex cav. assegnati con una sentenza forse ingiusta di certa magistratura che condanna su base indiziaria.
La cosa più ridicola riguarda il tentativo di presentare Berlusconi comunque colpevole anche se assolto con formula piena, pur affermando di rispettare le sentenze.
“Le sentenze si rispettano ma si possono commentare!” Nel commentarle però si dice “peste e corna” della sentenza che non piace. Di tutti i santoni dei processi a Berlusconi come Travaglio, Lerner, Annunziata, Grillo, Ingroia, Santoro e Di Pietro, solo quest’ultimo ha commentato – si fa per dire – le sentenze dei due gradi di giudizio dando torto ai due collegi giudicanti per aver condannato Berlusconi per due reati inesistenti.
Tutti però si sono affannati a dimostrare che comunque rimane un pregiudicato.
Bene ha fatto Renzi a ribadire che, condanna o non condanna, le riforme in Italia si fanno in base all’Accordo PD-FORZA ITALIA.
Sarebbe molto più giusto ritenere che le sentenze non fondate su prove certe, non solo si commentano ma vanno criticate e anche respinte ai mittenti.
Purtroppo gli errori di questi uomini e donne magistrati cambiano i destini delle persone e spesso anche quello dei Governi.
Qualcuno ancora è convinto che nel 2011 il Governo sia caduto per cause esterne al Paese e non per il caso Ruby?
Gli osservatori politici più indipendenti sostengono che i “media”, diffondendo in modo acritico le iniziative delle procure, sono stati fondamentali nell’estate 2011 per frammentare la maggioranza, allontanando dal gruppo parlamentare numerosi deputati e senatori e costringendo così il Governo a dimettersi.
Lug
13
2014
Lucio Dattola
Il rapporto delle Camere di Commercio calabresi sull’economia della Regione e’stato presentato dal Presidente Dattola alla stampa con un livello di serietà apprezzabile in quanto fondato su dati reali certamente negativi con un occhio però ai messaggi positivi provenienti dalla società civile.
La fotografia del sistema economico calabrese corrisponde alla crisi in essere nel Sud Italia con un saldo drammatico netto di 3548 imprese scomparse e 60.000 posti di lavoro persi negli ultimi cinque anni. Ma il rapporto – controcorrente rispetto ai soliti basati su stucchevoli piagnistei – si occupa anche di esaminare le possibilità per uscire dalla crisi fondate sulle proprie forze senza fare affidamento su aiuti gratuiti provenienti da Roma o da Bruxelles.
Se questa e’ la sfida che l’economia regionale intende lanciare credo che la struttura guidata da Dattola troverà alleati tra le forze sociali più oneste e prestigiose che vanno dai bacini culturali come le università alle piccole e medie imprese guidate da giovani e persino alle comunità religiose in primis quella cattolica di papa Francesco.
In questa prospettiva l’incontro del 14 luglio a Lamezia Terme si colloca come un punto di partenza non solo per un proficuo dibattito ma anche come concreto riferimento per individuare insieme “mondo del lavoro e istituzioni” il cammino verso una maggiore produzione di beni che porti a un nuovo equilibrio di bilancio tra quanto si produce e quanto si consuma entro i confini regionali.
Lug
10
2014
Mezzogiorno d’Italia
Le indagini ISTAT pubblicati oggi mostrano una fotografia allarmante della situazione sociale nelle regioni del Sud e in particolare in Calabria. Pil sotto di quattro punti rispetto all’anno passato e disoccupazione prossima al venti per cento. E’ una tragedia ma non se ne parla. Per carità la processione di Oppido Mamertina con inchino “assurdo e grottesco” e’ una notizia ma le condizioni di vita misere di circa mezzo milione di persone meritano la prima pagina o no?
Il Governo però non parla.
Caro Renzi se vuoi imitare la Germania eccoti servito. Fai come Kohl! Egli ha puntato sulla Germania est e ha lanciato l’intero Paese. La Calabria e il SUD attendono un cenno per rilanciare l’Italia.
Il porto di Gioia Tauro non ha bisogno di grandi investimenti per espandersi. Potrebbe crescere a colpi di un milione l’anno di teus senza grandi problemi se l’Italia volesse fare concorrenza a Rotterdam o ad Amburgo. Arrivare a Berlino in 24 ore e non in una settimana con un treno di container non e’ cosa da poco in termini concorrenziali. Ciò è possibile se il Paese lo vuole.
I nostri governanti sanno che in pochi anni si può passare dagli attuali occupati a un numero dieci volte superiore e per giunta con personale specializzato?
Oggi la Regione incassa dalla sua maggiore industria – il porto – non meno di 60 milioni di€ all’anno. Nei prossimi dieci anni potrebbe decuplicare detto introito.
I porti asiatici, Singapore in primis, inviano in Europa circa 20 milioni di container/annui. A Gioia Tauro ne giungono poco meno di tre. Abbiamo grandi possibilità di arrivare a 6-7 milioni e oltre.
L’intero SUD ne beneficerebbe. Che aspetta Renzi che la signora Angela sia d’accordo? Non lo sarà mai.
Lug
08
2014
Renzi – Merkel
Renzi fatichera’ tanto per ottenere flessibilita’legata alle nostre riforme. Egli deve riuscire a passare dalle parole ai fatti non perdendo tempo nello pseudo dialogo con i cinque stelle, impegnati invece a dimostrare l’incapacita’ del Parlamento di nominati che non puo’fare alcuna riforma. Il Premier pero’ deve battagliare con la Merkel perche’ la Germania diventi la locomotiva dell’economia europea abbassando il surplus commerciale con l’estero e immettendolo nel mercato interno tedesco. Su questo trovera’ sostegno in Europa e sopratutto in USA. Vinca su questi due tavoli e cosi’ il semestre italiano sara’ ricordato per l’uscita dalla crisi del continente europeo.
Giu
15
2014
COSTRUIRE UN GRATTACIELO, UN PONTE, UNA LUNGA GALLERIA, UNA AUTOSTRADA, UNA FERROVIA E’ POSSIBILE E QUASI RUTINARIO PER UN GRANDE PAESE COME L’ITALIA CHE NELLA SECONDA META’ DEL SECOLO SCORSO HA MOSTRATO DI ESSERE IN PRIMA FILA TRA LE NAZIONI PIÙ AVANZATE.
ALTRA COSA E MOLTO PIÙ COMPLESSA INVECE È LA REALIZZAZIONE DI UNA DIGA PER GESTIRE MILIONI DI METRI CUBI DI ACQUA, RACCOLTA IN LAGHI ARTIFICIALI SITUATI A QUOTE ELEVATE.
PER RIUSCIRCI E’ NECESSARIO UN SISTEMA PAESE MOLTO FUNZIONANTE E UNITO, CHE IN ITALIA, SPECIALMENTE AL SUD, RISULTA DI DIFFICILE REALIZZAZIONE.
QUESTA CONSAPEVOLEZZA DIFFUSA NELLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA DEL SECONDO DOPO GUERRA HA PORTATO ALLA COSTITUZIONE DELLA “CASSA DEL MEZZOGIORNO”, CHE TRA LE GRANDI OPERE HA REALIZZATO ALCUNE DIGHE DI STRAORDINARIA RILEVANZA.
ALTRE GRANDI OPERE, TRA CUI NUMEROSE DIGHE, PIANIFICATE DALLA CASSA, NON SONO STATE COMPLETATE PER LA PREMATURA ABOLIZIONE DELL’ENTE.
NEGLI ANNI NOVANTA UNA COMMISSIONE DI ESPERTI NOMINATA DAL MINISTRO MERLONI,CHE IO STESSO HO COORDINATO, HA INDICATO AL GOVERNO QUALI DI QUESTE OPERE ANDAVANO COMPLETATE E QUALI NO.
TRA LE GRANDI OPERE DA COMPLETARE, OLTRE AL PORTO DI GIOIA TAURO, VENNERO INDICATE NUMEROSE DIGHE IN TUTTO IL SUD E IN PARTICOLARE ALCUNE NELLA REGIONE CALABRIA. TRA QUESTE SPICCAVANO QUATTRO DIGHE:MENTA E METRAMO NEL REGGINO, MELITO NEL CATANZARESE E ESARO NEL COSENTINO.
LE PRIME DUE SONO COMPLETATE IN QUANTO ALL’ATTO DELLO SCIOGLIMENTO DELLA CASSA ERANO COSTRUITE CIRCA AL 90 PER CENTO, MENTRE LE ALTRE DUE SONO RIMASTE INDIETRO PER LE CARENZE GESTIONALI CHE VIA VIA SI SONO MANIFESTATE.
LA PRIMA NEL CATANZARESE E’ AFFIDATA AL CONSORZIO DI BONIFICA LOCALE CHE PER LA PRIMA VOLTA SI CIMENTA CON LA COSTRUZIONE DI UNA GRANDE OPERA COME UNA DIGA. PER REALIZZARLA E’INDISPENSABILE UNA VOLONTA’ COMUNE DEL CONSORZIO,DEL COMUNE CAPOLUOGO PERCHÉ RISOLVEREBBE DEFINITIVAMENTE COSÌ IL PROBLEMA IDRICO DELLA CITTÀ,DELLA REGIONE E SOPRATUTTO DEL GOVERNO NAZIONALE. UNA PRECONDIZIONE E’ POI LA STABILITÀ POLITICA A TUTTI I LIVELLI, IN MODO CHE AL CAMBIARE DEI GOVERNI NON CAMBI LA DECISIONE DI REALIZZARE L’OPERA.
LA STAMPA HA UN RUOLO FONDAMENTALE NELL’ORIENTAMENTO DI TUTTE LE COMPONENTI DELLO STATO VERSO LA POSIZIONE SOPRA ILLUSTRATA E NON SOLO QUELLO DELLA GIUSTA CRITICA SUI RITARDI E SUI PRESUNTI SPRECHI.
LA DIGA SULL’ESARO INVECE È AFFIDATA DIRETTAMENTE ALLA REGIONE CALABRIA, PER CUI VALGONO LE STESSE RIFLESSIONI SVOLTE PER QUELLA SUL MELITO.