Dic
02
2011
(9Colonne) Roma, 2 dic – “Andrebbe inserito nel Governo almeno un esperto tecnico che capisca la differenza nel realizzare le piccole o le grandi opere; e visto che c’è stato un ‘qui pro quo di omonimia’ per i sottosegretari, si faccia giurare subito il Franco Braga indicato dall’ex Ministro Matteoli e poi a gennaio si parta con migliaia di piccoli cantieri per la prevenzione sismica in tutto il territorio nazionale, gestiti e coordinati dai Provveditorati alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. L’Autorità dei Lavori Pubblici stima che in questi casi l’investimento pubblico di un miliardo di euro muove otto miliardi privati nel sistema produttivo, con evidenti riflessi occupazionali ed effetti positivi sulla domanda”. Lo afferma l’ex sottosegretario Aurelio Misiti, deputato del Gruppo Misto, a margine di un incontro sulle società organismo di attestazione delle imprese di costruzioni. Misiti ricorda che “i codici vigenti su lavori e forniture e sull’ambiente sono quanto di più complesso e contorto si possa immaginare con allungamenti insopportabili dei tempi burocratici dell’iter approvativo diqualunque lavoro pubblico; le stazioni appaltanti sono troppo numerose e molto spesso impreparate per la bisogna; ai Ministeri sono rimasti poteri di indirizzo, programmazione e finanziamento; mentre quelli di realizzare concretamente l’opera sono intestati alle Regioni e agli Enti Locali, alle società concessionarie comprese le FFSS e alle autorità portuali; le opere pubbliche sotto soglia comunitaria sono rapidamente cantierabili mentre le grandi opere, se non progettate e approvate, hanno bisogno di un iter burocratico di qualche anno”.
Nov
28
2011
Nel giorno in cui, con italico orgoglio cavourriano è stata inaugurata la nuova stazione Tiburtina a Roma, a cui faranno seguito Torino Porta Susa, Bologna, Napoli Afragola, Reggio Emilia e Firenze, – ha dichiarato l’On. Prof. Aurelio Misiti – rammento con modestia al Governo e al Presidente Napolitano che il trasporto pubblico locale soffre in tutto il Paese e il Sud soffre grandemente le carenze dell’intero comparto ferroviario.
Urge la riforma di FS, richiesta dall’Europa – continua Misiti – che separi Trenitalia, da privatizzare subito, dalla Rete Ferroviari Italiana – RFI – che continuerà a costruire e gestire la rete sotto il controllo diretto dello Stato. E’ questa la via, e non quella di attaccare l’amministratore Moretti, per avere in tutto il territorio nazionale – conclude Misiti – il servizio migliore al più basso costo possibile per il cittadino.
Nov
24
2011
(InfoOggi) -Roma 24 Nov 11 Il commissario Barnier e altri osservatori plaudono all’iniziativa dei leader di Italia, Germania e Francia per l’odierno incontro di Strasburgo, che segnerebbe la fine del duopolio europeo di Francia e Germania –questo è quanto si legge in una nota dell’On. Aurelio Misiti (Misto)-. Ma purtroppo –egli afferma- i risultati del confronto sono stati condizionati dalla rigidità della cancelliera tedesca, che ancora una volta ha ribadito il suo isolato no agli eurobond e alla gestione comunitaria della crisi, rendendo inutili gli sforzi italiani e francesi di convincerla sulla natura della malattia della nostra moneta.
Abbiamo fiducia nell’esperienza di Mario Monti –continua l’On. Misiti- ma abbiamo anche il fondato timore che le concessioni della Merkel ai due interlocutori, se ci saranno, non possono che essere tardive e inefficaci, così come è avvenuto nel caso greco; mentre c’è bisogno urgente del coinvolgimento di tutti i Paesi dell’ eurozona, al fine di mostrare ai mercati unità di intenti e coesione sociale.
L’Europa e non i singoli Paesi –conclude l’On. Misiti- deve prendere decisioni concrete e rapide che possano spingere gli investitori americani, cinesi e indiani a riprendere l’acquisto dei buoni del tesoro europei, compresi i bund tedeschi, con il ritmo di sempre.
Nov
23
2011
(AGENPARL) – Roma, 23 nov – “L’incontro di domani a Strasburgo di tre dei Paesi fondatori della Comunità acquista una notevole importanza solamente se prelude ad un più ampio governo collegiale del Continente”.
E’ quanto scrive in una nota l’on. Aurelio Misiti (gruppo Misto). “La crisi economica in atto non può non determinare un’accelerazione del processo di integrazione europea – continua Misiti – che, con la indispensabile modifica dei trattati renderà la BCE garante della stabilità monetaria e nel contempo farà avanzare gli Stati verso un vero “rapporto federale” per poter affrontare con successo le sfide della globalizzazione. Il neo Presidente Monti -conclude Misiti– deve saper usare la forza di un grande Paese unito politicamente e socialmente se vuole aspirare davvero al successo della sua delicata missione, che gli italiani si augurano con tutto il cuore”.
com/bat 230934 NOV 11
Nov
22
2011
(InfoOggi) -Cosenza 22 Nov 11- Il debito pubblico tedesco è schizzato nel 2010 di ben 319 miliardi di euro divenendo il terzo debito del mondo in valore assoluto pari a 2.080 miliardi di euro- ha dichiarato alla stampa l’On. Prof. Aurelio Misiti, già Vice Ministro del Governo Berlusconi-, eppure la cancelliera Merkel non si scompone, tentenna sulla Grecia e non vuol sentir parlare di eurobond di qualsiasi tipo. La spiegazione di questo atteggiamento, in apparenza autolesionista, sta nel fatto che la Germania del 2011- continua Misiti- si trova in una situazione ideale del rapporto crescita del debito/crescita del Pil, convergente verso uno stato stazionario, definito da una sostanziale corrispondenza tra la crescita del Pil e il tasso di interesse sul debito, mentre la maggioranza degli altri Paesi dell’eurogruppo sono caratterizzati da un rapporto tendente quasi sempre verso l’aumento. L’unico modo per questi Paesi di invertire la tendenza e raggiungere i risultati tedeschi -insiste l’On. Misiti- è quello di abbattere il debito attuale, ad esempio vendendo beni dello Stato, senza ricorrere ad una riduzione eccessiva delle uscite rispetto alle entrate, che porta sempre con sè elementi di recessione. Questa politica, attuata verso i paesi periferici -conclude l’onorevole- che impone inutili e insopportabili sacrifici alle popolazioni e provoca un effetto domino su paesi come Francia e Austria, va sconfitta, attuando una fase nuova della direzione politica europea, che batta l’egoismo di alcuni Paesi e affermi senza mezzi termini la collegialità nelle decisioni dell’eurogruppo.
Nov
19
2011
Calabria Ora – 19-11-2011
Nov
17
2011
(ANSA) – CATANZARO, 16 NOV – ”Esprimo compiacimento per la composizione del nuovo Governo”. Lo afferma in una nota il vice ministro uscente alle Infrastrutture e Trasporti ed ex Preside della Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ Sapienza di Roma, Aurelio Misiti. ”Voglio sottolineare – aggiunge – l’elevata valenza relativa alle nomine del collega Prof. Ing. Francesco Profumo a Ministro dell’Istruzione Universita’ e Ricerca, nonche’ del Consigliere Presidente Antonio Catricala’, gia’ braccio destro del compianto Ministro Antonio Ruberti e ottimo collega nel Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. La nomina a Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti dell’amministratore delegato di Intesa San Paolo Corrado Passera, va apprezzata perche’ essa favorira’ certamente la realizzazione di un piano di opere pubbliche per la ripresa, attraverso investimenti privati del mondo finanziario nazionale e internazionale”. ”Va elogiato – conclude Misiti – il Presidente della Repubblica per la sua azione responsabile in un momento difficilissimo della vita repubblicana e per il caloroso ringraziamento da lui rivolto al Governo uscente con riferimento all’ex Presidente del Consiglio, al dott. Gianni Letta e a tutti i Ministri con cui piu’ spesso ha avuto rapporti istituzionali nella presente Legislatura”. (ANSA).
Nov
13
2011
Gazzetta del Sud 13/11/2011
LAMEZIA TERME, Taglio del nastro al nuovo terminal.
Misiti: occorre creare un’unica azienda che gestisca i tre scali calabresi, solo uniti si può crescere
Scopelliti: ora bisogna accelerare l’iter per costruire la futura aerostazione che costerà 90 mln di euro
Due milioni di passeggeri in dieci mesi
Due milioni di passeggeri in transito in appena dieci mesi. Un terminal nuovo di zecca e l’iter già avviato per sbloccare di 90milioni di euro che serviranno per costruire la nuova aerostazione. Ha ormai spiccato il volo l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, che negli ultimi anni ha registrato una costante crescita, confermandosi così punto di riferimento e struttura strategica del trasporto aereo regionale. Dimostrazione di ciò la cerimonia d’inaugurazione del nuovo terminal che ieri a Lamezia ha visto la presenza del viceministro Aurelio Misiti, del sottosegretario Antonio Gentile, del governatore Giuseppe Scopelliti, del presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, della presidente della Provincia Wanda Ferro e del direttore dell’Enac Vito Riggio. Assenti i deputati calabresi impegnati a Roma per la crisi del Governo. Padrone di casa il presidente della società di gestione dello scalo, il senatore Vincenzo Speziali, raggiante più che mai e anche un po’ emozionato, che ha predisposto un’organizzazione in pompa magna.
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